Il 30 settembre 2023 (secondo giorno della Ryder Cup di golf a Roma) saranno passati esattamente undici anni. Eppure il miracolo di Medinah fa venire un groppo in gola a molti golfisti. In quella domenica del 2012 Team Europe compì la rimonta più incredibile nella storia del golf e strappò il trofeo dalle mani statunitensi. E tutto sotto lo sguardo, dal cielo, di Severiano Ballesteros.
Troppe le emozioni di quel giorno per non commuoversi. Chi ha assistito a uno dei giorni più belli della storia del golf si ricorda ancora oggi dov’era e con chi era. Un po’ come avviene nel calcio, quando la tua squadra del cuore vince una coppa o la Nazionale i Mondiali.
Al Medinah Country Club, nello stato dell’Illinois, quella domenica accadde di tutto. La formazione di Jose Maria Olazabal mise a segno un’impresa ancora difficile da credere oggi. Team Europe riuscì a vincere la Ryder Cup iniziando la giornata dei singoli in svantaggio per 10 a 6.
Per i non addetti ai lavori: ad ogni Ryder Cup sono in palio 28 punti tra match in coppia (16 punti totali in palio) e singoli (12 punti). Vince chi ne conquista 14,5. In caso di parità a 14, la coppa resta al campione uscente.
Miracolo di Medinah, dal 10 a 6 per gli Usa…
Viste le premesse e dodici singoli ancora da giocare, quella maledetta (per loro) domenica i tifosi americani avevano tutte le ragioni per pregustare il ritorno a casa del trofeo (nel 2010 al Celtic Manor vinse l’Europa con i due fratelli Molinari). Peccato che fra la teoria e la pratica ci fossero in campo dodici europei con gli attributi con sopra l’ombra del più grande, Seve Ballesteros (scomparso l’anno prima).
Quel terzo giorno di Ryder la partenza fu illuminante con il Vecchio Continente superlativo nel vincere tutti e quattro i primi match. Luke Donald (a Roma sarà il capitano) superò Bubba Watson, Rory McIlroy vinse su Keegan Bradley, Ian Poulter su Webb Simpson e Paul Lawrie su Brand Snedeker. Sul 10 a 10 gli americani cominciarono a sudare freddo.
E non ebbero tutti i torti: l’undicesimo punto yankees (D.Johnson su Colsaerts) fu presto bilanciato da un incontenibile Justin Rose, capace di contenere Phil Mickelson. Allo stesso modo la vittoria di Zach Johnson (oggi capitano Usa) su Graeme McDowell fu pareggiata dal successo di Sergio Garcia su Jim Furyk (decisiva la buca 17).
…al 14,5 a 14 per Team Europe
I punti di un clamoroso 13 a 13 portarono le firme di Jason Dufner per i padroni di casa e di Lee Westwood per Team Europe.
In perfetta parità e due singoli ancora in campo. Il primo tra Martin Kaymer e Steve Stricker. L’ultimo tra un certo Tiger Woods e un italiano chiamato Francesco Molinari. Il tedesco, con una pressione enorme sulle spalle, riuscì a imbucare il putt decisivo dalla distanza alla buca 18 e portare in Europa il 14esimo e decisivo punto e quindi la Ryder Cup 2012. A coppa persa, Woods concesse il mezzo punto a Francesco (che ironia della sorte cinque anni dopo avrebbe presto cinque punti su cinque alla Ryder Cup di Parigi, sfidando ancora Tiger Woods). Così il miracolo di Medinah entrò nella leggenda del golf.