Non le manda certo a dire Jon Rahm, fresco vincitore del Sentry Tournament of Champions alle Hawaii. Il basco prende di mira il meccanismo alla base del ranking mondiale.
“Dallo scorso agosto – dice Jon Rahm – sono tornato a sentirmi il migliore giocatore al mondo. Recentemente ho conquistato tre titoli tra Open di Spagna, DP World Tour Championship di Dubai e Sentry Tournament alle Hawaii. Eppure sono rimasto al quinto posto nel world ranking”.
E quindi l’affondo: “Se non avessero cambiato il sistema relativo ai punti, sarei stato in questo momento dannatamente vicino al numero 1, Rory McIlroy”.
Dopo il trionfo sul PGA Tour alle Hawaii, con un ultimo giro show in cui ha recuperato sette colpi di svantaggio, Jon Rahm torna a mettere in discussione il sistema di calcolo punti della classifica mondiale, già recentemente etichettato dallo spagnolo come “ridicolo”. Il successo al Sentry Tournament, in un torneo peraltro elevato del PGA Tour, non gli ha permesso neanche di sorpassare l’americano Patrick Cantlay, quarto nell’OWGR.
Per Rahm, 28enne di Barrika, quello delle Hawaii è stato l’ottavo successo in 133 apparizioni sul PGA Tour (compreso lo US Open fatto suo nel 2021). La vittoria gli ha fruttato 2.700.000 dollari a fronte di un montepremi complessivo di 15.000.000 in un evento tra i principali della stagione.