“Chi ha fatto saltare il World Trade Center l’11-9? Non gli iracheni ma i sauditi. Guardate all’Arabia Saudita, guardate le carte”. Parole e pensieri di Donald Trump rilasciate nel 2016 alla trasmissione tv “Fox & Friends”.
Sei anni dopo (di cui quattro intensamente vissuti alla Casa Bianca) quelle parole sono rilanciate da Brett Eagleson, presidente di 9/11 Justice, associazione dei familiari delle vittime dell’attacco all’America. Eagleson chiede all’ex uomo più potente del mondo di non ospitare in uno dei suoi resort una tappa americana delle LIV Series, nuovo circuito di golf milionario e finanziato dal principe saudita Mohammed bin Salman.
La gara in questione è in calendario al Trump National Golf Club di Bedminster, nel New Jersey. Si gioca su tre giorni a partire dal 29 luglio. Ad organizzarla, per chi non lo sapesse ancora, è il LIV Golf, nuovo circuito finanziato dal PIF, fondo sovrano saudita legato alla famiglia reale. Probabilmente siamo davanti a un tentativo di sportwashing. Sicuramente c’è un pozzo senza fine di petrodollari per ingaggiare parecchi big del gotha golfistico sottraendoli a PGA TOUR e DP World Tour. I due circuiti “classici” rispondono mettendo alla porta i giocatori “scissionisti”.
“11-9, quindici terroristi erano sauditi”
Adesso un gruppo di familiari delle vittime dell’11 Settembre ha attaccato Trump. In una lettera aperta all’ex presidente i familiari di alcune delle tremila vittime hanno dichiarato di aver provato “dolore, frustrazione e rabbia” per la scelta di Trump. Quindici dei terroristi dell’11-9 erano sauditi e l’Arabia Saudita è stata considerata per anni un rifugio sicuro per gli estremisti. “Semplicemente non riusciamo a capire come si possa accettare del denaro dall’Arabia Saudita per ospitare il loro torneo all’ombra di Ground Zero nel New Jersey” si legge ancora nella lettera. “È incomprensibile che un ex presidente degli Stati Uniti abbia messo da parte i nostri cari per un guadagno personale”.
Il gruppo di Eagleson (figlio di una vittima dell’11-9) ha intentato una causa federale accusando l’Arabia di essere complice degli attacchi e ha chiesto il rilascio di documenti riservati dell’Fbi relativi al ruolo dei sauditi negli attacchi. Dal canto suo, il governo saudita ha negato qualsiasi coinvolgimento negli attacchi.
In una e-mail, Jane MacNeille, vicepresidente senior per le comunicazioni dei giocatori di LIV Golf, ha preso le distanze. “Queste famiglie hanno la nostra più profonda solidarietà. Anche se alcuni potrebbero non essere d’accordo, crediamo che il golf sia una forza positiva in tutto il mondo” ha detto.
I critici hanno accusato LIV Golf di aver ignorato le violazioni dei diritti umani perpetrate in questi anni, incluso l’omicidio del giornalista Jamal Khashoggi.
Joe Biden ha incontrato venerdì il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman. Il presidente Usa ha detto in seguito che il principe gli aveva detto che “non era personalmente responsabile” per la morte di Khashoggi. “Ho indicato che pensavo che lo fosse”, la risposta di Biden. Gli attivisti di 9/11 Justice hanno chiesto (e non ottenuto) un passo indietro anche da Biden.