Race to Dubai 2020: tutti contro Patrick Reed (da Fleetwood a Paratore)

E’ Patrick Reed l’uomo da battere a Dubai: l’americano è leader della money list e potrebbe essere il primo statunitense a vincere la Race to Dubai 2020, ossia diventare il miglior giocatore dell’anno sullo European Tour.

DUBAI Chi alzerà questo trofeo domenica? (Foto di Andrew Redington/Getty Images)

DUBAI Chi alzerà questo trofeo domenica? (Foto di Andrew Redington/Getty Images)

Giovedì scatta il Dp World Tour Championship con la mission di trovare l’erede di Jon Rahm, vincitore nel 2019. Negli Emirati Arabi Uniti scenderanno in campo i più forti dell’ordine di merito (sono stati ammessi i primi 60 giocatori della classifica a scalare) oltre a quatto protagonisti scelti tra i primi 75 del world ranking alla data del 16 novembre scorso.

I favoriti

Patrick Reed, numero 11 mondiale, è al vertice della classifica con 2.427,7 punti. Il giocatore americano (otto titoli sul PGA Tour, tra cui il Masters 2018), dovrà guardarsi le spalle anche e soprattutto dall’inglese Tommy Fleetwood (vincitore nel 2017 e runner up nel 2019), secondo con 1.967,7 punti. Chance di gloria pure per Collin Morikawa, 23enne di Los Angeles ora al settimo posto del world ranking e vincitore del PGA Championship. Il californiano, terzo nella money list, è tra i favoriti all’impresa.

MAMARONECK Patrick Reed (foto di Jamie Squire/Getty Images/AFP)

MAMARONECK Patrick Reed (foto di Jamie Squire/Getty Images/AFP).

Tra i più attesi della competizione anche il norvegese Viktor Hovland, reduce dal secondo successo in carriera sul PGA Tour con l’affermazione in Messico nel Mayakoba Classic.

Paratore c’è, McIlroy e Rahm no

A rappresentare l’Italia Renato Paratore. Il 23enne capitolino, 13esimo nel Golf in Dubai Championship e al ventunesimo posto nella Race to Dubai 2020, vuole chiudere al meglio un 2020 da ricordare. A luglio l’impresa al British Masters, ora l’azzurro punta un nuovo show a Dubai, dal marzo scorso la sua nuova casa.

Nel field pure altre campionissimi come gli inglesi Lee Westwood (vincitore della Race to Dubai nel 2000 e nel 2009) e Tyrrell Hatton. E ancora: outsider del calibro di Christiaan Bezuidenhout (per lui due trionfi consecutivi in casa nell’Alfred Dunhill Championship e nel South African Open), quinto nell’ordine di merito.

MAMARONECK Renato Paratore allo U.S. Open Championship 2020 (foto di Jamie Squire/Getty Images/AFP

Al Jumeirah Golf Estates, tra gli aventi diritto, non ci saranno infatti Rahm, Rory McIlroy, Paul Casey, Shane Lowry e Adam Scott.

Al Dp World Tour Championship in palio un montepremi di otto milioni di dollari. Ben tre milioni andranno al vincitore della gara, che conquisterà anche 2.000 punti, su un totale di 12.000, per la Race to Dubai 2020.

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