Patrick Reed chiama l’avvocato: “Di’ a quel giornalista che io non imbroglio”

Patrick Reed e la simpatia sono ormai due binari paralleli. Inutile sperare in un punto d’incrocio. La cosa non sembra dargli particolarmente fastidio visto che il trentenne americano è ricorso a un avvocato per mettere la sordina a un giornalista da lui ritenuto scomodo. E – ricordiamolo – stiamo parlando di golf.

Patrick Reed, il colpo che ha fatto scalpore e Brandel Chamblee

Patrick Reed, il colpo che ha fatto scalpore e Brandel Chamblee

Il fatto risale al 13 dicembre 2019 ma la notizia è trapelata solo ad inizio gennaio grazie all’indiscrezione pubblicata su Golfweek.

Il destinatario della missiva è Brandel Chamblee, commentatore tecnico per Golf Channel. L’oggetto del contendere è proprio il lavoro di Chamblee, ossia raccontare cosa vede in campo e spiegarne movimenti e tecnica. In queste settimane, in attesa che il circuito Usa entri davvero nel vivo, il commentatore avrà sicuramente parlato del Masters Champion 2018, raccontando quanto accaduto all’Hero World Challenge quando fu penalizzato per aver modificato il lie della sua pallina. Dietro al microfono, Chamblee avrà accostato a Reed il verbo “to cheat” che in italiano significa imbrogliare e/o truffare.

In America è un’onta avvicinare “to cheat” al nome di un qualsiasi sportivo.

Per questo il trentenne ha incaricato il professionista Peter Ginsberg, associato di un famoso studio di New York, di avvisare il commentatore di non avvicinare più quei termini.
Secondo quanto diffuso da Golfweek, Reed ha chiesto quanto segue:

“L’obiettivo di questa lettera è ottenere la certezza che ti asterrai da qualsiasi ulteriore diffusione, pubblicazione o ripubblicazione di dichiarazioni false e diffamatorie riguardanti mr Reed, comprese eventuali accuse sul fatto di aver “ingannato” all’Hero World Challenge”.

Dal canto suo Brandel Chamblee ha risposto a tono alla richiesta di Peter Ginsberg. “Il mio lavoro consiste nell’essere accurato – ha detto – durante le analisi. Peso ogni parola che dico. Tutto quello andato in onda non è stato pronunciato in modo irriverente. Non c’era cattiveria”.

Patrick Reed confermato campione… di antipatia

Patrick Reed

Patrick Reed ai tempi della Ryder Cup 2014

Credo che Patrick Reed l’abbia fatta davvero fatta grossa, con buona pace di professionalità, libertà di pensiero e responsabilità delle proprie azioni. Alle Bahamas l’errore di Reed è stato fatto ed è stato documentato. Con questa lettera, Mr Simpatia invece di incassare e ripartire riporta a galla la tensione mediatica sull’episodio accaduto l’8 dicembre 2019.

Quel doppio colpo alla pallina non ha fatto altro che aumentare l’antipatia per un giocatore forte ma insopportabile sia per i tifosi che per gli stessi compagni di gioco. Gli episodi sono tanti. Basti ricordare i “dissidi” con il resto del Team Usa alla Ryder Cup 2018 o le mani addosso del suo caddie alla Presidents Cup giocata al settimana dopo a Melbourne. E ora in molti gli urlano “cheater” a bordo green proprio perché lui dimostra di soffrirne.


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