Tuffo nella grande storia del golf nella nuova puntata della nostra rubrica. Oggi spazio a The Great Triumvirate…

The Great Triumvirate, gli assi pigliatutto

di Carlo Busto

Sul Tour oggi assistiamo ad un sostanziale livellamento al vertice. I vincitori dei principali tornei sono quasi sempre tra i primi cinquanta del ranking. Eppure c’è stato un periodo in cui non era così e, seppur non mancassero altri buoni giocatori, erano di fatto in tre a essere quasi sempre davanti a tutti.
Con particolare riferimento all’Open Championship dal 1894 al 1914, in ben quindici edizioni su ventuno furono sempre tre giocatori ad imporsi.

Si tratta di John Henry Taylor, James Braid ed Harry Vardon. Questi tre campioni vennero soprannominati The Great Triumvirate per evidenti meriti acquisiti sul campo.

Erano le tre grandi star internazionali del golf e la loro presenza, anche in semplici esibizioni, faceva accorrere migliaia di persone e riempiva i giornali.

Di seguito le loro vittorie all’Open Championship: J.H. Taylor vinse nel 1894, nel 1895, nel 1900 e nel 1909. James Braid nel 1901, nel 1905, nel 1906, nel 1908 e nel 1910. Vardon nel 1896, nel 1898, nel 1899, nel 1903, nel 1911 e nel 1914.

Qui riassunta una sintetica biografia dei tre campioni.

 

John Henry Taylor

J.H. Taylor nasce il 19 marzo 1871 a Northam (Devon). A 11 anni è caddie al Royal North Devon Golf Club e diventa professionista otto anni più tardi.

Dopo poche competizioni si fa notare per uno swing naturale e nel contempo efficace. Di lì a poco vincerà due Open Championship consecutivamente, nel 1894 e nel 1895.

Nel 1901 J.H.Taylor è tra i fondatori della British Professional Golf Association della quale sarà anche il primo presidente. Continua a giocare e, tra gli altri titoli, nel 1908 vince l’Open di Francia e nel 1912 il German Open.

In società con George Cann, aprirà nel 1898 la Cann & Taylor per produrre legni e ferri da golf realizzati con nuove tecniche.

Fu un grande successo: fu il primo a trasformare in un marchio la sua firma sulla testa delle mazze prodotte. 

Inventò anche il mashie (oggi diremmo un ferro 8). Molti campioni dell’epoca, suoi rivali in campo, acquistavano da lui legni e ferri. 

Progettista di molti campi da golf, a lui è attribuito il termine dogleg.

Ebbe l’onore di essere inserito nella “World Golf Hall of Fame” nel 1975.

Morì nel 1963 all’età di 91 anni nella sua città natale.

 

James Braid

Il gioco sul green era il suo punto debole ma dopo aver adottato un putter in alluminio prodotto dalla “Standard Mills”  divenne immediatamente più preciso. Quel putter da allora venne prodotto col suo nome Braid Mills, facendone un successo commerciale.

Oltre all’Open di Francia 1910 vinse quattro British PGA Matchplay Championship nel 1903, 1905, 1907 and 1911.

Nel 1912 si ritirò dalle competizioni per dedicarsi ad attività collaterali e progettare campi da golf. Si può dire ancora oggi che alcuni dei più prestigiosi percorsi sono stati da lui progettati o modificati.

Pubblicò alcuni libri sul golf. Mori nel 1950 a Londra all’età di 80 anni

Gli viene riconosciuto l’inserimento nella “World Golf Hall of Fame” nel 1976.

 

Harry Vardon

James nacque a due passi da ST. Andrews , a Earlsferry (Fife) nel febbraio del 1870. Il suo primo approccio col golf fu quello di clubmaker ma all’età di 26 anni divenne professionista. Alto e dinoccolato, la sua prima vittoria fu nell’Open Championship del 1901. Si ripeterà altre quattro volte.

Nato a Grouville ( Jersey) il 9 maggio 1870, si interessò al golf quasi casualmente divenendo a vent’anni il greenkeeper del Studley Royal Golf Club. L’anno seguente era già professionista .

Fu il primo a portare in luogo di pantaloni lunghi e giacca i knickerbokers ( pantaloni alla zuava).

In pochissimi anni divenne famosissimo e nel 1896 vinse il suo primo Open Championship. Ne seguiranno altri cinque, record ancora oggi imbattuto. Partecipò per tre volte allo US Open vincendolo nel 1900 ed arrivando secondo sia nel 1913 che nel 1920. Conteggiando solo le competizioni nazionali o internazionali tra singole che di squadra ne vinse circa 60.

E’ considerato ancora oggi uno dei più grandi golfisti di sempre, a pieno titolo membro del The Great Triumvirate.

Introdusse il Vardon grip, un tipo di impugnatura che ancora oggi è quella più diffusa. Progettò innumerevoli percorsi di golf e scrisse diversi libri sul golf, tutti di successo.

Svolse anche attività di clubmaking, divenendo famoso anche per la pignoleria con la quale controllava ogni pezzo da lui prodotto. Purtroppo, una malattia polmonare lo portò alla morte nel 1937.

Soprannominato Mr. Golf nel 1974 venne inserito nella “World Golf Hall of Fame”.

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Chi è Carlo Busto

L’autore di “Golf History”, esperto di mazze da golf rare ed inusuali prodotte fino al 1930, è stato il primo italiano ammesso su presentazione nella “British Golf Collector’s Society” ed è in contatto regolarmente con collezionisti e storici in tutto il mondo.

Mosso da grande passione per l’epoca d’oro del golf Carlo Busto ha costituito la più importante collezione italiana di rare mazze “hickory”. Appassionato di golf a 360 gradi partecipa a gare di golf hickory ed ha vinto il primo Italian Hickory Open tenutosi nel 2019.

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Golf History – Storia e collezionismo

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