Si è concluso l’Anti-Bullying Beach Golf European Contest a Pescara: la competizione ha visto trionfare la Francia, seguita dall’Italia e dalla Turchia. La classifica assoluta individuale è stata vinta dal maltese Laurens Schulze- Doring. seguito dal belga Bachiri Jilali e dall’olandese Joseph Saunders.
Una manifestazione realmente internazionale, quella organizzata dalla Beach Golf Sport Association, realtà nata a Pescara un ventennio fa grazie all’intuizione di Mauro De Marco. L’Anti-Bullying Beach Golf European contest, ricordiamo, è uno dei soli otto progetti scelti e premiati nell’ambito della linea “Not-for-profit event” finanziati dalla Commissione europea in relazione al programma Erasmus. Sicuramente l’unico che tratta di bullismo, l’unico che tratta di golf in tutta Europa. E la vicenda della golfista Haley Moore racconta bene quanto sia attuale questo problema.
Beach golf e “giochi senza frontiere”
A Pescara si sono visti ottimi atleti in prospettiva. Perché, se è vero che la formula della manifestazione ha ricalcato un po’ quella di giochi senza frontiere con divertimento e appeal, ha dato anche spazio alla bravura tecnica dei partecipanti, veri e propri atleti che hanno deliziato la platea con i loro colpi.
Molte le prove speciali che si sono svolte durante la competizione. Dal Driving Contest (che ha permesso di testare la potenza degli atleti nel dover mandare la palla più lontano possibile) alla prova individuale The Wall, con i partecipanti tutti contro tutti in un’estenuante gara dove la capacità atletica da iroman faceva da padrone.
In gara, spesso e volentieri, gli sconfitti o meglio i non vincenti hanno fatto il tifo per chi stava vincendo i dodici games creati e gestiti dello staff BGSA. Un esempio su tutti: il Belgio che tifava senza problemi di campanile per i “cugini” francesi che invece stavano guidando la classifica.
Tutti uniti contro il bullismo
Questo è lo sport? Evidentemente sì. Impressione confermata infine nella cerimonia di premiazione conclusiva davanti decine di spettatori.
Cerimonia seguita da un party in piscina, abbracci per tutti e perfino un po’ di commozione, perché l’avventura si stava concludendo. Il bullismo si può e si deve combattere attraverso lo sport. I campionati europei di beach golf lo hanno dimostrato con fatti incontrovertibili facendo vincere l’aggregazione e l’amicizia. Il trofeo se lo riporta a casa la Francia ma in fondo – davvero – hanno vinto tutti. E non è una forma di demagogia.
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