Dalla frase il golf è per tutti a il golf non è per tutti il passo non è poi così lontano. La prima rappresenta il sogno di chiunque abbia mai preso in mano un bastone e colpito una pallina da golf. La seconda è l’incubo… sempre di chiunque abbia mai preso in mano un bastone e colpito una pallina da golf. Chi gioca infatti non può tollerare situazioni da golf e mala educacion come quella immortalata dal collega Donato Ala e postata su Facebook un sabato di mezza estate.
“L’evoluzione del golf in Italia. No words” scrive Donato come commento all’immagine. Più che evoluzione siamo davanti a una involuzione. Nell’immagine scattata in un percorso italiano (non so quale ma davvero non conta quale sia) si vede un “giocatore” trascinare il suo carrello in salita. L’uomo è a torso nudo – con la t-shirt (!) appoggiata sulla sacca – e con un paio di calzoncini sopra il ginocchio. Look perfetto per il caldo di metà luglio sul lungomare di Rimini, Rapallo o Ostia Lido (località scelte a caso, ovviamente) ma non per un qualsiasi percorso da golf.
La buona educazione prima e l’etichetta poi non consentono a nessuno di girare così, a prescindere da temperatura e ripidità del percorso. E non esistono eccezioni: chi gioca a golf non può farsi vedere così in campo. Punto e stop. Non si possono vedere uomini a torso nudo o donne al limite della prova-costume con driver in mano o in cerca della pallina perduta. Non è bello, non è giusto, non è corretto.
Golf e mala educacion, dico basta: ci stai?
Quella denunciata da Donato Ala (che ringrazio per la disponibilità) è la punta di un iceberg. Chi gioca tanto saprà quanto di bello il golf possa mostrare ma anche quanti episodi di mala educacion ci sono in circolazione: dall’abbigliamento improponibile alle bottigliette d’acqua “dimenticate” per terra, da smartphone mai silenziati a…
Per ribadire che il golf è per tutti credo sia l’ora di denunciare questi episodi. Se ti va di raccontarli o documentarli invia una mail cliccando qua oppure lascia una commento in calce a questo articolo. (s.l.)
PS – Chiedo a circoli, segreterie, addetti ai lavori e appassionati di condividere sui social questo post: più si denuncia, più i furbetti… saranno meno furbetti.
Il parere dei lettori
Marco Castagnaro
Salve, mi chiamo Marco Castagnaro e gioco al circolo “Golf Club Paradiso del Garda” di Peschiera del Garda (Vr). Volevo dirle che concordo pienamente con l’articolo da voi scritto sull’educazione in campo. Se posso dire una mia opinione bisognerebbe vietare le sigarette in campo come fanno nei tornei dei professionisti. Chi vuole fumare fuma alla buca 9 o alla bouvette nel momento di pausa perché non solo da fastidio a quelli che non fumano ma in più buttano i mozziconi nel campo e inquinano. Questo è uno sport dove la natura è la padrona ed è anche questo che rende unico e bellissimo questo sport e rovinare e inquinare un campo con le sigarette mi sembra una cosa maleducata e di poco gusto.
Ovviamente è la mia opinione ma spero che prima o poi si arrivi a vietare il fumo in campo perché tutti dobbiamo ringraziare la natura per averci dato i nostri bellissimi campi da golf rispettandola. – Cordiali saluti
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