“Caro Babbo Natale, nel 2019 regalami un Major”. A scrivere l’ipotetica letterina è Tiger Woods che fissa gli obiettivi (concreti) per la prossima stagione golfistica.
In carriera il 42enne ha vinto tutto e tanto ma vorrebbe rivincere, magari ancora tutto e tanto. Tiger ha in bacheca 80 trofei sul PGA Tour (più di cento quelli totali): il sogno è quello di raggiungere e superare Sam Snead che di titoli ne ha ben 82. Ma l’impresa sarebbe tornare a vincere un Major, da avvicinare ai 14 già in cassaforte. Mica male per un atleta che molti davano per finito un anno fa: da allora è tornato in campo, ha vinto una gara dopo cinque anni di astinenza ed è stato convocato per la Ryder Cup di Parigi dove, purtroppo per lui, ha trovato un certo Francesco Molinari.
Alla vigilia dell’Hero World Challenge, Tiger Woods si guarda indietro. “Il 2018 – dice il californiano – è stato emozionante. Sono tornato a giocare e competere ad alti livelli. Ma ho commesso degli errori che non posso più ripetere. Come quello di arrivare in Ryder Cup stanco e fuori forma. Non voglio più trovarmi in quella situazione, perciò ho deciso di programmare al meglio gli appuntamenti stagionali”.
Tra presente e futuro
Era dal 2005 che “Big Cat” non giocava così tanti tornei (18). Oggi Tiger Woods è tredicesimo nel World Ranking, si è guadagnato la possibilità di disputare il WGC-Mexico Championship (21-24 febbraio) e il WGC-Dell Match Play (27-31 marzo).
Mentre rinuncerà al Valspar Championship e al Rocket Mortgage Classic per poter essere al via dell’Honda Classic. “E’ ovvio che mi piacerebbe superare i successi di Snead ma sogno di tornare a vincere un major” chiude Tiger Woods.
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