Parlare di Paige Spiranac in un blog di golf nel giorno della Festa della Donna può sembrare fuori luogo. Quasi patetico. Ognuno è libero di pensarla così o anche peggio. Io credo invece che molte donne dovrebbero prendere esempio da lei.
Questa 24enne americana, come detto, probabilmente è troppo bella per il gioco del golf. La bellezza le è costata molto: bullismo (maschile e non solo) e invidia (più che altro femminile) ne hanno accompagnato la vita, in campo e non. Ora lei ha detto basta: “Sono bella, sono sexy, sono io” un ipotetico slogan da usare come sottofondo al suo cambio di rotta.
Paige Spiranac ha deciso di non nascondersi più e di non dover più coprire quelle forme da sogno erotico di golfisti e non. Questa giocatrice ha deciso di metterci corpo e faccia posando per Sports Illustrated Swimsuit Issue in tutta la sua prorompente esplosività. Scatti d’autore che fanno a pugni con la fantasia. “Vedo” e “non vedo” dove il secondo ne esce spesso sconfitto. Spogliarsi in quel modo le sarà valso qualche altra tonnellata di haters sui social, migliaia di leoni da tastiera che non aspettavano altro per insultarla.
“È giunto il momento di sostenere le vittime di bulli ed hater – ha dichiarato poco dopo l’uscita del servizio – Smettiamo di raccontar loro di cancellarsi dai social o di cancellare chi ci insulta. E’ ora di smetterla di ignorare l’odio. È tempo di fare la differenza, di reagire. Proprio a questo sto dedicando parte del mio tempo”. Il riferimento è al suo impegno sociale con la The Cybersmile Foundation.
Il video: Aruba e Paige Spiranac
Lei ha tirato dritto e ora arriva questo video, sempre pubblicato sui social network di Sports Illustrated. In questo filmato Spiranac dimostra di essere bella ma di saperci fare con i ferri. Si tratta di una specie di backstage girato ad Aruba, la location prescelta per le foto della Swimsuit Issue.
Leggermente più vestita rispetto al servizio finale, la giocatrice statunitense si presta ad alcuni trick shot a favore di telecamera. Ad esempio, centra con la pallina la lettera A di un’installazione con la scritta “Aruba”. Quindi lancia col ferro la pallina in alto e la fa atterrare comodamente nella sua scollatura. Poi, dal bagnasciuga, dichiara di colpire in una barca in mezzo al mare e ci riesce. Missione compiuta anche alla fine della giornata quando abbatte un bicchiere di birra. Così facendo, ripeto, Paige Spiranac si dimostra bella sì ma anche tecnicamente dotata per stare in un campo da golf. I puristi non storcano il naso: i colpi da lei effettuati non le garantiscono l’ingresso sul LPGA Tour ma quantomeno dimostrano che sa il fatto suo.
Ecco perché Paige Spiranac merita il suo spazio nel giorno della Festa della Donna, golfiste e non. Lei deve starci perché ha detto basta a luoghi comuni e alle vessazioni social. Tra chi la voleva golfista e non donna ha fatto la sua scelta.
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