Tra pochi giorni Tiger Woods sarà di nuovo su un tee di partenza. Giocherà da giovedì l’Hero World Challenge alle Bahamas. Il mondo del golf lo attende e ha bisogno di un Tiger ancora da prima pagina. Le copertine non devono però essere di giornali scandalistici e/o di rotocalchi bensì di riviste sportive. La domanda che tutti si fanno è la stessa: “Tornerà il Tiger Woods di una volta?”
Allo stesso modo la risposta è sempre la stessa, lapidaria. “No”.
Siamo grandi, vaccinati e soprattutto realistici. Non rivederemo mai più il Tiger Woods capace di vincere 14 Major. Il campione che ha trionfato in 79 gare delle 314 giocate appartiene agli almanacchi. Gli addetti ai lavori lo vorrebbero di nuovo superstar, io lo vorrei umano. Io, comune mortale del golf, vorrei un Tiger in grado di finire una gara senza risentire di acciacchi fisici. Vorrei un Woods capace di passare il taglio per rivederlo con la t-shirt rossa nel quarto giro.
L’importante è partecipare
L’importante in questo caso sarebbe davvero partecipare e arrivare fino in fondo. Per una leggenda come lui guardare in tv amici, colleghi e aspiranti eredi deve essere stato difficile. Un difficile tendente a difficilissimo. Come non smaniare per rientrare sul green e misurarsi con loro? Il risultato davvero conta poco. Quello che conta è rivedere l’uomo Tiger finalmente guarito dal punto di vista fisico. Eseguito il “tagliando” al corpo, anche la mente di “Big Cat” ne trarrà beneficio. Nessuno vuole più vederlo in una foto segnaletica o in un’aula di tribunale.
Se poi avvenisse il miracolo giù il cappello: rivedere Tiger Woods competitivo ad altissimi livelli non farebbe che accrescere l’alone di leggenda del golf che si porta dietro. Se ciò non dovesse accadere… pazienza.
Tiger Woods, 110 milioni di dollari vinti in carriera
Come detto l’attesa cresce di ora in ora. Amanti di numeri e dollari, gli americani si sono presi la briga di calcolare quanti dollari guadagnano i giocatori di golf per ogni colpo tirato. Hanno maniacalmente conteggiato questo rapporto per i primi dieci del World Ranking più Tiger Woods. Il 41enne in 21 anni di carriera ha incassato in media 1.282 dollari per ogni colpo tirato. E’ il rapporto più alto di tutti, in virtù dei 110 milioni di dollari vinti e di 85839 colpi tirati finora.
Le parole di Jason Day e le scommesse
L’ultimo fenomeno del golf tornerà a giocare all’Hero World Challenge, la gara della sua fondazione di beneficenza in programma alle Bahamas dal 30 novembre. Ben venga il conto alla rovescia sui social e sui siti specializzati. Ad alimentare il countdown ci ha pensato anche Jason Day, erede del suo primo posto nel World Ranking prima di rallentare per problemi extra-golfistici.
“Tiger Woods sta bene. Per la prima volta in tre anni non sente più male e si sveglia senza dolore” ha spiegato il pro australiano. Lui come migliaia di altri giocatori sono cresciuti con il 41enne americano come mito. A modo suo Day ha voluto placare il tam-tam mediatico ma ha ottenuto l’effetto contrario, vale a dire aumentare ancora l’attesa.
“La scelta dell’Hero Challenge – continua – è perfetta. Non avrà alcuna pressione addosso, visto che ci saranno solo diciotto giocatori in campo e nessun taglio. Mi ha detto che è tornato a colpire la pallina con la forza di un tempo. Lo spero per lui. Se così dovesse essere – ammette – per noi avversari sarà davvero dura competere con lui”.
Gli allibratori non concordano con le previsioni di Jason Day. L’agenzia Westgate Las Vegas Superbook paga venti volte la posta in caso di una vittoria di Tiger Woods in un Major 2018 (la stessa attribuita a Francesco Molinari).
Poco importa: da giovedì l’importante è davvero partecipare.
(Sauro Legramandi)
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