Al Rocco Forte Open giocato al Verdura Resort a Sciacca (Agrigento) alla fine l’ha spuntata Alvaro Quiros. Ma quanta fatica…
(Domenica 21 maggio) – Un finale non consigliato ai deboli di cuore quello visto al Rocco Forte Open. Protagonista assoluto Alvaro Quiros, capace di “perdere” una gara già vinta per poi riprendersela alla seconda buca di playoff. Lo spagnolo è tornato a trionfare dopo sei anni di digiuno seguiti a sei vittorie. Era gli anni d’oro tra il 2007 e il 2011 quando Alvaro era stabilmente nell’élite europea.
A Sciacca Quiros (270 – 63 64 70 73, -14) è partito in netto vantaggio ma nelle seconde nove del quarto giro c’è stato un crollo psicologico, provocato anche dalla bravura di avversari come il 22enne sudafricano Zander Lombard. Chissà cosa non è passato nella sua testa quando ha rischiato di andare addirittura in svantaggio prima di “pattare” bene alla seconda di spareggio e vincere. Così all’improvviso ha riconquistato la “carta” per l’European Tour (che aveva perso), il settimo successo in carriera e il ritorno nel golf che conta.
Tra i protagonisti in Sicilia il cinese Haotong Lee (271, -13) fatto scendere dal bus per l’aeroporto in vista di un probabile playoff, il sorprendente 23enne spagnolo Pep Angles, appena approdato nel tour e quarto (272, -12). Bene Renato Paratore finito 23esimo (278 – 71 62 70 75, -6), penalizzato dalle nove buche finali di domenica dopo averne disputate 63 da manuale.
Matteo Manassero (48esimo con 282 – 67 67 73 75, -2) ha confermato ancora una volta di essere in sicura crescita. Due ottimi giri, poi qualche problema con il vento, ma il suo gioco è stato di buon livello. Stesso score per Francesco Laporta, grintoso come sempre. Troppo alterno Lorenzo Gagli (71°). Nota di merito per il dilettante Luca Cianchetti (67°), che ha superato il taglio e che potrà competere in un major, l’Open Championship, prima di passare di categoria.
“Comincia la mia seconda vita” – Giustamente su di giri Alvaro Quiros a torneo vinto. “E’stata una settimana fantastica – ha detto – Qui in Sicilia si respirava tanto entusiasmo per il golf e sono certo che l’assegnazione della Ryder Cup si rivelerà decisiva per la crescita del movimento in Italia. Anche se non avessi vinto, sarei stato comunque felice per aver ritrovato il mio gioco. Negli ultimi cinque anni l’assenza di risultati mi aveva progressivamente tolto fiducia. Poi ultimamente ho gradualmente ricominciato a credere in me stesso. Sono orgoglioso per come ho gestito questa gara. Non era affatto facile controllare la tensione e adattarsi alle forti raffiche di vento degli ultimi due giri.
[bctt tweet=”Quiros: ultimamente sono tornato a credere a me stesso. Al BMW PGA Championship sfiderò i top player” username=”golftgcom”]
Mi sono divertito molto nell’affrontare un campo davvero speciale per la sua vicinanza al mare. Ora inizia la mia seconda vita golfistica e sono felice di avere subito l’occasione di confrontarmi con i top players al mondo nel BMW PGA Championship”
Rocco Forte Open, terzo giorno
(Sabato 20 maggio) – Ancora Quiros, ancora Paratore. Sono loro i due protagonisti del terzo giro del Rocco Forte Open. Lo spagnolo ha consolidato la leadership (197 – 63 64 70, -16), allungando il suo vantaggio a cinque colpi sul sudafricano Lombard (202 – 62 68 72, -11). Renato ha proseguito la sua ascesa passando dal 17esimo al terzo posto in virtù dei suoi 203 colpi (71 62 70, -10). Con lui lo spagnolo Pep Angles, risalito dal 31° posto con un 68 (-3), miglior score della giornata ventosa.
Sono al quinto posto con 204 (-9), ma forse troppo lontani Lee Slattery, David Horsey, Johan Carlsson, José Filipe Lima, Michael Hoey e Raphael Jacquelin. A metà classifica, 30° con 208 (-5), il danese Thomas Bjorn, in bassa lo svedese Robert Karlsson, 43° con 210 (-3).
Gli azzurri – Sostanzialmente stabile Matteo Manassero, 24° con 207 (67 67 73, -6). Hanno perso parecchio terreno Lorenzo Gagli (68 67 78) e Francesco Laporta (66 69 78), 61esimi con 213 (par). Indietro il dilettante Luca Cianchetti, 72esimo con 217 (67 70 80, +4).
Matteo Manassero ha iniziato con due birdie, poi tra la terza e la 14ª buca ha avuto un lungo blackout pagato con un doppio bogey e con cinque bogey. Tre birdie nel finale hanno cambiato il bilancio finale (+2).
Le parole del leader – “Oggi sicuramente – dice Quiros – è stata la mia prestazione meno brillante della settimana, ma era prevedibile a causa del forte vento. Tuttavia posso ritenermi soddisfatto, soprattutto per essere riuscito a rimediare sull’ultima buca a una situazione difficile. Domani (oggi, ndr) bisognerà combattere ancora contro il vento e sperare che le condizioni meteo siano uguali per tutti”.
Nel suo score di 70 (-1) colpi cinque birdie e quattro bogey.
E quelle di Renato Paratore – “Sono felice per la mia prestazione. Oggi non era affatto semplice restare concentrati per tutta la gara e gestire le forti raffiche di vento. Ho un po’ di rammarico per il bogey alla buca 17: è stata una dinamica strana. Fortunatamente ho gestito bene l’ultima buca e ora mi preparo per il rush finale. Voglio provarci”. Il romano è partito con un birdie ed è arrivato al giro di boa con un colpo sotto par dopo un’altalena con due bogey e due birdie, poi ha mantenuto il vantaggio sul campo con un birdie e un bogey (70).
Rocco Forte Open, secondo giorno
(Venerdì 19 maggio) – Renato Paratore protagonista al Verdura: dopo il primo giro con un anonimo par, il 20enne romano ha firmato il miglior score di giornata grazie a un -9. Un giro bogey free (62). Una prestazione eccellente sia per le sue qualità tecniche che per la sua capacità di reazione. Quest’ultima è una dote essenziale in uno sport dove saper accettare l’errore fa la differenza.
A seguire la sua gara c’erano Franco Chimenti, presidente di Federgolf e Gian Paolo Montali, Direttore Tecnico delle Squadre Nazionali. “Un giro sensazionale – ha dichiarato Montali – che lascia ben sperare per il proseguo del torneo e conferma l’enorme potenziale di Renato”.
Le parole di Paratore – A chi gli chiedeva quale fosse stato il segreto di questa rimonta, Paratore ha risposto chiaramente. “I due birdie nelle buche finali del primo round – ha detto – e quelli con cui ho aperto mi hanno dato una grande iniezione di fiducia. Oggi ho messo il turbo e ora posso guardare con ottimismo al weekend. Questo campo offre molte occasioni da birdie. Ma la presenza del vento può rendere insidiosi diversi tee shot”.
Paratore, fra i protagonisti del contest andato in scena alla Valle dei Templi per lanciare la Road to Rome 2022, ha raccontato l’emozione di alzare al cielo la Ryder Cup. “Vedere da vicino quel trofeo – ammete – ti fa scattare la voglia di impegnarti ancora di più per raggiungerla. Far parte del team europeo è un sogno e allo stesso tempo un obiettivo”.
Quiros nuovo leader – Alvaro Quiros (127 – 63 64, -15) intanto è passato al comando provvisorio. Lo spagnolo ha sorpassato Hoey e Soderberg, secondi con 129 (-13) e in vetta dopo un giro. Al quarto posto con 130 (-12) Lombard e Horsey, al sesto con 131 (-11) il portoghese Lima, l’inglese Foster e il francese Jacquelin.
Ha tenuto Thomas Bjorn che ha lo stesso punteggio di Manassero. In gara con l’ultimo punteggio utile lo svedese Robert Karlsson e il canadese Mike Weir, 59.i con 137 (-5) insieme a Suri, mentre il sudafricano Trevor Immelman, l’altro Masters Champions è out.
La giornata degli azzurri: fuori Molinari e Bertasio – Paratore, con il suo exploit, si è portato dal 116esimo al 17° posto. Belle anche le prove di Matteo Manassero, 22esimo con 134 (67 67, -8), di Lorenzo Gagli (68 67) e Francesco Laporta (66 69), 31esimi con 135 (-7). Da elogiare il dilettante Luca Cianchetti, 57° con 137 (67 70, -5).
Sono usciti al taglio, caduto a 137, gli altri italiani partecipanti, tra i quali Nino Bertasio, 73° con 138 (-4), il bravo amateur Andrea Romano, 94° con 139 (-3) e fuori per due colpi, Alessandro Tadini, 105° con 140 (-2), Andrea Pavan, 121° con 142 (par), ed Edoardo Molinari, 128° con 143 (+1).
Il golf scende in spiaggia – Il fantastico scenario che circonda il percorso di gara del Verdura Resort fa sì che spesso i giocatori siano costretti a giocare colpi da posizioni quasi impensabili. E’ andata così per l’inglese James Morrison (46° con 136, -6) che, sulla buca 16, è stato costretto a eseguire un approccio dalla spiaggia sotto il fairway. Tanta audacia è stata premiata. La pallina, dopo aver scavalcato la scogliera, ha terminato la sua corsa a qualche metro dall’asta.
Rocco Forte Open, primo giorno
(giovedì 18 maggio) – Nel primo giro al Rocco Forte Open al Verdura grandissima prestazione di Sebastian Soderberg, senza bogey bensì con otto birdie e un eagle. Lo svedese ha chiuso il giro in 61 (-10). Soderberg divide la testa con il nordirlandese Michael Hoey (dieci birdie). La coppia precede il sudafricano Lombard (62, -9) e di due Heisele, l’altro sudafricano Kruger e lo spagnolo Quiros (63, -8), autore di una “buca in uno”.
Il canadese Mike Weir, campione Masters 2003, ha tenuto lo stesso ritmo di Manassero e Cianchetti (34esimi). Sono attardati il sudafricano Immelman (suo il Masters 2008) e lo svedese Karsson, 98esimo come Molinari.
Dicevamo di Alvaro Quiros. Il 34enne di Guadiaro (sei titoli nel circuito) è stato autore della buca in uno mettendo a segno la palla alla buca 13, par 3 di 170 metri, utilizzando un ferro 7.
Il campo del Rocco Forte Open sembra essere piaciuto molto, anche se per questa prima giornata i green sono stati preparati leggermente più lenti. Il timore dei greenkeeper è infatti che il vento si alzi leggermente, in tal caso green più veloci avrebbero reso il campo eccessivamente selettivo.
Gli italiani – I migliori sono stati Francesco Laporta, 18esimo con 66 (-5), Matteo Manassero e il dilettante Luca Cianchetti, 34esimi con 67 (-4). Si sono difesi con esperienza Bergamaschi, Gagli, Maestroni e Tadini, 50esimi con 68 (-3).
Hanno evidenziato belle qualità i tre amateur Andrea Romano, Massimiliano Campigli e Giacomo Fortini, 75esimi con 69 (-2), con ampie possibilità di superare il taglio.
Dovranno invece cambiare marcia per evitarlo Edoardo Molinari, 98esimo con 70 (-2), Renato Paratore, 116esimo con 71 (par) e Nino Bertasio, 143esimo con 74 (+3).
Francesco Laporta è sceso di cinque colpi sotto par con otto birdie e tre bogey: “Mi sono espresso a buon livello sia nel gioco lungo che in quello corto. L’assenza di vento ci ha sicuramente favoriti, ma il campo è impegnativo e in perfette condizioni. Attraverso un periodo di buona forma e spero di poter fare ancora meglio nei prossimi giorni”.
Matteo Manassero (sei birdie e due bogey) ha definito questa sua prima prestazione “…abbastanza solida. Mi sento sicuro e sereno, anche se sono stato frenato in due occasioni. Il campo è molto interessante. Permette di essere giocato bene, soprattutto nei par 5. È possibile tirare lungo, credo che la gara si deciderà negli approcci. Chi metterà la palla più vicina avrà più chances di segnare dei birdie.”
Ottima prova al Rocco Forte Open, invece, per il giovanissimo Andrea Romano. Solo 16 anni, ma tanto carattere e talento. Per lui quattro birdie e due bogey, -2 e metà classifica. Ha subito confessato che “nelle prime nove buche avevo la carta pulita, ‘nessun bogey’ e tre birdie. Mi sono reso conto di andare benissimo, forse troppo. Mi sono emozionato ed ho sbagliato ben due volte”.
“Giocando per la prima volta con questi grandi atleti, – ha continuato – sono rimasto colpito dalla loro capacità di applicazione e serietà. Anche se parlavamo durante il gioco, quando tiravano erano estremamente concentrati. Forse dovrò imparare anche questo, a rimanere più determinato sul colpo”.
Altro azzurro rampante Massimiliano Campigli, anch’egli alla soglia dei 17 anni e con due titoli italiani: “Ho faticato a smaltire l’emozione iniziale. Poi ho preso fiducia e ho effettuato un bel giro. Giocare con campioni di questo calibro è stato l’avverarsi di un sogno”. Nel suo score tre birdie e un bogey.
Rocco Forte Open e Ryder Cup
A margine dei pro, spazio per una piccola clinic con Sir Rocco Forte che ha preso una breve lezione dimostrativa dal capitano europeo di Ryder Cup, Thomas Bjorn. In realtà, il patron dell’Open si è rivelato provetto giornalista, rivolgendogli alcune domande sui prossimi impegni. “Ovviamente ancora è prestissimo per fare pronostici sulla scelta degli atleti – ha risposto Thomas Bjorn -. Posso solo dire che abbiamo una scuderia di tanti ottimi talenti a cui attingere. Il processo di selezione è talmente duro, che non si potrà fare alcun pronostico fino alla fine”.
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