“Siete scarsi, non vincerete alle Olimpiadi”: l’Olanda ritira tre golfisti

Olimpiadi MONACO - Joost Luiten dopo un errore nel giro finale del BMW International Open 2023 (Foto di Christof STACHE / AFP)
MONACO Joost Luiten dopo un errore nel giro finale del BMW International Open 2023 (Foto di Christof STACHE / AFP)

Mi raccomando: non dite niente al barone Pierre De Coubertin. Il fondatore delle Olimpiadi moderne non deve sapere che il comitato olandese ha calpestato il suo principio fondamentale. Per i burocrati orange l’importante non è partecipare ma vincere. Così hanno ritirato tre dei quattro golfisti qualificati per Parigi 2024.

di Sauro Legramandi

La motivazione? Sono troppo scarsi, non possono vincere una medaglia e nemmeno arrivare tra i primi otto.

Pedagoghi e allenatori vadano pure a predicare nelle scuole e nei settori giovanili olandesi che nello sport conta partecipare. Per il comitato orange è l’esatto contrario al punto da introdurre improbabili criteri di selezione. La loro condizione per andare a Parigi era arrivare nei primi 27 del ranking olimpico (composto da 60 golfisti). Dal 28esimo in giù bastava un piazzamento fra i primi otto in una gara del tour europeo dove giocavano cinque fra i primi 50 golfisti del ranking mondiale o dieci dei primi cento. Roba cervellotica, fuori da ogni logica. Oggi tra PGA Tour e SuperLega araba è difficile avere un field così, si tratta di una situazione che accade in 7-8 tornei in un anno.

Morale della favola: Joost Luiten, Darius Van Driel e Dewi Weber saranno liberi da impegni dal primo al 4 agosto, date del torneo olimpico a Le Golf National. Ad avere tutto il peso del golf olandese sulle spalle sarà Anne van Dam.

Alle Olimpiadi quest’anno i più forti al mondo


A staccare un biglietto per il sogno olimpico sono in tutto sessanta golfisti professionisti in base a un ranking dedicato. Si tratta dei due migliori piazzati per ogni nazione, numero che raddoppia se sono tutti nei primi 15 del mondo. Probabilmente a Parigi ci saranno i giocatori più forti della Terra: in rigoroso ordine di ranking Scheffler (numero 1, Usa), McIlroy (2, Irlanda del Nord), Schauffele (3, Usa), Aberg (4, Svezia), Clark (5, Usa); Hovland (6, Norvegia), Morikawa (7, Usa); Rahm (10, Spagna).

Per l’Italia ci sono Migliozzi (127), Manassero (165) e Alessandra Fanali (211).


Gli olandesi messi alla porta non sono proprio golfisti improvvisati. Joost Luiten è il numero 151 con ben sei vittorie sul DP World Tour e 18 anni sul Tour. In carriera il 38enne ha giocato 21 volte un Major (due i Masters). Von Driel è il 248esimo del ranking e ha una sola vittoria in bacheca: si tratta del Magical Kenya Open dello scorso febbraio. Ironia della sorte: al via quel giovedì c’erano solo due giocatori dei primi cento al mondo. Dewi Weber è la numero 302 del Rolex ranking femminile.  Tutti loro guarderanno la connazionale Anne Van Dam (numero 108 al mondo) e seconda all’Open di Spagna sul Ladies European Tour.

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BELLEAIR (FLORIDA) Dewi Weber sul green della 13 nel terzo giro dell’ANNIKA (Foto di Mike Ehrmann / GETTY IMAGES NORTH AMERICA / Getty Images via AFP)

Via social Joost e Darius non hanno tenuto celata la propria rabbia. Anche Dewi non si è tirata indietro. “Abbiamo chiesto al Comitato se fosse una questione di soldi. Se così fosse – ha detto – avremmo pagato noi. Invece ci hanno detto semplicemente che non vale la pena mandarci alle Olimpiadi. E’ un messaggio triste e doloroso per chiunque abbia lavorato duro come noi tre”.

In Giappone a medaglia il numero 181

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Pan C T, Xander Schauffele e Rory Sabbatini sul podio delle Olimpiadi di Tokyo 2020 al Kasumigaseki Country Club (Foto di YOSHI IWAMOTO / AFP)

Inutili le più che fondate rimostranze della Federgolf olandese e della Federazione internazionale. Se non bastassero i principi cardine dello sport, gli addetti ai lavori hanno portato i numeri. In Giappone quattro anni fa, Rory Sabbatini (diventato slovacco proprio per partecipare alle Olimpiadi) ha vinto l’argento da 161esimo nel ranking mondiale. Ancora più indietro taiwanese Pan Cheng-tsung: da 181esimo vinse un playoff a sette per il bronzo, battendo anche McIlroy e Morikawa. Sul PGA Tour americano, nella stagione in corso, sette gare sono andate a golfisti piazzati oltre il centesimo posto nel ranking.

Salvo clamorosi ripensamenti alle Olimpiadi al posto dei due olandesi andranno lo svizzero Joel Girrbach e il finlandese Tapio Pulkkanen. Weber non è stata ancora sostituita.

2 risposte a ““Siete scarsi, non vincerete alle Olimpiadi”: l’Olanda ritira tre golfisti

  1. In realtà è tutto opinabile. L’importante è partcipare, al giorno d’oggi, in una prova olimpica, è semplice utopia. In tantissime specialità sono stabiliti, vedi ad esempio l’atletica, dei minimi precisi per poter partcipare. La scelta della federazione golfistica di porre un limite di classifica nel ranking mondiale non mi sembra fuori luogo, al massimo si potrebbe obiettare che il limite posto (tra i primi 27 del mondo) sia effettivamente eccessivo.

    • Il limite minimo di cui lei parla, per il golf, è la presenza nei primi sessanta del ranking olimpico. Tutto il resto non è sport.

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