Italgolf a forza nove: dalla Spagna arrivano altre due carte piene per giocare il 2024 sul DP World Tour. Ad aggiungersi ai sette azzurri già qualificati sono i romani Filippo Celli e Renato Paratore, rispettivamente secondo e undicesimo dopo 108 buche a Tarragona, in occasione delle Qualifying School del DP World Tour.
Mai in 51 anni di storia il circuito europeo era così tanto tinto d’azzurro. Nove giocatori sono tantissimi, ben due in più del precedente primato stabilito nel 2019 e nel 2022. Nel 2024 speriamo quindi siano protagonisti in giro per il mondo i fratelli Molinari, Migliozzi, Scalise, Manassero, Pavan, Laporta e i due promossi dalle QS.
Le Qualfying sono sicuramente il percorso più complicato per accedere al Tour. Si tratta di tre turni da superare con ogni colpo che può essere quello decisivo. E la concorrenza è di quelle agguerrite tra tanti giovani smaniosi di mettersi in luce e colleghi esperti in cerca della risalita. Qualche esempio? Si sono man mano persi per strada giocatori del calibro di Gregory Havret (tre titoli sul DP tra cui un Open d’Italia), David Howell (cinque e recordman di presenze sul Tour con 722 gare giocate). E ancora: Alvaro Quiros (otto) e Gonzalo Fernandez Castaño (sette, due Open d’Italia).
Filippo Celli
23 anni compiuti lo scorso settembre Filippo Celli è professionista dal 2022 dopo una brillante carriera da dilettante. Il giovane ha vinto sia il campionato europeo individuale che quello del mondo a squadre, conquistando la “Silver Medal” al The Open.
Celli ha chiuso la finale delle Qualifying School con uno score di 403 (-25) colpi che gli vale un secondo posto (68 65 66 66 70 68). Dopo il 15esimo posto di partenza, Celli si è portato subito al terzo nel secondo giro per poi condurre nei due successivi. Secondo in graduatoria al quinto round, nel sesto ha sopperito a un avvio incerto per consolidare la sua “carta” con tre birdie nel finale (68, -3).
Renato Paratore
Il 26enne capitolino torna sul DP World Tour dopo un anno di purgatorio sul Challenge. Renato si è classificato 11esimo con 409 (73 64 71 69 67 65, -19) dopo un ultimo giro in 65 (-6) con ben sette birdie. Paratore aveva iniziato malissimo il round finale di Tarragona, piazzandosi 94esimo dopo 18 buche. L’azzurro ha reagito prontamente rimontando 75 posizioni nel secondo turno. Ha proseguito al limite della qualifica entrando tra i 25 al termine del quinto (22esimo). Quindi il gran finale con cui ha sfiorato la top ten.
La Qualifying School, giunta alla 46ª edizione, si è svolta all’Infinitum Golf, sui percorsi del Lakes Course (par 71) e dell’Hills Course (par 72). La maratona è stata vinta dal tedesco Freddy Schott con 401 colpi (68 63 75 66 64 65, -27) davanti a Celli. Al terzo posto con 405 (-23) Matthis Besard, poi Darius Van Driel e Sebastian Friedrichsen e al sesto con 406 (-22) l’inglese Tom Lewis e il neozelandese Sam Jones.
I primi 33 avranno la carta piena, categoria 18, per il DP World Tour 2024 e la categoria 5 per il Challenge Tour 2024. Gli altri classificati fino al 78esimo posto riceveranno la categoria 8 per il Challenge e la 21 per il DP con meno possibilità di giocare. Infine, coloro che non hanno superato il taglio dopo 72 buche usufruiranno della categoria 15 per il Challenge Tour che consente poche possibilità di presenze.
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Pietro Bovari, tra i protagonisti dello Stage 2 ha concluso al 64° posto con 422 (-6). Così potrà iniziare la sua carriera da professionista sul Challenge Tour. Non ha superato il taglio dopo 72 buche Aron Zemmer, 135esimo con 291 (73 73 72 73, +5).