Gary Woodland: “Mi devo operare al cervello”

PEBBLE BEACH Gary Woodland nel terzo giro dello US Open 2019 (foto di Warren Little/Getty Images/AFP
PEBBLE BEACH Gary Woodland nel terzo giro dello US Open 2019 (foto di Warren Little/Getty Images/AFP

Il mondo del golf si ferma e incrocia le dita. Tutti a fare il tifo per Gary Woodland, professionista americano che, una manciata di ore fa, ha annunciato di doversi sottoporre a un intervento chirurgico al cervello.

Woodland è uscito allo scoperto sui social spiegando che l’inizio del suo calvario risale a qualche mese fa quando i medici gli diagnosticarono una lesione al cervello. All’inizio il 39enne ha tentato di tamponare i sintoni della lesione con cure e medicinali. Adesso le cose sono cambiate.  “Dopo aver consultato diversi specialisti e aver parlato con la mia famiglia, abbiamo deciso che un intervento chirurgico per rimuovere la lesione sia la migliore scelta” ha scritto Woodland. “Sto bene – prosegue -, sono di buon umore. Ho la mia famiglia e il mio team al mio fianco: sono grato per l’amore e il sostegno di tutti”. L’intervento è fissato per il 18 settembre.

Anche tutti noi ci accodiamo in un immenso in bocca al lupo a Gary Woodland. Di lui siamo convinti di poter scrivere presto altre bellissime pagine, come questa.

Per lui non vediamo l’ora che parlino score e tagli superati. Il 39enne ha in bacheca un titolo major, ossia lo US Open 2019 e quattro vittorie sul PGA Tour. Per la prima volta dal 2012 quest’anno Gary è rimasto fuori dai giochi per la Fedex Cup, chiudendo la stagione nella posizione numero 94 (si qualificano i primi settanta). L’anno prossimo ce la farà di sicuro.


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