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I ministeri di Istruzione e Sport con Federgolf portano il golf a scuola: ecco come

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I bambini di Guidonia Montecelio protagonisti di “Golf a scuola”

Il golf a scuola entra dalla porta principale. I ministeri dell’Istruzione e quello Sport hanno siglato con Federgolf un protocollo d’intesa per istituzionalizzare l’ingresso del nostro sport tra le discipline di educazione motoria. D’ora in poi il golf affiancherà nuoto, tennis o pallavolo: come loro il golf potrà essere praticato in orario scolastico e in strutture scolastiche.

di Sauro Legramandi

GUIDONIA MONTECELIO – L’annuncio della sigla del protocollo a tre è avvenuto a margine del primo giorno dell’Open Italia di golf in corso al “Marco Simone” di Roma alla presenza dei ministri firmatari Valditara (Istruzione e Merito) e Abodi (Sport e Giovani) e del presidente del Credito Sportivo, Antonella Baldino. A fare gli onori di casa il presidente federale Chimenti e il direttore generale del progetto Ryder Cup, Montali.

La svolta di Golf a scuola potrebbe essere di quelle epocali. Nel nostro Paese far conoscere il golf ai giovani è stata per decenni una mission impossible in virtù di una serie di innumerevoli ostacoli. Finora – il progetto esiste dall’anno scolastico 2018/19 – erano stati i circoli (di golf) a bussare ai circoli (scolastici), chiedendo di far provare il golf a scuola.


Adesso la situazione viene capovolta. Sono il ministero dell’Istruzione e quello dello Sport a supportare (e quindi spingere) l’ingresso del golf a scuola. La spinta potrebbe essere così importante da far cadere un muro ritenuto spesso invalicabile ossia quello con la scritta “golf-sport-per-pochi”.

Golf a scuola, come funziona


La pietra miliare consiste nell’integrare o sostituire l’ora di educazione motoria nelle scuole primarie con la lezione di golf. Alle scuole aderenti la Federazione ha fatto e farà avere un kit da gioco, un kit da quatto putter e un kit didattico (compreso il libricino “Il Golf fa colpo”, ideato e realizzato dall’editrice Librì Progetti Educativi in collaborazione con Federgolf). Ogni scuola avrà come referente il circolo più vicino che manderà in quella scuola uno o più maestri a far lezione.

L’idea finora è piaciuta: sono state 58 le scuole che vi hanno già preso parte per un totale di 200 classi in sedici regioni. Una di queste, quella dell’istituto comprensivo “Leonardo da Vinci” di Guidonia Montecelio era presente al Marco Simone.


Le parole

Tangibile la soddisfazione di chi ha lavorato al protocollo d’intesa. Per Valditara “il golf non solo favorisce il corretto sviluppo psicomotorio dei ragazzi ma è espressione pratica di tutti i valori che la scuola deve promuovere. Si insegna il rispetto dell’altro, e quindi l’inclusione dei più fragili. Si incentiva la partecipazione alla vita comune. Viene richiesta la condivisione delle regole, a partire dal rifiuto della prepotenza. Lo sport e il golf sono cultura”.

Concorde il collega di governo Abodi: “E’ diffusa da noi la percezione che il golf sia uno sport costoso, elitario e per adulti. Nel resto del mondo invece è considerato accessibile, popolare e per tutte le età. Sono convinto che questa idea del golf stia in qualche modo cambiando anche nella nostra nazione e sono certo che la Ryder Cup velocizzerà questo passaggio. Soprattutto se parliamo di giovani.  Mi auguro che sempre più scuole decidano di aderire a questa iniziativa, offrendo a bambine e bambini l’occasione di fare sport all’aria aperta. Il miglioramento della pratica sportiva a scuola è e sarà uno dei pilastri del mio mandato di governo, vorrei due ore di educazione fisica alle primarie, ad esempio. Questo progetto rappresenta un contributo importante alla buona causa, al quale non farò mancare tutto il mio supporto”.

Il pensiero di Chimenti va ad istituzioni e mondo del golf italiano. “Per la Federazione – spiega – è motivo di orgoglio poter siglare un protocollo d’intesa. Il successo di Golf a scuola è merito anche del coordinamento dei Comitati e delle Delegazioni Regionali e la collaborazione dei circoli. L’effetto può essere dirompente”.


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