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Ryder Cup 2023 a Roma, tutti pazzi per i capitani

Se il buongiorno si vede dal mattino la Ryder Cup 2023 a Roma nasce sotto una buona stella. Al Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia ieri mattina c’erano i due capitani di Europa ed Usa e trecento alunni di oltre 80 scuole del Lazio. Equamente divisi, i giovani hanno incoraggiato e tifato Team Europe (capitano Luke Donald) e Team Usa (capitano Zach Johnson) impegnati nel The Captains’ Challenge.

di Francesca Galeano

Era un match tra due squadre composte da alcuni dei migliori giocatori della nazionale under 18 e della nazionale disabili. I team hanno dato spettacolo giocando le buche 1, 16, 17 e 18.

La competizione è finita in parità. Tutti sono stati premiati dal segretario generale di Federgolf, Marta Maestroni e da Guy Kinnings, deputy CEO e Chief Commercial Officer dell’European Tour nonché Direttore della Ryder Cup.

Il premio è stata una bella medaglia, miglior ricordo di questa giornata indimenticabile.

Ho pensato di far parlare direttamente i protagonisti. Ho raccolto qualche voce, chiedendo com’era andata in campo e di lasciare un consiglio a chi vorrebbe provare il golf.

Giuseppe, alunno di quinta elementare, è felice di aver fatto la gita al Marco Simone. E’ la sua prima esperienza con il golf.

“Ci siamo divertiti molto. Ci è piaciuto e abbiamo mangiato bene. Voglio iniziare a giocare a golf perché sembra molto bello”.


Francesca Fiorellini, Nazionale under 18, è stata  convocata per giocare con il team Usa
Sono emozionatissima. Avevo già visto i campioni all’Open d’Italia ma giocarci insieme è qualcosa di incredibile”.


Giulia Bellini, Nazionale under 18, in campo per Team Europe.
“E’ stata un’esperienza emozionante. E’ emozionante vederli giocare, fare una buca insieme a questi grandi del golf. La cosa che mi ha sorpreso è stato il chiacchierare con loro di cose normali, come l’università”.

Ai bambini che vogliono approcciare questo sport consiglio di iniziare in compagnia di qualche amichetto per rendere la cosa più divertente. Consiglio di farlo perché questo sport può regalarti emozioni indescrivibili come questa”.


Edoardo Biagi, Nazionale disabili e Team Usa.
“Sono stato convocato dal ct della nazionale paraolimpica Tommaso Perrino. E’ stata una giornata eccezionale e, a parte gli alti e bassi del gioco, al di sopra delle mie aspettative.

Con Luke Donald avevo giocato la Pro am lo scorso anno e già li conobbi la bella persona oltre al grande giocatore. Oggi ho avuto il piacere e l’onore di conoscere anche Zac Johnson. Del giocatore non ho molto da dire, è un mostro sacro come Luke. Per loro il golf sembra la cosa più facile del mondo. La cosa che invece mi ha sorpreso è stato l’aspetto umano. Sono persone alla mano che ti mettono a tuo agio.

Consiglio a tutti i bambini di avvicinarsi al golf perché credo che non ci sia posto più bello per un bambino che giocare in un prato verde. 

Ma vorrei concludere rivolgendo un messaggio alle persone che sono nate o che hanno una disabilità dicendo loro: che si può fare, possiamo giocare a golf !!!! Quando siamo qua l’unico handicap che c’è è quello del gioco. Non ce ne sono altri. Non abbiamo altre difficoltà, noi giochiamo con i normodotati. A volte vinciamo anche, oppure perdiamo ma perdiamo come loro”.


Andrea Plachesi, Nazionale disabili e team Europe.
“E’ stata una  giornata bellissima. Campo molto bello e molto difficile, gioco a golf da quando ho 5 anni seguendo la passione dei miei genitori e dal 2019 mi sono avvicinato al golf paraolimpico. E’ stata una stupenda esperienza giocare e conoscere i due capitani della Ryder che ringrazio per questa opportunità“.

Edoardo Biagi (dx) e Andrea Plachesi

Gregorio Guglielminetti, Nazionale disabili e team Europe, gioca al Royal Park i Roveri di Torino “campo molto difficile” mi dice “ma molto inclusivo”.
“L’incontro con i capitani mi ha permesso di capire che oltre ad esseri campioni nello sport sono campioni anche nella vita. Gioco da vent’anni, ho vinto anche l’Open d’Italia disabili e da tre anni mi dedico ad un progetto autofinanziato aiutato dai maestri dei Roveri. E’ la prima scuola italiana di golf che aiuta le persone disabili ad avvicinarsi a questo sport.

Le sacche dei due capitani

Lui e Edoardo Biagi incrociano le dita sognando che nell’edizione paraolimpica di Los Angeles ci sia spazio anche per questa disciplina cosa che anche noi ci auguriamo di cuore.

Martedì i capitani andranno a visitare il Colosseo e, a seguire, nel pomeriggio conferenza stampa al Cavalieri  Waldorf Astoria Hotel e mercoledì udienza dal Papa.

Questo sport mi ha sempre dato tantissimo sotto tutti i punti di vista. Vivere questo clima di festa, vedere bambini, ragazzi e grandi campioni partecipare con così tanta passione mi lascia addosso un’emozione difficilmente spiegabile a parole.

Qualche anno fa alla domanda del perché tra i tanti sport provati il golf rimanesse una costante nella mia vita risposi: perché niente mi rende felice come quando sono su un campo da golf. Oggi più che mai lo sono stata.

Grazie di cuore a tutti voi per la bella energia di questa giornata e a tutti quelli che hanno voluto condividere questa straordinaria esperienza affinché potessi raccontarlo qui.

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