Open d’Italia 2022, Matt Fitzpatrick davanti a tutti, vento compreso

Matt Fitzpatrick
Matt Fitzpatrick (Getty Images)
di Sauro Legramandi

GUIDONIA MONTECELIO (ROMA) – Pioggia giovedì, sole venerdì, vento sabato. All’Open d’Italia il meteo cerca di rubare la scena ai professionisti ma non ci riesce. Nel moving day il campo del Marco Simone è stato sferzato dal vento praticamente per tutto il giorno: se al mattino Eolo si è contenuto, a partire dalle 14 ha dato il meglio di sé, mettendo a dura prova giocatori, caddie e pubblico. Ne è uscita una giornata tra alti e bassi ma di certo per nulla noiosa. Leader è l’inglese Matt Fitzpatrick.

Di fatto, nelle primissime posizioni c’è stato un andirivieni da lunedì mattina in metropolitana a Milano. McIlroy, Perez, Rai, Fitzpatrick, Herbert e soci hanno sfidato campo e vento, a tratti insopportabile.

Aaron Rai (Getty Images)

Alle sei della sera il leaderboard finale: Matt Fitzpatrick leader solitario nel segno della regolarità (tre birdie e un bogey, -10). Vietato dormire sonni tranquilli per l’inglese visto che a un solo colpo ci sono Rory McIlroy e l’altro inglese Aaron Rai, numero 173 al mondo e oggi di gran lunga il migliore (-6). Il numero due mondiale ha tirato fuori le unghie nel finale, “coprendo” con un gran bel birdie alla 18 un bogey alla buca precedente. “Un giro non facile – le sue parole a fine giornata – reso insidioso dal forte vento. Non ho espresso un gioco molto solido. Avrei potuto far meglio sul green. Spero di garantirmi più occasioni da birdie nelle diciotto buche finali”.

Un gradino più sotto Victor Perez (a lungo leader), Lucas Herbert e l’americano Kurt Kitayama (-5).

Va da sé che non ci siano favoriti per la vittoria nell’Open d’Italia. Nel giro di tre colpi ci sono ben otto giocatori. Fitzpatrick e McIlroy, due Major Champion e uomini Ryder Cup, hanno messo in mostra una gran bella regolarità ma stavolta basta poco per cambiare il corso della gara.

Victor Perez (Getty Images)

Francesco Molinari in netta risalita

Se Francesco Molinari potesse rigiocare una buca al Marco Simone non ci sarebbero dubbi su quale scegliere. Nei tre giri sinora giocati la 18, quella davanti alle tribune del pubblico e delle varie hospitality, gli è quantomeno indigesta. Venerdì un putt corto non imbucato ha rallentato la sua rimonta. Sabato l’unico bogey di giornata lo ha marcato proprio lì.

Per il resto Francesco è di gran lunga il migliore azzurro e comincia a sentire il profumo della top ten. Nel moving day ha girato in 68 colpi (-3 di giornata), portandosi a -6 dalla vetta. E’ in tredicesima posizione, bella iniezione di fiducia in vista del finale.

Per Molinari “il campo è difficile, soprattutto con il vento a folate che rende difficile posizionare la palla vicino alla buca. Pertanto occorre sfruttare al meglio i par cinque o anche i par 4 più corti. Le ultime tre buche sono molto difficili. Garantiranno un bel finale per la Ryder Cup, sicuramente divertente per il pubblico, forse un po’ meno per alcuni giocatori”.

L’entusiasmo dei tifosi italiani per Rory McIlroy (Getty Images)

Rallenta ma non molla il resto della truppa azzurra all’Open d’Italia. Celli, tra i più applauditi, ha marcato +1 di giornata, ed è in par per il totale. Si è difeso molto bene Flavio Michetti, amateur di Ascoli Piceno: per lui un -2 totale come Guido Migliozzi. Edoardo Molinari e Stefano Mazzoli sono in posizione numero 51 (+1), Avverte la pressione dell’evento l’altro amateur azzurro in gara: Florioli è 77esimo (+9).

Domenica si parte presto. Il primo team in gara sarà composto da Quesne, Florioli e Wood: orario di partenza ore 7,35 dalla buca uno. L’ultimo (McIlroy, Rai, Fitzpatrick) alle 12.30. Francesco Molinari atteso alle 11.46.