Villa d’Este, Alberto Beretta rimette al centro… il campo

Villa d'Este (foto Maurizio Tagliabue)
Villa d’Este (foto Maurizio Tagliabue)

Aria di rinnovamento nella stanza dei bottoni di Villa d’Este. A Como lo storico circolo ha un consiglio direttivo nuovo. Il numero uno è Alberto Beretta, che subentra a Walter Ragazzi in carica dal 2014.

Il neo-eletto presidente ha le idee chiare su passato, presente e soprattutto futuro di un club che ha fatto la storia del golf nel nostro Paese. “Villa d’Este ha una tradizione che vogliamo valorizzare, riportando gli asset del club all’eccellenza che meritano, con un approccio gestionale moderno ed efficiente” ha detto Alberto Beretta, arrivato a Como 18 anni fa. Dopo aver incontrato soci e maestranze ad ogni livello, l’imprenditore milanese ha messo nero su bianco un programma molto concreto con passi da fare nell’immediato proporzionati alla disponibilità delle risorse. A partire, dunque, da un attento controllo di gestione per pianificare al meglio obiettivi e strategie. Asset fondamentale del club è il campo. Dal 1926 il tracciato ha saputo portare nel mondo un’alta reputazione di Villa d’Este, capace di ospitare ben 12 Open d’Italia e un numero importante di tornei internazionali. Un campo nato per la competizione e difficile da battere ancora oggi, purché le sue condizioni siano perfette. E qui sarà concentrato il lavoro nell’immediato.

Villa d’Este, un occhio alla Ryder Cup e ai giovani

La strada che si vuole intraprendere è quella dell’apertura, comunicando all’esterno un messaggio nuovo. Massima attenzione al cliente, buche impeccabili e una ristorazione che soddisfi anche i palati più esigenti per accogliere nuovi soci e ricevere un numero crescente di visitatori giornalieri.

Il tutto senza perdere di vista una storia quasi centenaria. Da queste parti hanno giocato Gregory Peck, Bing Crosby, Leopoldo II del Belgio o il duca di Windsor Edoardo VIII. Villa d’Este fu voluto dagli
ospiti americani che negli anni Venti frequentavano il Lago di Como, così nel 1926 il campo e la sua elegante club house trovavano casa sulle colline di Montorfano.

Alberto Beretta 

villa d'este
Alberto Beretta

“La Ryder Cup 2023 a Roma ha portato il golf italiano all’attenzione del mondo e gran parte dei giocatori europei ha già messo in nota un viaggio nella Penisola con sacca e bastoni nei prossimi cinque anni. Noi ci attiveremo subito per cogliere questa opportunità – ha sottolineato Alberto Beretta -. Pur con le
incertezze che si prospettano a livello internazionale”.

Altri temi sono sul tavolo del nuovo consiglio sono l’attenzione ai giovani, per un’esperienza non solo sportiva ma anche formativa. Poi inclusione e integrazione, con un collegamento particolare al progetto Golf4Autism lanciato dalla Federgolf. Villa d’Este è rosa sarà il filo conduttore di iniziative dedicate al mondo femminile. Eco Golf promuoverà invece lo sviluppo sostenibile di questo sport.

Nel nuovo consiglio di Villa d’Este siedono anche Mario Aragnetti Bellardi (vice presidente), Andrea Bologna, Elio Cherubini, Filippo Felsovanyi, Stefania Maria Gambini e Pierluigi Ratti.