Matteo Manassero leader al Saudi International: “In campo stavo davvero bene”

Matteo Manassero
Foto Getty Images

Sognare è lecito, restare con i piedi ben ancorati per terra è un dovere. Matteo Manassero, al Saudi International grazie a un invito, ha chiuso da solo in testa il primo giro.

“E’ stato uno di quei giorni in cui tutto va per il meglio. Mi sono concesso molte chance da birdie – ha detto il 28enne – e in campo stavo davvero bene. Dentro di me ho dimenticato che questo campo avesse un par 70 e forse è stato anche meglio così. La gara è ancora lunga e spero di continuare a fare bene. ‘Cosa mi aspetto nel 2022?. Che possa essere un anno di trasformazione. Sono conscio che potranno esserci alti e bassi ma dovrò continuare a lavorare sempre nel miglior modo possibile”.

Matteo Manassero davanti a DJ, DeChambeau…


A King Abdullah Economic City, con una prova bogey free caratterizzata da un parziale di 62 (-8) colpi, con otto birdie, Manassero ha messo in fila tutta i big. In una gara da cinque milioni di dollari, il 28enne di Negrar ha realizzato sei birdie nelle prime nove buche giocate, salvo poi siglarne altri due nella seconda parte di gara. Non solo: Manassero ha sfiorato il suo miglior personale in un round (-9) e avvicinato il record, in un singolo giro, del Royal Greens & Country Club (par 70).

Dopo 18 buche l’atleta veneto ha due colpi di vantaggio su un quintetto d’inseguitori composto dall’inglese Sam Horsfield, dallo spagnolo Adri Arnaus, dal giapponese Ryosuke Kinoshita e dagli americani Bubba Watson e Harold Varner III, tutti secondi con 64 (-6). Settima posizione con 65 (-5) per Dustin Johnson (campione in carica). Lo statunitense, numero 5 del ranking, ha vinto la prima edizione della competizione nel 2019, salvo poi concedere il bis nel 2021 dopo essersi classificato secondo nel 2020. Tra i favoriti della vigilia, insieme a Xander Schauffele (medaglia d’oro ai Giochi di Tokyo e ottavo nel world ranking), 23esimo con 67 (-3), e a Bryson DeChambeau (nono nell’ordine di merito mondiale), 85/o con 73 (+3), è tra le grandi star dell’evento. Il Saudi International, torneo molto discusso, vanta infatti un field di assoluto livello con in gara tre tra i migliori dieci golfisti del pianeta.

E tra i concorrenti ci sono pure altri campionissimi come Patrick Reed, Cameron Smith e Tommy Fleetwood, tutti tredicesimi con 66 (-4), e Phil Mickelson, ventitreesimo con 67 (-3).


Una risposta a “Matteo Manassero leader al Saudi International: “In campo stavo davvero bene”

  1. Forza Matteo,sono troppi anni che manchi…forza.
    Chicco,ci sei mancato,i 5 punti in Ryder e tutto il resto ci avevano resi orgogliosi di essere italiani.
    E nell’ambito golfistico…

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