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Dalla Brianza alla bibbia mondiale del golf: i “Mati Putters” su mygolfspy.com

Mati Putters
Seliano Brambilla nell’officina dove produce i Mati Putters.

di Sauro Legramandi
La classe operaia va in Paradiso. O almeno ci prova. Il signor Brambilla che di nome fa Seliano e di mestiere disegna e realizza putter (il bastone usato per imbucare, ndr) è stato chiamato da mygolfspy.com. Tre pezzi della sua Mati Putters verranno recensiti dalla bibbia mondiale dell’attrezzatura di golf.

E’ come se una trattoria di provincia venisse contattata dalla Guida Michelin o se la nostra sarta di fiducia venisse arruolata da Louis Vuitton. Con un piccolo dettaglio. Brambilla è il solo italiano chiamato da mygolfspy.com. Non l’unico nell’anno 2021 ma l’unico contattato sinora. Come lui nessuno mai.

Brambilla e la sua officina di Bernareggio (Monza) sono un orgoglio italiano. Loro sono il made in Italy che tiene altissimo un segmento della nostra manifattura artigianale. Sono Davide contro Golia. “Il primo contatto è avvenuto via email – racconta Seliano a Golfando – e ovviamente ho aderito subito. Erano i primi di novembre ma dopo qualche giorno ricevo una telefonata dall’America. Uno dei tecnici di mygolfspy.com mi chiedeva se fossi sempre dell’idea. ‘Pensi bene al dopo – mi dice – a quanto la recensione sarà pubblicata: lei sarà in grado poi di far fronte alla domanda di putters?’. Gli ho risposto che sono pronto, sono in grado di aumentare la produzione. Non posso non essere pronto davanti a un’opportunità simile”.

“The Golfer Matters”

The Golfer Matters, il golfista conta. E’ uno dei quattro capisaldi di mygolfspy.com, un sito da 20 milioni di pagine viste l’anno. Quello americano è un gruppo di lavoro composto da undici persone il cui compito è scandagliare il mondo a caccia di prodotti top destinati al mondo del golf.

Il putter Yoroi

Palline, legni, ferri, dispositivi gps, golf car, app dedicate e persino solette da infilare nelle scarpe di un golfista vengono recensite da questi addetti ai lavori. Una bella recensione ti cambia la vita. Una bella ti fa svoltare ma, tutto sommato, anche una normale ti consente di farti notare nel mondo.

“Mi sono organizzato per tempo e ho preparato i tre modelli di putter espressamente richiesti dagli americani. Ho spedito l’ultimo nato, uno Yoroi (dal nome dell’armatura di un samurai), il Manta e il Syncro. E adesso incrocio le dita. I risultati dovrebbe venire pubblicati a febbraio 2022”. I tre ferri della Mati Putters nati in Brianza se la giocano con i big e le multinazionali del settore. Mygolfspy.com recensirà i putter Scotty Cameron (quelli usati da Tiger Woods), i Bettinardi usati da Francesco Molinari per vincere il British Open nel 2018. E poi gli Odyssey, i Ping, i Taylormade e via di questo passo. Mallet e blade che siano.

Dodici ore per ogni Mati Putters

Mettendo piede nell’officina del Brambilla si percepisce la tensione per questa che non sarà solo un’avventura.“Per me è già una soddisfazione essere preso in considerazione – prosegue – perché non dimentico mai la mia dimensione. I miei pezzi sono praticamente unici, ognuno viene lavorato più volte da più mani. Un bastone richiede in media una lavorazione di circa 12 ore. Ogni anno ne vendo 150 in tutto il mondo. Il mercato migliore resta il Nord America perché il golfista Usa o canadese apprezza la customizzazione. Sono fatti su misura: il cliente sceglie loft e lunghezza del suo bastone. E, volendo, anche l’immagine da stamparci sopra. Una possibilità del genere è molto apprezzata da Stati Uniti e Canada  E poi c’è il mercato in Giappone”. Guarda caso di mygolfspy.com esiste anche una versione in lingua giapponese.

Grazie al suo store online Brambilla fa affari con due continenti ma non è ancora profeta in patria. La storia è nota ma chissà che mygolfspy.com sia la volta buona per sfondare anche in Italia…

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