Capita di rado nello sport di vedere vittorie così schiaccianti come quella ottenuta domenica a Team Usa su Team Europe. E quando accade passano alla storia. Il 19-9 emerso a Whistling Straits è uno di quelli.
Una Caporetto che fa piangere l’Europa (nel vero senso della parola) e fa impazzire di gioia gli Stati Uniti. Dal 1979 (da quando il confronto mette di fronte Usa e Vecchio Continente e non più solo la Gran Bretagna) nessuna delle due squadre era riuscita a imporsi sull’altra con un margine così ampio.
Emblematiche le facce viste in tv prima e sui social dopo nella conferenza stampa al termine dei singoli di domenica. I nostri parevano finiti sotto un tir, gli americani sembravano… alla guida di quel tir.
E non finisce qua: in un momento di euforia generalizzata in sala stampa (e a favore di telecamere) Justin Thomas ha chiesto a Koepka e DeChambeau di abbracciarsi davanti a tutti per “dimostrare che squadra unita siamo”. Brooks e Bryson, nemici da una vita in campo e non, lo hanno fatto siglando un armistizio.
Stricker: “Il Team Usa più forte di sempre”
Il tutto sotto gli occhi di uno Steve Stricker soddisfatto e sollevato dall’aver condotto in porto una missione più che possibile. “Questa è la compagine più forte della storia della Ryder Cup” ha dichiarato il capitano americano. Gioisce anche Tiger Woods, grande assente in Wisconsin ma sempre vicino tra telefonate e messaggi. “E’ stata una prestazione dominante. Non vedo l’ora di festeggiare insieme, complimenti a voi tutti”. Così su Twitter il californiano ha celebrato l’exploit.
Dustin Johnson come Francesco Molinari
Lider maximo del Dream Team senza ombra di dubbio Dustin Johnson, capace di vincere tutte e cinque le gare giocate in questa Ryder Cup. Cinque punti su cinque come Francesco Molinari nel 2018 (unico europeo) L’ultimo americano a riuscirci fu, nel 1979, Larry Nelson.
Grande appassionato di basket, ha deciso quest’anno di saltare le Olimpiadi di Tokyo per concentrarsi al meglio sulla Ryder Cup. E ora si prepara a sposare Paulina Gretzky, figlia di Wayne Douglas, leggenda della National Hockey League.
In Wisconsin Johnson s’è preso tutto. La coppa e il Nicklaus-Jacklin Award, riconoscimento da condividere con lo spagnolo Sergio Garcia (recordman per punti realizzati e incontri vinti in Ryder Cup), arrivato “per la sportività, lavoro di squadra e performance offerta”.
Da Rory McIlroy in lacrime a capitan Westwood
Sulla via di Roma 2023 il Vecchio Continente ha molta strada da fare. Per ora si lecca le ferite “Amo cosi’ tanto questo team e sono distrutto. Avrei dovuto fare di più – ha detto Rory McIlroy alle telecamere – ma resto orgoglioso di questa squadra che s’è dimostrata una famiglia”. Realista come è giusto Padraig Harrington: “Sono stati semplicemente piu’ forti e hanno meritato il successo, giocando meglio”.
Come ripartire per Roma 2023? Dei criteri di selezione abbiamo già scritto. Vox populi vorrebbe già scelto il capitano del Vecchio Continente per la prossima Ryder (la nomina è attesa nel gennaio 2022. Tutti gli indizi portano a Lee Westwood (che in Wisconsin ha raggiunto la cifra record di 47 partite giocate in Ryder Cup, eguagliando il primato di Phil Mickelson). Chissà se basterà…
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