La email: tesseramento libero, circoli di golf in perdita e tesserifici…

Ricevo e pubblico la seguente email di un lettore dalla provincia di Bologna che spazia dal tesseramento libero al bilancio di una singola famiglia. Il dibattito è aperto.

Buongiorno Sauro,

forse in passato ha già affrontato questo argomento nel blog, anche se io non sono riuscito a trovare nulla al riguardo. E’ comunque un argomento che, secondo me, resta sempre di moda: i tesserifici online.

Quest’anno ho ceduto anch’io e mi sono tesserato tramite uno dei siti che ti permettono di rinnovare la tessera Federgolf senza essere socio di un club.

Oggi sono andato a fare un 18 buche e, al momento del pagamento del green fee, il segretario del club mi ha chiesto come ero finito a tesserarmi al circolo X.  Gli ho così spiegato come e quindi il segretario se ne è uscito con un “Ah, quindi il signor Y, oltre a rompere i c…, adesso fa anche da tesserificio?”

Devo ammettere che durante il giro ho rimuginato parecchio sulla questione e sarei curioso di sapere cosa ne pensa Lei (e se mai ne farà un articolo, la “gente del web”).

 

“Io sono un golfista anomalo”

Non ho tante occasioni per andare in campo, così come le finanze non mi permettono di affiliarmi a club blasonati, che qui in zona da me comunque non mancano.

Nonostante giochi da quasi 10 anni a golf, non ho mai fatto una gara. Devo essere sincero: nonostante non mi dispiaccia girare in compagnia, ogni tanto, a volte cerco la solitudine, in campo. Mai come in quei momenti posso infatti godermi il verde, l’odore dell’erba, i suoni della natura. L’ho detto, sono un golfista anomalo.

Avevo comunque trovato la mia dimensione in un piccolo club a nove buche, vicino a casa. Sono stato socio per qualche anno, fino all’anno scorso, quando la pandemia ha portato alla luce una situazione economica non proprio felice del club. Situazione culminata nel dover versare una quota aggiuntiva nonostante la chiusura forzata del club per quasi tre mesi. Questo mi ha dato anche qualche grattacapo in famiglia, perché è stato sforato il budget previsto per il mio hobby…

 

Tesseramento libero, indietro non si torna

Ho così scoperto che, una volta diventati soci di un club, non si può più usufruire del tesseramento libero. Ecco, tutta questa premessa per arrivare a questo: ma perché la federazione ha introdotto questa regola?

Io ho fatto una scelta, decidendo di non rinnovare l’associazione. Ma cosa sarebbe successo se il club, come si vociferava potesse fare (pericolo non ancora scongiurato, comunque) avesse chiuso i battenti? In zona non ci sono altri club a cifre popolari. Tutti quei golfisti come me, che per dedicarsi al proprio sport preferito devono rinunciare a qualche spesa, come avrebbero fatto?

Ritengo che la FIG, se volesse davvero un golf per tutti, dovrebbe riconsiderare questa regola. Secondo me, uno dovrebbe essere libero di passare dal tesseramento libero all’associazione ogni volta che vuole. Magari permettendo al club che procede al tesseramento libero di ricaricare una quota (10 o 20 euro) per la gestione della pratica.

Del resto siamo italiani, fatta la legge trovato l’inganno, no? Ci si tessera online (chi sa come fare…) o si mette la sacca in garage per tre anni, purtroppo. In entrambi i casi la FIG non ha comunque raggiunto il suo scopo, qualunque sia.

Mi scuso per la lunghezza della mail, ma sono davvero curioso di sentire il parere di un esperto sulla questione…


Ciao Massimo,
oggi chi lascia il tesseramento libero per iscriversi a un circolo non può tornare sui propri passi a meno che non si tesseri del tutto per (credo) due anni. Non lo scopro certo io che i circoli (attività imprenditoriali) non vedano di buon occhio il tesseramento libero. 

Sulla prima parte della email, la differenza sta nella forma. Tu hai scritto “Io ho fatto una scelta decidendo di non rinnovare l’associazione”. Deduco il tuo club fosse un’Associazione Sportiva e non una Società. Nel primo caso a fine anno gli associati sarebbero tenuti a ripianare eventuali perdite in base alla quota versata, nel secondo si paga un abbonamento senza nessun vincolo legato al bilancio. 

Spero di essere stato chiaro.

La email – Il golf non si svenda

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6 risposte a “La email: tesseramento libero, circoli di golf in perdita e tesserifici…

  1. Il tesseramento libero non piace proprio ai circoli che contrattarono , quando fu istituito, questa formula strana che di fatto permette l’accesso ai neofiti e a chi riprende dopo aver lasciato.
    È ovvio il motivo per cui avversano un TL all’americana (tessera USGA a pochi dollari, anche senza circolo), perderebbero una delle maggiori entrate!
    Perché la FIG non lo fa d’imperio? Perché Presidente è tutto il board sono eletti dai presidenti dei circoli.
    Tutto quadra

  2. Personalmente credo che innanzitutto ognuno debba avere la possibilità di scegliere la formula che preferisce e che può fare, anche economicamente.
    Questi tessirifici in ogni caso hanno visto lungo e si sono dati da fare per organizzare e creare circuiti divertenti rispetto al dormire che hanno fatto e che fanno molti circoli.
    Questo ha portato a fare divertire più i giocatori e dato la possibilità di fare conoscere campi diversi a tutti.
    Io sono iscritto in un circolo ma anche a tutti questi circuiti/tesserifici e molto probabilmente l’anno prossimo farò solo questi , molto più divertenti ed organizzati con stimoli maggiori che è quanto ha bisogno il golf oggi in Italia.

  3. Buon giorno ,ho letto sul sito di un circolo di golf, in provincia di Torino. I tesserati con i tesserifici dovevano pagare un supplemento di 10€ al green fee, per rispetto hai manutentori del campo,e dei soci che pagano la cifra intera . Vorrei sapere se possono farlo. Grazie

  4. Nella maggior parte dei circoli non viene effettuato il tesseramento libero. Non solo ma la federazione mi ha detto che avendo avuto l’ultimo tesseramento nel 2020 devo aspettare 3 anni per nuova tessera
    Complimenti per l’iniziativa che si dimostra una buffonata e poi la federazione vorrebbe incentivare il golf.siete proprio sulla buona strada.

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