Portorico, “giocatore di golf” spara al cane che gli sposta la pallina

Il frontespizio del verbale della polizia di Portorico

Il frontespizio del verbale della polizia di Portorico

L’essere umano troppe volte dimentica di essere umano. Lo scopriamo ogni giorno e per fortuna ogni giorno ci indigniamo ancora. A Portorico un “giocatore di golf” ha sparato e ucciso un cane in campo. Il golf non c’entra, il golf è diverso. Follia e cattiveria sono esplose lungo un fairway (ed è per questo che ne scriviamo) ma avrebbero potuto tracimare ovunque, dalla strada al bar.

Purtroppo l’ennesima dimostrazione della disumanità si è avuta sabato scorso alla buca 17 del Wyndham Grand Rio Mar Golf & Beach dove un uomo è stato arrestato per aver ucciso un cane. Perché lo ha fatto? Secondo testimoni e il rapporto della polizia, l’uomo ha sparato perché l’animale gli aveva spostato la pallina per giocarci. Stando al diretto interessato invece il cane stava per scagliarsi contro di lui che, spaventatosi, avrebbe reagito nel peggiore dei modi possibili. A supportare questa seconda ricostruzione non ci sarebbe testimoni.

 

In campo con una pistola?

La storiaccia riempie le pagine dei giornali locali suscitando indignazione generale e rabbia. Protagonista è un imprenditore (non me la sento nemmeno di nominarlo) nato a Mumbai nel 1960 e trasferitosi a New York nove anni dopo. Da diversi anni si è stabilito a Portorico per godere di una serie di sgravi fiscali.

Sabato 8 maggio stava girando sul percorso dell’hotel di Rio Grande con tre amici quando, alla buca 17, ha sicuramente perso la testa. Chi c’era ha raccontato di aver visto il cane spuntare all’improvviso lungo il percorso, afferrare una pallina in fairway e iniziare a giocarci. In un raptus il “golfista” quindi avrebbe estratto la pistola e sparato due colpi. Quindi si sarebbe avvicinato alla pallina, l’avrebbe giocata per poi finire l’animale agonizzante. Il cane era una vecchia conoscenza dello staff del circolo, uno di quelli che teneva lontane le iguane.

A dare l’allarme e chiamare la polizia alcuni golfisti spaventati dal rumore dei colpi esplosi. Proprio la pistola è forse l’unico punto oscuro della vicenda. Resta da capire infatti perché un “giocatore di golf” giri armato in un resort. Titolare di regolare porto d’armi, l’uomo ha usato una Glock 26 nove millimetri, subito sequestrata dalla polizia.

“Puntava dritto verso me”

La versione dell’arrestato è completamente opposta a quanto verbalizzato. David Begnaud, corrispondente della Cbs News, ha diffuso su Twitter un messaggio whatsapp attribuito all’arrestato. Il 61enne non nega l’evidenza ma sostiene di averlo fatto per legittima difesa. “Quel cane non aveva spostato la mia pallina bensì quella di un mio compagno di team. Poi si è messo a correre verso di me, puntando dritto il mio golf car. Mi sono spaventato, non avrei fatto in tempo a fuggire e ho sparato quando era vicinissimo”.

In attesa della prima udienza fissata per il 19 maggio, l’uomo è stato scarcerato dietro il pagamento di una cauzione da 60mila dollari. Dovrà portare il braccialetto elettronico. Ritirati passaporto e patente. Contestato il reato di crudeltà contro gli animali.

PS – Siccome ne basta uno di essere disumano, verranno rimossi commenti che istigano alla violenza e/o alla vendetta.

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