Lo scorso weekend Tiger Woods ha realizzato il suo sogno. Forse il più grande, addirittura superiore al desiderio di tornare a vincere ad Augusta. Ad Orlando Tiger ha appena finito di giocare la prima vera gara in coppia con Charlie Woods, il figlio di 11 anni. Si avvera così il desiderio espresso proprio nel momento professionalmente più buio.
Qualche anno fa il campione (che il 30 dicembre compirà 45 anni) aveva parlato del rapporto con i figli Sam Alexis e Charlie Axel, confidando la sua preoccupazione. Con la sincerità tipica della loro età Charlie e Sam scherzavano sul lavoro del padre definendolo Youtube golfer. Loro due non lo avevano visto in campo dal vivo o in diretta tv. Per Alexis e Charlie il più grande giocatore dell’era moderna era quello confinato in uno schermo di un tablet o di uno smartphone o della consolle.
Le date
Sam Alexis è nata il 18 giugno 2007, ventiquattr’ore dopo il secondo posto del padre allo US Open. Charlie Axel è venuto al mondo invece l’8 febbraio 2009, una manciata di mesi prima della svolta nella vita di Tiger Woods . Nel novembre di quell’anno avvenne quell’incidente in auto con la moglie Elin Nordgreen che scoperchiò la sua dipendenza dal sesso.
Ne seguì l’annunciato ritiro e lo scontato rientro: Tiger vinse otto gare tra l’aprile 2012 e l’agosto 2013. Quindi il lunghissimo blackout per una schiena che non voleva saperne di reggere il ritmo del suo swing. Il calvario sembrava non avere fine: dal 2014 ad inizio 2019 Tiger Woods ha giocato solo 18 gare sul PGA Tour. La prima vittoria – una volta sistemata la schiena – è arrivata nel Tour Championship del settembre 2018. L’apoteosi della rinascita ad Augusta 2019 quando la primogenita aveva 12 anni e il piccolo 10.
Charlie e Tiger Woods gemelli diversi
Adesso simbolicamente Big Cat è uscito del tutto dal monitor per giocare in carne ed ossa in coppia con Charlie. Lo ha fatto al PNC Championship di Orlando, gara a coppie su 36 buche a cui partecipano venti big in team con un parente.
Charlie e Tiger Woods sembrano gemelli diversi con il primo che ha imparato presto come muoversi in campo, dal togliersi il guantino al riporre il taccuino delle distanze nella tasca posteriore sinistra. E Charlie si è preso il primo record della sua non ancora iniziata carriera golfistica: è il più piccolo iscritto di sempre al PNC Championship.
I media peccano di fantasia quando parlano di Charlie Woods come di un predestinato e di un talento dopo averlo visto in campo al Ritz-Carlton Golf Club , in Florida.
La gara
I risultati lasciano il tempo che trovano. Nel primo giro i Woods hanno chiuso al sesto posto con 62 colpi (-10, un eagle nove birdie, un bogey) nella graduatoria guidata con 58 da Matt Kuchar e il figlio Cameron. La perla del sabato è stata alla buca 3, un par 5, quando Charlie ha marcato un eagle. “Mi ha reso orgoglioso” ha detto papà Tiger.
Alla fine però però ha vinto il team guidato da Justin Thomas (numero 3 del ranking mondiale) in coppia col papà-allenatore Mike, grazie a un giro finale show chiuso in 57 (-15) su un totale di 119 colpi (-25). Seconda l’accoppiata composta dal figiano Vijay Singh e dal figlio, secondi con 120 (-24). Charlie e Tiger hanno finito in settimana posizione (124, -20).
I due Woods insieme hanno giocato, per vincere non c’è fretta.
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