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US Open 2020, vince Bryson DeChambeau, ossia Golf Hulk

(lunedì 21 settembre) – Prima vittoria in un Major per il 27enne americano Bryson DeChambeau, che si è imposto nello US Open 2020 sul green dello Winged Foot, a Mamaroneck, nello Stato di New York. Al secondo posto l’altro statunitense Matthew Wolff. Paratore chiude 31esimo.

MAMARONECK Bryson DeChambeau si gode il meritato trofeo per lo Us Open 2020 (foto Jamie Squire/Getty Images/AFP).

Unico giocatore a finire il quarto giro sotto par, DeChambeau ha dato prova di potenza e classe rimontando i due colpi che in partenza doveva alla matricola Matthew Wolff. Un gioco quello di Bryson DeChambeau che definire muscolare è forse riduttivo. Come sapete, l’americano ha utilizzato il periodo di lockdown per metter su circa dieci chili. Bryson DeChambeau è di fatto un altro giocatore rispetto a quello di inizio 2020 e la massa muscolare lo ha sicuramente aiutato a fare il vuoto a Winged Foot. Alla fine Mad Scientist ha vinto il primo Major in carriera e il suo soprannome perfetto è davvero Golf Hulk

DeChambeau ha chiuso lo Us Open a -6, infliggendo ben sei colpi di distacco alla favola del moving day, ossia il debuttante Matthew Wolff. Terzo classificato il sudafricano Louis Oosthuizen (+2). Tra i primi dodici ben giocatori statunitensi.

Buona gara per Renato Paratore, unico italiano in gara a New York. Il giovane romano è finito in 31esima posizione (+12).


Us Open 2020, la terza giornata

(domenica 20 settembre) – Una gran bella sorpresa nel moving day dello US Open 2020: in testa c’è il debuttante Matthew Wolff. L’americano, con un parziale di 65 colpi (-5), ha un doppio vantaggio su DeChambeau. Renato Paratore sogna la top 20: ad oggi è 27esimo. Reed scende dal primo all’undicesimo posto.

MAMARONECK Matthew Wolff verso il green della buca 14 nel terzo giro a Winged Foot (foto di Gregory Shamus/Getty Images/AFP)

La favola di Matthew Wolff

A 21 anni e 5 mesi il talento di Simy Valley (California) ha la possibilità di diventare il primo giocatore, dal 1913, a vincere questo Major al debutto assoluto. L’ultimo a riuscirci fu l’allora dilettante Francis Ouimet, con la sua storia trasformatasi (nel 2005) in un film, “Il più bel gioco della mia vita“. In caso di exploit Wolff si affermerebbe come il più giovane vincitore dello US Open, dai tempi di Bobby Jones (correva l’anno 1923). “Sento di potercela fare – dice – e darò tutto me stesso per riuscirci”

Wolff, che nel luglio 2019 ha colto la prima impresa della sua carriera sul PGA Tour al 3M Open, dovrà fare i conti anche e soprattutto con Bryson DeChambeau, numero 9 mondiale. Un de’ja’ vu, con Wolff che 14 mesi fa a Blaine (Minnesota) riuscì a superare al fotofinish la concorrenza di DeChambeau e Collin Morikawa (uscito al taglio a Mamaroneck), vincitore quest’ultimo del PGA Championship, primo Major del 2020.

Gli altri

Chance per il titolo anche per il sudafricano Louis Oosthuizen, terzo con 209 (-1). Possibilità pure per il giapponese Hideki Matsuyama e gli americani Xander Schauffele (settimo nel world ranking) e Harris English, tutti 4/i con 210 (par).

E’ chiamato invece all’impresa Rory McIlroy, settimo (+1). Passo falso per Patrick Reed, scivolato (+3) in undicesima posizione per un parziale disastroso chiuso in 77 (+7). Fuori dal giro che conta Justin Thomas (+4) e Dustin Johnson (+5)

Il sogno di Renato

Perde terreno Paratore, da 22/o a 27/o (216, +6). Unico azzurro in gara, il 23enne capitolino ha fin qui ben figurato a Mamaroneck dove insegue un piazzamento di prestigio. Paratore precede in classifica lo spagnolo Jon Rahm (secondo nell’ordine di merito mondiale), solo 31/o (217, +7)


Us Open 2020, la seconda giornata

(sabato 19 settembre) – Seconda giornata molto difficile allo US Open 2020: un vento tra le 10 e le 15 miglia orarie ha consentito di finire sotto par a tre soli tre giocatori. Nuovo leader Patrick Reed (-4). Renato Paratore passa il taglio (+3), fuori Tiger Woods e il campione uscente Woodland.

MAMARONECK Patrick Reed sulla buca 9 nel secondo giro dello US Open 2020 (foto di Jamie Squire/Getty Images/AFP).

A Patrick Reed è bastato un giro in 70 colpi (il par del campo) per prendersi la leadership con 136 (66 70). Ha capitalizzato un parziale di 68 (-2), miglior score del turno, Bryson DeChambeau, passato da 14esimo a secondo con 137 (-3). Gli altri due sotto par sono stati Hideki Matsuyama (da 33esimo a settimo con 140) e Bubba Watson (da 57esimo a 12esimo, +1).

Renato Paratore con una tonica prova ha recuperato undici posizioni salendo dal 33esimo al 22esimo posto con 143 colpi (71 72). Con lui Dustin Johnson e Rory McIlroy.

Fuori Tiger, Woodland, Spieth, Rose…

Ha perso la prima piazza Justin Thomas, ora terzo con 138 (-2) insieme a Rafa Cabrera Bello e ad Harris English.

Tiger Woods (150, +10 dopo un 77, +7) non ha superato il taglio caduto a +6 per la terza volta negli ultimi quattro US Open a cui ha preso parte. Stessa sorte per Tommy Fleetwood e Gary Woodland, che difendeva il titolo (+8), Justin Rose, Phil Mickelson (+13), Jordan Spieth (+14) e per Sergio Garcia (+15).

In alta classifica Jason Kokrak è sesto (-1), Xander Schauffele, Matthew Wolff, Brendon Todd e Thomas Pieters, che affiancano Matsuyama, e Jon Rahm, .

Patrick Reed, che ha colto appena dieci fairway in due giri (evento che non si verificava per un leader o co-leader dell’US Open dal 1983), ha segnato cinque birdie e cinque bogey.

Renato Paratore ha iniziato con due bogey, ma ha subito reagito con tre birdie nelle successive cinque buche e ha chiuso in par la prima parte del tracciato con il terzo bogey alla nona. Nel rientro ha ceduto due colpi al campo (un birdie, tre bogey) per un 72 (+2) che ha comunque dato una buona resa.


Us Open 2020, la prima giornata

Primo verdetto da Winged Foot: anche lo US Open 2020 resta stregato per Phil Mickelson. Dopo 18 buche Lefty è penultimo a +9, con forte rischio di essere tagliato. In vetta c’è Justin Thomas, con 65 colpi (-5) colpi. Renato Paratore è 33esimo (+1).

MAMARONECK Renato Paratore alla buca 12 di Winged Foot (foto Jamie Squire/Getty Images/AFP).

Sul percorso di Mamaroneck (New York) Thomas ha chiuso con il punteggio più basso per il torneo su questo tracciato e il suo personale primato nel giro d’apertura in un Major.

All’altezza della situazione il belga Thomas Pieters e gli americani Patrick Reed (-4 con una hole-in-one) e Matthew Wolff. Quindi Rory McIlory (-3) con Louis Oosthuizen e Lee Westwood. Hanno tenuto Jon Rahm, Bryson DeChambeau, Rickie Fowler e Tony Finau, 14esimi con 69 (-1).

I bocciati

MAMARONECK Justin Thomas e Tiger Woods sulla buca 2 (foto di Gregory Shamus/Getty Images/AFP).

Molto male Tiger Woods, Justin Rose, Dustin Johnson e Jordan Spieth, 71esimi con 73 (+3) e già costretti al miracolo per rimettersi in carreggiata. Peggio ancora il campione uscente Gary Woodland, 92esimo con 74 (+4). Come detto, subito in fumo il sogno di Phil Mickelson di vincere questa gara (sei volte secondo) e completare il Grand Slam. “Ho giocato malissimo. Non so davvero cosa altro dire, e’ stata una giornata deludente”.

Lo Us Open 2020 di Paratore

Partito dalla buca 10 Renato Paratore (+1) per la seconda volta ai nastri dell’US Open dove lo scorso anno uscì dopo 36 buche, ha iniziato con un birdie, ma ha trovato poco dopo due bogey perdendo un colpo che poi non è riuscito a recuperare nel rientro (due birdie, due bogey).

Due “buche in uno”

Due “hole in one” nel primo giro che portano a 47 quelle segnate complessivamente nella gara. Entrambe le prodezze alla buca 7, par 3 di 165 yards. Patrick Reed, che ha usato un ferro 9, ha poi aggiunto all’ace quattro birdie e un doppio bogey. L’altra è stata messa a segno da Will Zalatoris che ha chiuso in par, completando lo score con tre birdie e cinque bogey.

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