Henrik Stenson: “Meglio una Ryder Cup senza pubblico che un rinvio”

A Henrik Stenson la Ryder Cup va bene anche senza pubblico. E’ una voce fuori dal coro quella dello svedese che non vede di buon occhio un eventuale rinvio della sfida del prossimo settembre.

Henrik Stenson (foto Ross Kinnaird/Getty Images/AFP)

Henrik Stenson (foto Ross Kinnaird/Getty Images/AFP)

“Preferirei una Ryder Cup a porte chiuse – ha detto – piuttosto che non giocarla. Per l’atmosfera e le sensazioni sarebbe certamente qualcosa di inimmaginabile ma se questa fosse l’unica possibilita’, con l’opzione di un rinvio al 2021 non percorribile, non avrei dubbi”.

Il vicecampione olimpico ai Giochi di Rio 2016 e tra i protagonisti della vittoria a Parigi 2018, pur ammettendo che l’ipotesi di disputare un evento sarebbe a dir poco insolito, se non ci fossero altre soluzioni preferirebbe senza dubbio che andasse in scena.

Il problema delle qualifiche

A tenere banco è anche il problema legato alle qualificazioni, compromesse. Il calendario di tutti i circuiti mondiali è stato infatti completamente stravolto dalla pandemia. “Abbiamo giocato solo un terzo dei tornei – dice Henrik Stenson – e la ripartenza del ranking mondiale maschile in concomitanza con il via al PGA Tour (previsto per venerdì prossimo in Texas, col Charles Schwab Challenge), non agevola il percorso dei giocatori europei”. Lo European Tour partirà solo  a luglio“.

Al contrario di molti colleghi, da Rory McIlroy a Brooks Koepka passando anche per Tommy Fleetwood e Jim Furyk, Henrik Stenson va controcorrente. “Meglio una Ryder a porte chiuse piuttosto che non giocarla”.

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