Si torna a parlare di Tiger Woods. Dell’uomo-Tiger, non dell’ex numero uno al mondo del golf mondiale. Il 41enne ha annunciato urbi et orbi di non farcela a gestire da solo questo difficile momento della sua vita. Ha chiesto aiuto per i farmaci e, probabilmente, quell’aiuto corrisponde al ricovero in una struttura rehab.
Lui stesso ha scritto di aver chiesto “aiuto professionale” per gestire l’uso dei farmaci per alleviare il dolore alla schiena. Non solo: da curare ora c’è anche l’insonnia. Il 29 maggio scorso Woods era stato fermato in Florida alla guida in stato di alterazione. Tiger Woods era risultato negativo al test per l’alcol. Il giocatore si era giustificato dicendo di aver avuto una reazione inaspettata in seguito all’uso di svariati farmaci. “Attualmente sto ricevendo un aiuto professionale per gestire le modalità dell’utilizzo dei miei farmaci contro l’insonnia e il mal di schiena” ha scritto su Twitter. “Voglio ringraziare tutti per il loro incredibile sostegno e comprensione, in particolare, i tifosi e i giocatori del Tour”, ha aggiunto.
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Il linguaggio è volutamente criptico ma l’aiuto professionale potrebbe essere il ricovero in rehab al Jupiter Medical Center (Florida). L’obiettivo è un trattamento contro la dipendenza da anti-dolorifico. Come noto, alla base di questa scelta ci sarebbe l’accordo di divorzio firmato nel 2010 con la moglie Elin Nordgreen. Il patto prevede la perdita progressiva della possibilità di vedere e stare con i figli Sam Alexis e Charlie Axel qualora scoppiasse un altro scandalo.
La sua udienza è stata spostata di un mese circa. Il 9 agosto dovrà rispondere davanti al tribunale di Palm Beach alle accuse rivoltegli in merito a quel 29 maggio.
Ad oggi Tiger Woods è il numero 945 del World Ranking. E nonostante tutto è ancora uno dei giocatori di golf più pagati.
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