Usa, tra moglie e marito spunta un giudice: niente gare di golf alla loro figlia di 10 anni

Alla prossima, strana, sentenza pronunciata in un’aula di giustizia italiana ricordiamoci anche degli Stati Uniti. In una causa tra due ex coniugi per la custodia della figlia, un giudice della Virginia ha vietato per un anno le gare di golf a una bimba di dieci anni. Le ha imposto di non giocare più di cinque ore a settimana in compagnia del padre. E dire che giocare a golf le riusciva molto bene, viste e considerate le 23 gare vinte in due anni.

Il magistrato ha optato quindi per l’affidamento esclusivo della minore alla madre. Non conosciamo le carte e lungi da noi pensare che il giudice sia stato colto da un colpo di sole. Il giudice avrà fatto la sua scelta tenendo presente molteplici aspetti del caso. Il padre, ad esempio, pare non essere uno stinco di santo con rapporti ravvicinati con la giustizia americana. Premesso questo e lasciando in disparte i risultati agonistici, resta il dubbio: perché inibire lo sport a una ragazzina? Senza farla gareggiare per dodici mesi la si tutela (ma non si capisce da cosa) o la si punisce?

La sentenza arriva da Jeanette Irby, giudice della Loundon County in Virginia. La Irby è stata chiamata a scrivere il the end a sette anni di diatribe giudiziarie tra Michael Vechery e l’ex moglie Florence Cottet-Moine. Come detto l’ha spuntata la donna ma lascia perplessi una delle condizioni messe nero su bianco in calce alla decisione. Alla ragazzina non deve essere permesso di giocare a livello competitivo per un anno. Il concetto di competitivo è alquanto strano e comprende il divieto di gareggiare ma anche quello di prendere lezioni da qualsiasi maestro professionista (come avvenuto finora). Solo suo padre (agente immobiliare e maestro part-time) può starle vicino in campo, sempre con paletti ben precisi. Con lui può fare un solo giro di 18 buche a settimana o comunque 5 ore al massimo in campo pratica.

“Credono che mia figlia stia in campo cinque o sei ore al giorno ma non è così” ha detto il padre ai microfoni dell’Abc, chiedendo giustizia. Accanto a lui si è schierato George Danielson, membro della PGA che ha parlato definito quello della bambina un “talento naturale notevole per l’età”.

“Le ho regalato la prima sacca a tre anni – ricorda ancora il padre – e farò appello. Non capisco perché il golf: lei pratica anche altri sport e perché toglierle proprio questo di sport?” (S.L. – @Sauro71)

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