Tutta in salita la strada della nascente Premier Golf League: il progetto milionario sinora ha raccolto solo una lunga serie di “no grazie”. Ultimo, in ordine di tempo, quello di Francesco Molinari.
Che cosa sarà la Premier Golf League è abbastanza chiaro a tutti. Si tratta di un nuovo circuito professionistico riservato a soli 48 giocatori con un numero ristretto di gare in una stagione (18) e un montepremi da 10 milioni di dollari. Niente taglio, in campo dal venerdì alla domenica e nessuna possibilità, per chi vi aderisce, di proseguire a giocare su PGA Tour ed European Tour. Ad organizzarlo è la società inglese World Cup Golf (WGC) ma i soldi arrivano dall’Arabia Saudita. Il via previsto per il 2022.
Il primo ad uscire allo scoperto è stato Rory McIlroy, numero uno al mondo. A seguire, nel giro di poche settimane, hanno ufficialmente declinato la proposta il numero due e il numero tre del ranking mondiale. Jon Rahm e Brooks Koepka hanno scelto di continuare a giocare sul circuito americano. “Giocherò sul PGA perché sono ancora giovane e spero di avere una lunga carriera davanti” ha detto lo spagnolo che poi ha aggiunto: “Questo circuito non ci ha mai fatto mancare nulla”.
Praticamente lo stesso concetto ribadito dal bombardiere Koepka: “Io sono out dalla Premier Golf League. Scelgo il PGA anche perché proprio non riesco a immaginare tornei di questo sport con soli 48 giocatori”.
Premier Golf League, anche Molinari non ci sta
Quindi il passo indietro annunciato dal nostro Francesco Molinari: ” Non sono stato avvicinato di persona dagli organizzatori – ha dichiarato all’agenzia di stampa Ansa – ma sono d’accordo con McIlroy, Rahm e Brooks Koepka. In questo progetto ci sono difetti che lo rendono difficilmente attuabile. Non avrebbe senso abbandonare ora due realtà come l’European Tour e il PGA Tour”. Chicco è una voce ascoltata nel mondo del golf internazionale.
Dietro a tutte queste prese di posizione, oltre all’aut aut dei due circuiti pro oggi esistenti, anche un rilancio da parte del PGA in fatto di montepremi e ricavi: coronavirus permettendo, i prossimi tornei saranno ancora più ricchi.
Ufficiosamente interessato al progetto della PGL ad oggi c’è il solo Phil Mickelson.
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