La stampa americana celebra Virginia Elena Carta. La rivista Golfweek la chiama già la “diva”. Strani questi americani: per come la conosco io Virginia è la persona più lontana da quella definizione…
Il motivo di tanta ammirazione arriva dal campo: l’azzurra ha trascinato la Duke University (North Carolina) al settimo successo NCAA della sua storia. Si tratta del più importante evento statunitense a livello di college. Un’affermazione di squadra al suo ultimo anno di studi in America: l’italiana chiude nello stesso modo in cui aveva iniziato la sua esperienza di studio oltreoceano, ossia vincendo. Tre anni fa Carta aveva trionfato a livello personale, aggiudicandosi da matricola il NCAA Womens Medal Championship (eguagliando il record di una certa Annika Sorenstam).
Virginia Elena Carta, una leader
La vittoria di squadra oggi ha un sapore diverso. L’affermazione è arrivata a Fayetteville, nello Stato dell’Arkansas, grazie al 3-2 sulle ragazze della Wake Farest (tra loro anche l’altra italiana Letizia Bagnoli). “E’ una vittoria speciale – le parole e la gioia dell’azzurra – di gruppo, da condividere con questa squadra fantastica”.
Per l’atleta nata a Milano e tesserata per la Montecchia dopo anni passati al Golf Club Udine, ancora una gioia quindi. Come se non bastasse a far inorgoglire anche di più la nostra connazionale sono le parole del capo allenatore della squadra femminile di golf di Duke. “Carta è una leader premurosa e brava – spiega Dan Brooks – capace di fare da collante per il gruppo. Lo fa non nel modo classico, non si alza davanti a tutte per tenere un discorso motivazionale. Lo fa a modo suo, nelle piccole interazioni, anche in quelle divertenti. Piccole cose che fanno la differenza”.
Ps – nel curriculum di Virginia anche la partecipazione al primo Augusta Masters femminile.
Virginia Elena Carta: ecco la mia giornata tra golf e studio alla Duke University
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