Gioco lento, il tweet di Dodo Molinari scuote il golf

Con un tweet un italiano dà uno scossone al mondo del golf. Dodo Molinari denuncia via social il gioco lento sullo European Tour e scatena un putiferio. L’hashtag #stopslowplay è finito in tutti gli account di appassionati e addetti ai lavori. E ognuno ha detto la sua.

Edoardo Molinari

Edoardo Molinari


Andiamo con ordine. In Marocco per giocare il Trophee Hassan II, Molinari venerdì ha twittato la sua frustrazione per quanto visto in campo.

“Cinque ore e trenta minuti per giocare diciotto buche su un campo senza troppe difficoltà è un tempo davvero troppo lungo ed esagerato. E’ ora che il golf professionistico faccia qualcosa di serio per combattere il gioco lento”.

Proviamo a fare mente locale: quanto ci mettiamo noi comuni mortali a giocare 18 buche ? Magari anche sei ore o più ma noi, appunto, siamo comuni mortali. Siamo dilettanti che non conoscono il percorso nei dettagli, i nostri colpi non sono precisi e perdiamo tempo per cercare le palline in rough alti o in posizioni completamente sballate.

Un professionista invece conosce bene o benissimo il percorso (ci ha già giocato o lo ha provato il mercoledì prima della gara). I suoi tee shot sono corti o lunghi ma non vanno troppo a destra o troppo a sinistra. Le palline non si perdono e non c’è bisogno di tornare sul tee di partenza per rigiocarle. Insomma, tutta un’altra storia.

Il tam tam e la promessa mantenuta

Il tweet di Dodo Molinari ha fatto colpo, cominciando subito a girare con insistenza sui social. Lui ha rilanciato, promettendo di pubblicare l’elenco dei giocatori richiamati per gioco lento dallo European Tour in caso di mille retweet. La Rete non ha perso l’occasione per accettare la sfida e a Dodo non è rimasto altro che mantenere quanto promesso.

Si tratta di una lista di 150 golfisti che hanno giocato quest’anno almeno una gara sullo European Tour. Per ognuno di loro ci sono il numero di richiami e di multe comminate. Le sanzioni si contano sulle dita di una mano: tremila euro ad Adrian Otaegui, Erik Van Rooyen e Louis Oosthuizen. Nessuno ha ricevuto colpi di penalità. Lla blacklist è ricca di nomi di primo piano, da Tiger Woods a Francesco Molinari stesso, richiamato una volta sola. Allo stesso tempo ci sono i nomi di Rahm, Reed, DeChambeau, Langer, Jimenez e molti altri.

Gioco lento, avvisati giocatori e arbitri

Con chi ce l’ha Molinari? Di sicuro a sentirsi tirare le orecchie dovranno essere i suoi colleghi che sembrano fregarsene delle regole. Secondo l’aggiornamento entrato in vigore il primo gennaio 2019 ogni giocatore ha 40 secondi di tempo per eseguire il colpo. Poi scattano avvertimenti e sanzioni.

Già, proprio su avvertimenti e sanzioni punta Dodo, in particolare a chi vigilare sul timing e sulle multe, ossia gli arbitri sparsi sul percorso. I casi sono due: o gli arbitri sono numericamente troppo pochi e non riescono a controllare tutto e tutti oppure sono di manica larga e non intervengono su tutto e tutti.

(foto Kevin C. Cox/Getty Images/AFP).

Ovvio che un elenco simile non passi inosservato nel mondo del golf. Si tratta di informazioni riservate, comunicazioni tra European Tour e giocatori. Secondo quanto ricostruito, queste liste vengono esposte ad ogni gara dell’European Tour in zone della clubhouse dove l’accesso è consentito solo ai giocatori. In pratica è una bacheca interna ad uso e consumo di chi gioca sul Tour. Molinari, ora, ha portato tutto il mondo in quell’area riservata. E quasi in segno di sfida ha annunciato che ripeterà lo stesso tweet non appena l’elenco verrà aggiornato, ossia a giugno 2019.  

G. Mac: “Molinari? Un po’ frustrato”

L’eco delle polemiche è rimbalzato negli Stati Uniti. Graeme McDowell, impegnato nello Zurich Classic, ha risposto subito all’azzurro: “Molinari è un bravo ragazzo, ma penso che sia un po’ frustrato dalla situazione. Mi chiedo: ‘venti minuti in più o in meno, possono davvero cambiare le cose?’. Non credo”.

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