Ospite illustre al Golf Club Livorno: nel percorso toscano ha fatto infatti visita Giovanni Malagò. Il presidente del Coni ha visto di persona il campo realizzato nel progetto 50 Ryder Compact Biogolf: “E’ un impianto sorprendente, per come è stato realizzato, e per dove è stato realizzato”.
Da Malagò sono arrivati i “complimenti a chi ha investito perché si riqualifica quest’area e si offre una possibilità, oltre a questa magnifica disciplina che è il golf, di dare un’immagine, direi anche una visione, a questo luogo e all’intera città. Lo apprezzo
moltissimo”.
Il Golf Club Livorno rientra nelle iniziative di inclusione sociale che Federgolf ha lanciato in vista della Ryder Cup 2022. Si tratta di un campo realizzato a due passi dal mare tra i quartieri residenziali di Ardenza e Banditella. E’ uno dei primi esempi di una struttura golfistica che sorge su un’area inutilizzata. “Ho sempre detto che piuttosto che portare la gente al golf bisogna portare il golf alla gente e in questa occasione l’abbiamo fatto”, ha sottolineato Franco Chimenti, che ha accompagnato Malagò nella visita insieme con il direttore generale del Progetto Ryder Cup 2022, Gian Paolo Montali.
Chimenti: il Golf Club Livorno fa bene allo sport
“E’ il primo capitolo di una inversione di tendenza nel golf italiano. Questo rappresenta un campo pubblico – ha aggiunto Chimenti -. Finalmente in centro di una città, della città di Livorno. Vedere questo spazio dedicato al golf fa molto bene allo sport e sfata idea che si una attività d’elite”.
A Golf Club Livorno il presidente è Andrea Scapuzzi, numero uno anche del Comitato Fig Toscana. “Il circolo è nato tre anni fa per una collaborazione tra Fig, il Comune e un gruppo di investitori che ha avuto appoggio dal Credito Sportivo. Posso dire che si tratta di una scommessa vinta – ha spiegato -. Siamo circa 200 soci e dopo tre anni la struttura ha già raggiunto l’80% del progetto iniziale”.
Gli altri impianti
Con il Progetto “50 Ryder Compact Biogolf”, Federgolf – in collaborazione con Credito Sportivo, Legambiente, FederParchi,
Fondazione Univerde e Golf Environment Organization (Geo) – intende realizzare strutture golfistiche multifunzionali ad
impatto ambientale basso o nullo in aree urbane abbandonate. I primi esempi in Italia, a parte Livorno, sono il Torrenova Golf Club
di Porto Potenza Picena (Macerata), il Gc Le Miniere di Cavriglia (Arezzo). A questi vanno aggiunti il progetto di Roma
(Parco dell’Inviolatella Borghese), Latina e la trasformazione da campo pratica a 9 buche del Golf Club Agrigolf di Civitanova
Marche (Macerata).
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