Regole del golf: un colpo di vento e una foglia secca costano una stagione a Matt Southgate

Giocare a golf non è per nulla semplice. Giocare diventa quasi impossibile se di mezzo spunta madre natura che mette lo zampino nelle regole del golf. Così chiudere una buca in par da pochi centimetri può diventare un’impresa. Oppure un incubo, come è accaduto a Matthew Southgate domenica scorsa sul Web.com Tour in Ohio.

Regole del golf

BEACHWOOD Matthew Southgate sul tee shot della buca 5 durante il primo giro DAP Championship in Ohio (Foto Afp)

Southgate è un professionista inglese dello European Tour che sta cercando di conquistare la carta per giocare la prossima stagione sul PGA Tour, il principale circuito al mondo. Lontano dai fairways, Matt non ha avuto una vita fortunata: nel 2015 gli fu diagnosticato un tumore ai testicoli. Quell’anno fu operato e già a fine stagione rientrò in gara con le Qualifyng School.

Oggi il 29enne si è lasciato tutto alle spalle. Oggi Southgate avrebbe potuto avere già in tasca la carta 2018 per il PGA se, alla buca 15 del Canterbury Golf Club, a Beachwood, non si fosse alzato il vento al momento sbagliato.

In Ohio l’inglese stava giocando il quarto giro del 2017 DAP Championship, terza delle quattro gare finali del Web.com Tour (una sorta di FedEx Cup). Sulla 15 (par 4) Matt era arrivato in due colpi, pregustando il birdie. Sicuro di sé ha colpito la pallina col putter. La traiettoria sembrava quella giusta ma tra la pallina e la buca si è intromessa una foglia secca. Proprio nei pochi secondi necessari alla pallina per rotolare in buca, al Canterbury si è alzata una folata di vento che ha spostato una foglia rinsecchita e adagiata sul green. Dov’è andata a sbattere “violentemente” la foglia? Proprio sulla pallina in movimento. Risultato: la pallina ha cambiato traiettoria e non è finita in buca, Southgate ha alzato gli occhi al cielo, salutando il birdie. 

Per l’inglese però è stato l’inizio della fine. In trance agonistica, Southgate si è avvicinato alla pallina nel punto dove la foglia l’aveva deviata e l’ha colpita, imbucando. Quindi ha segnato il 4 sullo score alla buca 15 ed è passato oltre. Dimenticandosi le regole del golf.

Le regole del golf: due punti per la 19.1

Peccato che “oltre” ci siano stati quattro colpi di penalità. Due sono stati inflitti per aver violato la regola 19.1 ossia quella della “pallina colpita da un agente estraneo”. I giudici americani hanno considerato la foglia come agente estraneo

La norma recita che:

“Se una palla in movimento è accidentalmente deviata o fermata da qualsiasi agente estraneo, è una deviazione accidentale, non c’è penalità e la palla deve essere giocata come si trova. 

– (…) b.  Se una palla in movimento dopo un colpo giocato dal putting green, è deviata o fermata da, o viene a fermarsi dentro o sopra, qualsiasi agente estraneo vivente o in movimento, eccetto un verme o un insetto, il colpo è annullato. La palla deve essere ripiazzata ed il colpo rigiocato.
In caso di infrazione alla regola nella gara a colpi scattano due colpi di penalità”.

Le regole del golf: e altri due punti per la 6.6d

Ma non finisce qua. A Southgate è infatti rimasto il “problema” dello score con un numero di colpi errato, avendone segnati 4, in realtà sarebbero stati 6 (4+2). Altra regola infranta, la 6.6d la quale stabilisce che:

“Il concorrente è responsabile della esattezza del punteggio segnato per ogni buca sul proprio score. Se egli consegna un punteggio ad una qualsiasi buca inferiore a quello effettivamente ottenuto, egli è squalificato. Se egli consegna un punteggio ad una qualsiasi buca superiore a quello effettivamente ottenuto, il punteggio è valido come segnato.


Eccezione:
se un concorrente consegna un punteggio a qualsiasi buca inferiore a quello effettivamente realizzato per non avere incluso uno o più colpi di penalità in cui, prima di aver consegnato il suo score, non sapeva di essere incorso, egli non è squalificato.

In queste circostanze il concorrente incorre nella penalità prescritta dalla regola applicabile e in una penalità aggiuntiva di due colpi per ciascuna buca nella quale il concorrente ha commesso un’ infrazione alla Regola 6-6d”.

Morale della favola: una foglia secca mossa dal vento al momento sbagliato nel punto sbagliato con la forza sbagliata è costata a Southgate quasi un’intera stagione di golf. Prima di cominciare il 2017 DAP Championship, Matt era nono nella classifica del Web.com Tour, abbondantemente sicuro di giocare sul tour principale l’anno prossimo (le carte vanno ai primi 25).

Dopo la Caporetto di Canterbury l’inglese è sceso in ventesima posizione. Ora decisivo sarà l’ultimo appuntamento delle Finals del Web.com Tour

AGGIORNAMENTO
Carlo Sblendorio, collega e arbitro di golf, su Facebook ha spiegato nel dettaglio la ratio dietro questa decisione:
“Giusto per precisare, il cambio di status della foglia, da impedimento sciolto ad agente estraneo, è indicato nella Decisione 18-1/6. La Decisione tratta di una fattispecie diversa (palla ferma anziché palla in movimento, come nel nostro caso), ma è il punto di partenza per il giudizio finale del Comitato Gara. 
Regole a parte, è una situazione davvero inusuale, specie alle nostre latitudini”

Grazie Carlo


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