Il golf nella testa / 6 – Ridisegna la tua buca

Oggi spieghiamo come trasformare in vantaggio quello che tutti comunemente considerano uno svantaggio. Ossia il preconcetto: chiunque giochi a golf ha una buca che vorrebbe saltare in ogni percorso. Perché? Semplice: in quella buca la palla è sempre andata in acqua oppure fuori limite oppure…  Invece il pregresso può diventare un elemento a nostro favore.

A curare la rubrica “Il golf nella testa” è Sonja Caramagno.  Si tratta di una mental coach di professione. Lei scrive, analizza e cura una serie di lezioni e approfondimenti dedicati al rapporto fra testa e swing.

Come ogni buon giocatore di golf che si rispetti, avrai già girato l’Italia in lungo e in largo per i campi più belli e interessanti, cimentandoti in chissà quante gare.

golf mental coach bunker

Quella buca maledetta, giocata e sbagliata chissà quante volte…

Ti sarà capitato almeno una dozzina di volte di confrontarti con un campo a te già noto. Proprio quello che non è stato così clemente, dove hai collezionato uno score che non ti ha reso giustizia.

Sforzati, concentrati e ricordati ancora meglio. 

Quel campo esattamente ha la buca 9 che ti ha regalato un bogey doppio o anche triplo. Oppure c’è la buca 11 in cui il driver non è partito come avrebbe dovuto, finendo in acqua o tra le frasche.

PAROLA DI MENTAL COACH: RIPERCORRERE QUELLA BUCA “MALEDETTA”

Il dato interessante è che nella tua prossima gara dovrai ripercorrere quello stesso campo e soprattutto quella la stessa buca, con tutto ciò che si porta dietro. “Adesso la palla mi vola esattamente a destra come ha fatto quella volta” pensi. Oppure: “In questa buca faccio sempre lo stesso errore”. Oppure ancora: “E’ il bunker in cui ci finisco sempre dentro e non ne so uscire”. La cosiddetta “profezia che si auto-avvera”. E il fatto che si ripeta poi tende solo a confermare esattamente la tua convinzione. E vissero tutti felici e contenti… E no! Tu golfista sei fatto di un’altra pasta, perché in fondo vuoi vincere e sfidarti ogni volta, buca dopo buca.

Il GOLF E IL BUNKER MENTALE

Una via di uscita da questo “bunker” mentale – e riprendo la metafora da uno dei miei primi articoli qui pubblicati – è di dare nuove informazioni alla mente affinché si liberi di ciò che ha fatto in precedenza. Il mio suggerimento è di iniziare a farlo partendo da nuovi presupposti: oggi è un giorno diverso da quello in cui hai giocato (magari è martedì e non domenica); le condizioni climatiche sono migliori o peggiori; il tuo compagno di gioco è diverso. Non esiste mai nulla di esattamente uguale ad un momento già vissuto. Questa che stai vivendo è una nuova storia, una nuova gara, tu sei un giocatore diverso nel fisico, nella tecnica e nei pensieri.

Ogni gara ha di per sé un sapore diverso e speciale, in cui costruire una storia ed un dialogo diverso con ogni buca del campo. Il segreto è arricchire ogni volta una buca di un significato nuovo, in cui provare nuove emozioni, sentire nuove percezioni e valorizzare il bagaglio delle tue esperienze.

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Una risposta a “Il golf nella testa / 6 – Ridisegna la tua buca

  1. Ciao,
    gioco da molti anni (oltre 40). Ultimamente oltre a problemi fisici ho sviluppato anche “mene mentali”.
    Avendo imparato a “stare in campo” molti anni fa, ho sviluppato un profondo fastidio per i compagni di gioco che vedono solo la loro palla, parlano mentre giochi ( non faccio prove, se non molto rapidamente e solo una) sto sulla linea di gioco ( ho imparato che flight significa che da un aereo non si scende prima, ma che si deve attendere che l’aereo sia atterrato!) Come posso fare per non innervosirmi se qualcuno nel flight dopo aver giocato si incammina verso la sua palla o bisbiglia (molto peggio che parlare con un tono normale) con un compagno di gioco? Grazie dell’attenzione.
    Riccardo

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