Il golf europeo cambia e punta dritto alla rivoluzione per tenere testa a quello americano. Il ragionamento è sin troppo lineare: per attirare nuovi sponsor serve maggiore visibilità mediatica e per avere più spazio – soprattutto in tv – servono gare più corte. Le gare si accorciano combattendo il gioco lento dei professionisti oppure… cambiandole del tutto.
La seconda opzione è alla base di una formula di gara di golf, decisa e organizzata a quattro mani dal PGA Tour Australasia e European Tour del ceo Keith Pelley (non nuovo a idee simili). Il battesimo del fuoco sarà dal 16 al 19 febbraio a Perth, in Australia, dove si giocherà il World Super 6 Perth. Ad ospitare la sfida sarà il Lake Karrinyup Country Club. L’idea è di seguire il buon successo raccolto dal Rugby 7, disciplina ormai anche olimpica.
UNA RIVOLUZIONE – Se funzionasse, questa formula cambierebbe il modo di vedere e concepire il golf. In pratica l’unica cosa in comune con una gara di oggi è solo la collocazione lungo quattro giorni di gioco. Cerchiamo di spiegare il tutto molto schematicamente.
A Perth si giocheranno i primi tre giorni regolarmente su 54 buche. I tagli però saranno due: il primo dopo 36 buche, un secondo dopo tutte e 54.
Resteranno in gara 24 giocatori. E qui comincia la rivoluzione: nel quarto e ultimo giorno di gara, i 24 finalisti si sfideranno in match play di sei buche. Chi vince passa, chi perde saluta.
KNOCKOUT HOLE – E se finisse pari un match play? Altra novità: a Perth verrà costruita una buca di spareggio lunga circa 90 metri (vicino al fairway della 18 e con il green della 18) che si chiamerà Knockout Hole. Chi chiude in meno colpi passa, gli altri salutano
E SE FINISSE ANCORA PARI? Altra – grossa – novità: i giocatori torneranno al tee della Knockout Hole e giocheranno per il nearest to the pin. Chi si avvicina di più passa il turno o, se lo spareggio dovesse avvenire in finale, vincerà il torneo.
Ovviamente il cambiamento è di quelli epocali. Che ne dite?
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