Per chi fa il medico di professione si tratta di una cattiva notizia. Per chi gioca a golf forse si tratta di una notizia bella. Nei giorni scorsi è stata emessa una circolare (testo integrale in PDF)  che di fatto non rende più obbligatorio il certificato medico per giocare a golf. E Federgolf? L’analisi del testo è prevista per il prossimo consiglio federale e per ora nessun commento da Chimenti o dal suo staff.

Il documento, approvato dal ministero della Salute, è firmato dalla Fmsi, federazione medico sportiva italiana recita esattamente quanto segue: chi pratica sport che non prevedono una grande attività fisica non ha bisogno del certificato medico non agonistico. 

Purtroppo tra gli sport che non prevedono tale “grande attività” figurano tutti gli sport di tiro, il biliardo, le bocce, la pesca sportiva, il curling, gli scacchi, la dama e il bridge.

Visto che siamo in Italia, non è escluso che la circolare (in ottemperanza alla legge Balduzzi e al relativo decreto del 2013) venga liberamente interpretata e applicata. Di sicuro, correggetemi se sbaglio ci sono due rilievi da porre. Il primo, solare: quanti di noi hanno portato ogni anno il certificato medico all’atto dell’iscrizione? Diciamolo: pochi.

L’altro rilievo è parimenti solare: chi ha incluso il golf tra le discipline che “non prevedono grande attività fisica” ha mai fatto 18 buche a luglio? Evidentemente no, altrimenti non si sognerebbe di equipararle alla pesca sportiva o agli scacchi (massimo rispetto per pescatori e/o scacchisti).

Sbaglio? (s.l.)

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