Olimpiadi sì, Olimpiadi no. Il mondo del golf sembra dividersi su Rio 2016, sull’evento più seguito del pianeta che – come sapete – riammette il nostro sport dopo 112 anni di assenza. A prescindere da complessi criteri di ammissione, non tutti i giocatori pro sono d’accordo sul gareggiare o meno per una medaglia d’oro. In palio c’è solo storia e gloria, proprio come per la Ryder Cup: niente maxi-assegni da fotografare o iban da girare all’ufficio finanziario.
Capofila della cordata di niente Rio è Adam Scott, australiano ex numero uno del World Ranking: in tempi non sospetti ha fatto sapere di considerare il golf olimpico “poco più di un’esibizione”, pronto “ad evitarlo se possibile. Non ho mai pensato all’oro olimpico, non ci ho mai tenuto. Il golf è diverso dagli altri sport: molti atleti si allenano per quattro anni per arrivare in forma e vincere l’oro, noi golfisti no”.
Dall’altra parte l’attuale numero uno mondiale, Jordan Spieth: “Deve essere una sensazione incredibile: partecipare alle Olimpiadi, sfilare nella cerimonia inaugurale – ha detto alla vigilia dell’Australian Open – vivere nel villaggio olimpico e incontrare atleti incredibili. Spero di provare tutto questo il prossimo agosto”. E ancora: “Rio 2106 per me sarà il quinto major della stagione. La vittoria avrebbe lo stesso peso”.
Due pro, due modi di vedere le Olimpiadi opposti. Ma c’è una via di mezzo, quella di Darren Clarke che alla rivista “Il mondo del golf” ha dichiarato di vedere di buon occhio il golf alle Olimpiadi ma che avrebbe voluto che a partecipare fossero gli amateur.
(di Sauro Legramandi)
OLIMPIADI: SI’ O NO? LASCIA IL TUO COMMENTO
SEGUI “GOLFANDO” SU FACEBOOK E SU TWITTER @GOLFTGCOM
GIOCHI ANCHE TU? CLICCA QUA E FINISCI LA FRASE: “GIOCO A GOLF PERCHE’…”