Olimpiadi sì, Olimpiadi no: il golf si è diviso Da Scott a Spieth, passando per Clarke

Olimpiadi sì, Olimpiadi no. Il mondo del golf sembra dividersi su Rio 2016, sull’evento più seguito del pianeta che – come sapete – riammette il nostro sport dopo 112 anni di assenza. A prescindere da complessi criteri di ammissione, non tutti i giocatori pro sono d’accordo sul gareggiare o meno per una medaglia d’oro. In palio c’è solo storia e gloria, proprio come per la Ryder Cup: niente maxi-assegni da fotografare o iban da girare all’ufficio finanziario.

Adam Scott of Australia lines up a putt to the first hole on the first day of the Australian Open golf tournament at the Australian Golf Club in Sydney on November 26, 2015. AFP PHOTO / Peter PARKS IMAGE RESTRICTED TO EDITORIAL USE - STRICTLY NO COMMERCIAL USE / AFP / PETER PARKS

Adam Scott sulla partenza dell’Australian Open

Capofila della cordata di niente Rio è Adam Scott, australiano ex numero uno del World Ranking: in tempi non sospetti ha fatto sapere di considerare il golf olimpico “poco più di un’esibizione”, pronto “ad evitarlo se possibile. Non ho mai pensato all’oro olimpico, non ci ho mai tenuto. Il golf è diverso dagli altri sport: molti atleti si allenano per quattro anni per arrivare in forma e vincere l’oro, noi golfisti no”.

Jordan Spieth sul tee della 12 all’Australian Open

Dall’altra parte l’attuale numero uno mondiale, Jordan Spieth: “Deve essere una sensazione incredibile: partecipare alle Olimpiadi, sfilare nella cerimonia inaugurale – ha detto alla vigilia dell’Australian Open – vivere nel villaggio olimpico e incontrare atleti incredibili. Spero di provare tutto questo il prossimo agosto”. E ancora: “Rio 2106 per me sarà il quinto major della stagione. La vittoria avrebbe lo stesso peso”.

Due pro, due modi di vedere le Olimpiadi opposti. Ma c’è una via di mezzo, quella di Darren Clarke che alla rivista “Il mondo del golf” ha dichiarato di vedere di buon occhio il golf alle Olimpiadi ma che avrebbe voluto che a partecipare fossero gli amateur.
(di Sauro Legramandi)

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4 risposte a “Olimpiadi sì, Olimpiadi no: il golf si è diviso Da Scott a Spieth, passando per Clarke

  1. farsi scarrozzare per prati da un riscio’ motorizzato, dando una bastonata ad una pallina NON puo’ essere considerato uno sport.
    punto.

    • Gentile Italico, premesso che ai giocatori professionisti non è consentito usare il cart, mi spiega il golf non può essere considerato uno sport mentre guidare un’auto o una moto sì? Se solo avesse provato una volta capirebbe che certi luoghi comuni hanno fatto il loro tempo (sl)

  2. Lei e’ veramente un fenomeno… signor Sauro… infatti gli sport che lei ha indicato NON sono GIUSTAMENTE sport olimpici.

    impari a leggere prima di rispondere.
    saluti.

    • Io sarò un fenomeno come Lei sostiene ma si rilegga il suo commento precedente dove non si parla di “sport olimpici” bensì di “sport”. Un aggettivo mancante cambia la natura del commento e della risposta.
      Tanti saluti

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