Una buca di golf ? No: una buca nel golf

C’è la buca di golf e c’è la buca nel golf. La prima la conosciamo benissimo tutti, speranzosi di mandarci a rotolare la nostra pallina: 10,8 centimetri di diametro, 10 di profondità minima e quell’asta piantata in centro. La buca nel golf (non la zolla di terra che vola dopo certi tiri maldestri) è ben altra cosa e per il momento è un’esclusiva del circolo “Top of the Rock”, a Branson, in mezzo alle montagne del Missouri. OVR

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Anche il golf ha la sua Nazionale Spettacolo

Nazionale Golf Spettacolo – Foto di gruppo Nazionale Golf Spettacolo – Presentazione Nazionale Golf Spettacolo – Un giro al campo pratica Anche il golf italiano ha la sua “squadra dei famosi”: al GC Franciacorta è stata presentata nei giorni scorsi la Nazionale Golf Spettacolo, nuova iniziativa che punta a ripetere nel golf i successi nel calcio della Nazionale Artisti Tv. “Abbiamo stretto una partnership con loro – spiega Alessandro Melas, presidente dell’associazione sportiva – per aiutarci vicendevolmente e per attingere dal loro enorme portfolio di artisti, con i quali proporremo ai circoli eventi che abbiano lo scopo di raccogliere fondi da… Continua a leggere


Australia, giocatore azzannato da un coccodrillo

Prima o poi doveva accadere: un giocatore è stato azzannato a una gamba da un coccodrillo mentre giocava in un villaggio turistico a Port Douglas, nel nord-est tropicale dell’Australia. John Lahiff di 75 anni è stato ricoverato stamattina nell’ospedale di Cairns in condizioni stabili con ferite da punta alla gamba destra, una profonda fino all’osso. Ha raccontato di aver calpestato accidentalmente il rettile di un metro e 20 vicino a un corso d’acqua, mentre cercava di recuperare un palla. E ha assicurato che l’esperienza non lo fermerà dal continuare a praticare il suo sport preferito. I coccodrilli sono una presenza comune nei… Continua a leggere


No al campo olimpico di golf in una riserva: #occupygolf contesta Rio2016

Si parla già di golf olimpico anche se a Rio 2016 manca più di un anno. Ad esser sinceri, per ora, il ritorno di questo sport nella competizione a cinque cerchi ha riguardato di più le pagine di cronaca che quello sportive. OCCUPYGOLFE’ successo anche nei giorni scorsi quando il comitato #occupygolf ha interrotto la riunione del Cio in corso proprio a Rio. A scatenare l’ira della ‘torcida ambientalista’ è in particolare il progetto, che sta andando avanti, della costruzione di un campo di golf in una riserva naturale, e poi la lentezza ormai cronica del programma di disinquinamento delle acque della baia di Guanabara. Continua a leggere



I golf caddies portano in tribunale la PGA Tour: pagateci o niente sponsor sulla casacca

Anche i caddies, nel loro piccolo, s’incazzano.  E quando succede la parola passa dal green alla scrivania di un avvocato: un sostanzioso gruppo di caddie americani ha lanciato una causa collettiva contro la PGA Tour, la società privata che gestisce il circuito americano di golf. Il pomo della discordia sono le pettorine che ognuno di loro indossa nelle gare sul Tour. Su quelle casacche la PGA Tour fa cassa, mettendoci nomi e loghi dei suoi sponsor istituzionali: chi le porta per due o quattro giorni davanti a decine di telecamere e fotografi invece no. 

Jimenez e il suo caddie a Shangai

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Secondo la “parte lesa”, la cifra incassata (e non divisa) si aggirerebbe sui 50 milioni di dollari.

Il gruppo di caddy professionisti hanno depositato un ricorso collettivo al tribunale della California dove si ricorda che nessuno di loro ha mai ceduto i rispettivi diritti d’immagine alla PGA Tour.

I caddies sono liberi Continua a leggere



Gleneagles in vendita a 260 mln di euro

Ufficialmente in vendita un pezzo di storia del golf: la Diageo Plc ha annunciato di aver avviato le trattative per la cessione di Gleneagles, sede dell’ultima edizione di Ryder Cup. Luxury hotel, tre campi da golf e 343 ettari  di terreni nella Scozia centrale valgono, secondo il broker incaricato  (Jones Lang LaSalle Inc.) 301 milioni di dollari, vale a dire 260 milioni di euro e spiccioli. Nel 2005 l’hotel ha ospitato il vertice del G8.

Gleneagles

Una vista del complesso di Gleneagles

L’albergo, scrive il sito di Bloomberg, ha 232 stanze e fu costruito nel 1924 dalla Caledonian Railway Company. Il King’s Course, uno dei campi più famosi al mondo, era stato invece realizzato cinque anni prima. Nel 1921 quel campo ospitò una gara di golf tra Gran Bretagna e Stati Uniti: finì 9-3 per i padroni di casa e iniziò la saga della moderna Ryder Cup. Quasi un secolo dopo Continua a leggere



Lee Westwood salva un inglese che sta annegando e diventa il nuovo Baywatch

Su Twitter Lee Westwood è già stato ribattezzato Leewatch, facendo il verso a David Hasselhoff del famosa serie cult Baywatch. Lui, giustamente, tiene i toni bassi e lascia capire di aver fatto “solo” il suo dovere. Il 41enne ex numero uno del mondo infatti si è tuffato nel mare di Barbados per salvare la vita a un imprenditore in pensione che stava annegando. Missione compiuta: l’anziano è salvo ma la storia fa il giro del mondo.Lee Westwood

Il fuori programma venerdì ai Caraibi quando un inglese, Colin Davies, malato di Parkinson, è entrato nelle acque dell’oceano.

“Appena in acqua ho capito che qualcosa non andava – ha raccontato ai reporter del Birmingham Mail – Le mie gambe non si muovevano più. Mia moglie Linda non poteva sentirmi urlare. Invece le urla sono arrivate alla famiglia accanto a noi sulla spiaggia: in un secondo un uomo muscoloso mi ha afferrato e, con grande cura ma gentile, mi ha fatto uscire e mettere seduto. Ero così sconvolto che non sono nemmeno riuscito a ringraziare quel samaritano” Continua a leggere



Ian Poulter e la sua sesta Ferrari, la 458 Speciale

Una giornata indimenticabile quella di ieri per Ian Poulter: l’istrionico campione inglese ha passato una manciata di ore a Maranello, nello stabilimento della Ferrari. Niente reparto corse per Ian bensì una gita tra i bolidi da strada del Cavallino. da sempre ferrarista dentro, il numero 26 del ranking mondiale non se n’è andato via con la foto ricordo e il modellino: si è fatto consegnare la sua vettura nuova di zecca, una Ferrari 458 Speciale Aperta. Continua a leggere



PGA – L’esercito della Sud Corea chiama, Bae Sang-moon risponde no

Tra una mazza da golf o un fucile da guerra cosa vorreste impugnare? La risposta sorge spontanea quasi per tutti, anche per Bae Sang-moon, giocatore professionista e sudcoreano di nascita. Ma guai a rispondere così se a formulare questa domanda è il ministero della Difesa di Seul che ha intimato al numero 84 del mondo di lasciare entro gennaio gli Stati Uniti e il PGA per completare i due anni di servizio militare obbligatorio in patria. Esatto: due anni della nostra vecchia naja, 24 mesi senza praticare o gareggiare sul circuito americano.

Bae Sang-moon

Bae Sang-moon impegnato in una gara in Nevada (foto Afp)

Agli occhi di un occidentale questa appare una follia, a prescindere se si debba lasciare il golf piuttosto che un qualsiasi posto di lavoro. Nella Corea del Sud non è così. Lo staff di Bae Sang-moon ha risposto che il prossimo weekend non lo passerà in una grigia caserma bensì nel verde dell’isola di Maui dove è in programma lo Hyundai Tournament of Champions. “Bae ha una green card regolare e la onorerà fino alla fine” dice il suo manager.

Una guerra sulla carta e senza fine – Formalmente la Sud Corea è ancora in guerra con la Corea del Nord dal 1953 e, per fronteggiare un eventuale conflitto bellico con Pyongyang tutti i cittadini maschi tra i 18 e 35 anni Continua a leggere