Francesco Molinari ha rallentato il ritmo e con un parziale di 73 colpi (+3) e lo score di 141 (+1) è arretrato dal settimo al 21° posto nel secondo giro dello US Open. Al comando con 135 (-5) Jordan Spieth e Patrick Reed che hanno un colpo di vantaggio sul sudafricano Branden Grace e su Dustin Johnson (136, -4). Da segnalare che Jason Day ha accusato vertigini sull’ultima buca, diagnosticate da sanitari come un problema all’orecchio. Ma quello dell’australiano non è l’unico disagio dell’edizione 2015 del major: nel mirino il percorso scelto, caratterizzato da decine di bunker e poco fairway verde. Chambers Bay sorge infatti su una ex cava di sabbia e ghiaia, nei pressi di Tacoma (Washington). Vi passa ancora la ferrovia e la vista è da cartolina, sulla stretto di Puget. Ha un solo albero.
Archivi categoria: NEWS
Navigazione articolo
Us Open 2015, ecco le foto del primo giorno In testa Johnson e Stenson, ok Molinari
Sono Dustin Johnson e Henrik Stenson i battistrada dopo il primo giro dello Us Open: entrambi hanno chiuso a -5 al Chambers Bay Golf Club (par 70). Bene Chicco Molinari, al settimo posto con 68 (-2) colpi. Meglio di lui hanno fatto solo Patrick Reed, Matt Kuchar, Ben Martin e Chad Campbell. Hanno lo stesso score di Molinari anche Jordan Spieth e l’australiano Jason Day e un colpo in più Phil Mickelson, nono con 69 (-1). Inizio in sordina per Rory McIlroy, per Martin Kaymer, campione uscente, 52.e con 72 (+2), e pessimo per Tiger Woods, 152° con 80 (+10).
Johnson ha realizzato sei birdie e un bogey e Stenson ha tenuto lo stesso ritmo, ma con sette birdie e due bogey. Mickelson ha guadagnato un colpo sul par con quattro birdie e tre bogey, mentre McIlroy è andato in passivo con due birdie e quattro bogey, e Kaymer lo ha imitato, ma con un andamento da montagne russe mettendo insieme un eagle, un birdie, tre bogey e un doppio bogey. Continua a leggere
Us Open: McIlroy e Spieth sono i favoriti Torna Chicco Molinari: per lui major n.25
E’ il giorno dello Us Open: al Chambers Bay Golf (Washington) prende il via il secondo major della stagione con nove milioni di dollari di montepremi e un solo italiano in campo, Francesco Molinari. Chicco gioca il suo 25esimo major in carriera, dopo aver saltato il Masters in quanto (all’epoca) fuori dai primi cinquanta del mondo: per le statistiche sarà alla settima presenza nell’US Open, dopo cinque nel Masters, sette nell’Open Championship e sei nel PGA Championship.
Campione uscente – Difende il titolo Martin Kaymer, ma i grandi favoriti sono naturalmente Rory McIlroy e Jordan Spieth. Un gradino sotto Jim Furik. Ennesima chance per Tiger Woods (oggi numero 195 al mondo). Nella lista dei candidati al titolo trova sempre posto Phil Mickelson. Da seguire Bubba Watson, Dustin Johnson, Rickie Fowler, Keegan Bradley, Patrick Reed, Zach Johnson, Matt Kuchar, l’inglese Justin Rose e il giapponese Hideki Matsuyama. Continua a leggere
Rocca Day, golf di passione e semplicità
Prendete il golf esasperato e milionario che vediamo ogni fine settimana in tv. Prendete il braccino che viene quando ci si addressa per il colpo decisivo al fine di abbassare l’handicap o di scampare dalla virgola. Prendete e cancellate tutto questo: all’Albenza lunedì 15 giugno si respirava tutt’altra aria. E dire che non era una gara come le altre perché si giocava sotto gli occhi del più grande professionista che l’Italia abbia mai avuto.
Eppure Costantino Rocca ha confermato ancora una volta quel suo pregio riconosciuto moltissimo in tutto il mondo e non ancora apprezzato fino in fondo da noi: è il campione dal volto umano, capace di mettere a proprio agio anche chi non ha mai preso una mazza da golf in mano. E’ stato questo il bello del Rocca Day 2015, una giornata di sport e semplicità nel verde orobico tra centosessanta giocatori provenienti da tutta Italia non per la gara ma per stringere la mano al “Tino” e magari scattare una foto ricordo. Molti gli amici personali del golfista (sportivamente nato proprio all’Albenza) e della sua famiglia, molti i vip (gli ex calciatori Cesare Prandelli e Albertino Bigon, il discesista Much Mair, il giornalista Massimo De Luca, il cuoco Giancarlo Morelli…) e molti appassionati
E lui non si è mai tirato indietro, iniziando dal campo pratica dove ha mostrato l’evoluzione del ferro 6. Ossia a parità di movimento e di forza quanto ha influito in questi decenni lo sviluppo della tecnologia. Rocca ha tirato prima con un Wilson, quindi con un Cleveland e ora con un Titleist: ogni colpo ha guadagnato metri su metri.
Tra un tiro e l’altro anedotti di vita vissuta proprio su quel campo pratica dove lui giocava di nascosto di notte con un tondino adattato a mazza. Quindi altri insegnamenti sul putting green (“meglio praticare la lunga distanza che la breve” spiega) e qualche colpo da istrione uscendo alla grande dal bunker col ferro 6 dopo aver infossato la pallina con i piedi. Continua a leggere
Rocca Day 2015, le prime foto
Ecco i primi scatti amatoriali del Rocca Day 2015, una bellissima giornata di sport svoltasi oggi lunedì 15 giugno all’Albenza di Bergamo.
In Austria vince Chris Wood, Paratore 32esimo
Andrey Pavlov chiude un par 5 in 17 colpi Ma non è il record negativo sul Tour
Il peggiore degli incubi possibili è accaduto in Austria. Andrey Pavlov, golfista russo, ha chiuso in 17 colpi la prima buca del Lyoness Open, gara dell’European Tour. Si tratta di un par 5 di 463 metri che il 28enne – alla prima gara stagionale sul Tour – ha sbagliato in pieno, finendo per ben sei volte in acqua in un percorso come quello del Diamond Country Club (Atzenbrugg) noto per abbondare in ostacoli d’acqua. Qualsiasi dilettante può capire il dramma umano di Pavlov, magari anche la voglia di finirla lì al colpo numero 11, al 12 e via dicendo. E invece nessun ritiro bensì la determinazione di chiudere in ogni caso il giro.
I precedenti – Pavlov, se volesse consolarsi, può pensare di non essere destinato a finire negli almanacchi del golf. Continua a leggere
All’asta una pallina da golf di Tiger Woods nel 2005: varrà 100mila dollari?
Dopo dieci anni in qualche teca o in qualche cassaforte, torna all’aria aperta una pallina da golf. Si tratta di una boccata d’aria a tempo visto che il 24 giugno tornerà sottochiave. L’arcano è presto svelato: la pallina in questione è la Nike One usata da Tiger Woods per vincere l’Augusta Masters 2005 e messa all’asta online con incanto chiuso il 24 giugno. La base di partenza è 5000 dollari ma qualcuno pensa che si possa arrivare a un’offerta di 100mila dollari. Quella del 2005 fu la quarta affermazione di Tiger ad Augusta e con quella eguagliò il record di Arnold Palmer. Per chi fosse intenzionato a fare un’offerta, la Nike 1 fu usata nella buca di spareggio con Di Marco e non è quella del famoso chip alla par 3 della 16.
Dove è stata in questi 10 anni? Mistero: di certo si sa che l’allora caddie di Tiger, Steve Williams, tolse la pallina vincente dalla buca e la lanciò al pubblico. Continua a leggere
“Vialli e Mauro Golf Cup”, parata di stelle ai Roveri… con vista Juventus
Calcio e golf per un giorno sono andati di pari passo per una giusta causa, ossia la ricerca scientifica sulla SLA: al Royal Park I Roveri si è giocata la pro am benefica “Gol & Golf”, organizzata dalla Fondazione Vialli e Mauro per la Ricerca e lo Sport Onlus. Ai padroni di casa si sono affiancati professionisti del tour come Stephen Gallacher e Rafael Cabrera Bello, top manager dell’industria e altrettante facce conosciute del calcio internazionale: da Andrea Agnelli a Johan Cruijff, da Attilio Lombardo a Pavel Nedved, passando per un certo Alessandro Del Piero. Poi Valerio Staffelli, Marco Berry.. Sinora la competizione di Vialli e Mauro ha raccolto più di 1.100.000 euro.
Visto il parterre de roi (foto Italy Photo Press) possibile evitare di parlare di calcio? No. Comincia Gianluca Vialli, il tema è sin troppo scontato. Continua a leggere
Molinari terzo al Memorial Tournament Vince Lingmerth, ultimo Tiger Woods
- David Lingmerth, un bacio dopo la prima volta
- Justin Rose, l’espressione dice tutto
- Chicco Molinari, quasi perfetto
Ancora un super piazzamento per Francesco Molinari: dopo Spagna e BMW PGA Championship, Chicco strappa un prestigioso terzo posto nel Memorial Tournament, dopo essere stato da solo in vetta per lunghi tratti del quarto giro. Ovvio che il rammarico per la mancata storica affermazione sul PGA c’è ma a mente fredda resta un’ottima giornata per l’italiano, segno di ritrovati continuità e gioco. Fatale al torinese la 16 (par 3) dove, puntando alla bandiera, è finito in acqua e il doppio bogey lo ha tolto dalla lotta per il titolo: Molinari ha chiuso in 275 colpi (68 67 69 71, -13), alla pari con Jordan Spieth. A vincere lo svedese David Lingmerth (273 colpi -67 65 72 69, -15) che ha battuto con un par alla terza buca di spareggio l’inglese Justin Rose (273 – 68 67 66 72).
Molinari è stato impeccabile sulle prime nove buche dove si è portato da solo in vetta con -15 recuperando i tre colpi di distacco che aveva da Rose ma successivamente ha dovuto fronteggiare il ritorno dello stesso Rose e di Lingmerth. Nel World Ranking, Chicco ha guadagnato così 15 posizioni, salendo al 44esimo posto.
La pallina colpisce uno spettatore – Lingmerth ha preso il comando, però alla 17 Rose lo ha agganciato con il sesto birdie di giornata. Alla 18 l’inglese ha sbagliato il secondo colpo, ma la pallina ha colpito uno spettatore, fortunatamente senza conseguenze, e si è fermata fuori fairway in una posizione migliore di dove sarebbe finita e non avesse incontrato ostacoli. Con un terzo colpo eccezionale in bandiera Rose è riuscito a mantenere la parità e ad andare allo spareggio. Continua a leggere