Tiger Woods vende la sua isola in Svezia Astenersi perditempo

Se cercate un nido d’amore nelle vicinanze di un campo da golf e – soprattutto – se siete pronti a investire una grossa cifra, prendete nota: lago Mälaren in Svezia. Da quelle parti è in vendita non una casa, non una tenuta bensì un’intera isola appartenente oggi a Tiger Woods. L’ex numero uno del mondo se l’era comprata quando era il marito perfetto di Elin Nordegren, angelo svedese arrivata a prenderlo a “mazzate” in testa. Con il matrimonio frantumato che senso ha tenersi ancora quell’isola di 62 acri a un’ora di barca da Stoccolma?

L'isola di Tiger Woods

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L’annuncio prevede, come scrive casa.it, una trattativa riservata.

Qualche dettaglio? L’isola è Continua a leggere



PGA – L’esercito della Sud Corea chiama, Bae Sang-moon risponde no

Tra una mazza da golf o un fucile da guerra cosa vorreste impugnare? La risposta sorge spontanea quasi per tutti, anche per Bae Sang-moon, giocatore professionista e sudcoreano di nascita. Ma guai a rispondere così se a formulare questa domanda è il ministero della Difesa di Seul che ha intimato al numero 84 del mondo di lasciare entro gennaio gli Stati Uniti e il PGA per completare i due anni di servizio militare obbligatorio in patria. Esatto: due anni della nostra vecchia naja, 24 mesi senza praticare o gareggiare sul circuito americano.

Bae Sang-moon

Bae Sang-moon impegnato in una gara in Nevada (foto Afp)

Agli occhi di un occidentale questa appare una follia, a prescindere se si debba lasciare il golf piuttosto che un qualsiasi posto di lavoro. Nella Corea del Sud non è così. Lo staff di Bae Sang-moon ha risposto che il prossimo weekend non lo passerà in una grigia caserma bensì nel verde dell’isola di Maui dove è in programma lo Hyundai Tournament of Champions. “Bae ha una green card regolare e la onorerà fino alla fine” dice il suo manager.

Una guerra sulla carta e senza fine – Formalmente la Sud Corea è ancora in guerra con la Corea del Nord dal 1953 e, per fronteggiare un eventuale conflitto bellico con Pyongyang tutti i cittadini maschi tra i 18 e 35 anni Continua a leggere



Tiger Woods, Bubba Watson e il piccolo Tom Morrissey

Tiger Woods incontra Tommy Morissey

Tiger Woods incontra Tommy Morissey

Dopo l’impero anche l’American Dream colpisce ancora: Tiger e Tom Morrissey sono i protagonisti dell’ adattamento golfistico del più celebre dei sogni a stelle e strisce. Se per il primo basta il nome per capire chi sia, per il secondo serve un piccolo sforzo di memoria: Tommy Morrissey è un bimbo statunitense di tre anni venuto al mondo senza il braccio destro e ora golfista provetto. Il più famoso al mondo e il più sfortunato aspirante giocatore si sono incontrati nei giorni scorsi a Orlando al Hero World Challenge, competizione scelta per il ritorno in gara dopo un lungo stop per… Continua a leggere


ANDAR PER GOLF / 4 – A Marrakech alla scoperta del Royal Palm Golf Club

Royal Palm Golf Club Marrakech

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Un nome, una garanzia per chi ha il golf nelle vene: c’è la mano del creatore dei cento migliori campi da golf del mondo (fonte Golf Magazine) dietro il Royal Palm Golf Club, fiore all’occhiello del nuovo hotel Royal Palm a Marrakech. Il percorso è stato disegnato da Cabell B. Robinson, laurea a Berkeley e all’Harvard Graduate School of Design e firme in calce ai progetti del percorso di Cerromar (Portorico), Oakland Hills (Michigan) e Crag Burn (New York). Nel panorama sportivo del Marocco, il Royal Palm (gruppo Beachcomber Hotels) si è conquistato uno spazio tutto suo viste alcune sue peculiarità come il fatto che sia l’unico completamente… Continua a leggere


Golf e superstizione: Tiger uomo in rosso. Els mangia-palline, Nicklaus e le monete…

Non è vero ma ci credo: la superstizione non risparmia i golfisti dilettanti, figuriamoci i pro. Vi siete mai chiesti perché Tiger Woods chiuda qualsiasi quarto giorno di gara sfoggiando sempre una maglietta rossa? Esatto: per superstizione, come lui stesso ha candidamente confessato qualche tempo fa.  “L’ho sempre fatto dai tempi del college e dai primi giri in campo – ha detto Tiger – e ha funzionato. Perché cambiare?”. Appunto, perché cambiare vista che il color rosso-Tiger è passato alla storia come “Victory Red”, in virtù di 80 vittorie sul tour, 14 major e un centinaio di altri titoli nella bacheca di Woods.

Tiger Woods

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TIGER WOODS, CHIAMATELO "VICTORY RED" (Foto Afp)

Scaramanzia colorata anche per Paula Creamer, meglio conosciuta nel circuito come Pink Panther per il vezzo di giocare il giro finale vestita di rosa. “Amo il rosa” dice lei tentando di mascherare la superstizione. Oltre alla maglietta, Creamer gioca con palline e grip rosa.

Ernie Els e Davis Love III sono, a loro modo, più maniaci. Il sudafricano ha un rapporto speciale con ogni singola palla: la Continua a leggere



Augusta ammette la terza donna, Ginny Rometty E’ a.d. di Ibm, sponsor dell’Augusta Masters

Ginny Rometty, a.d. di Ibm finalmente ammesso ad Augusta International

Ginny Rometty, a.d. di Ibm, finalmente ammessa ad Augusta National

Cade un altra roccaforte del maschilismo a stelle e strisce: Augusta National, il club che organizza il Masters, ha ammesso una terza donna tra i suoi membri. Dopo Condoleezza Rice (ex segretario di Stato Usa) e Darla Moore (top manager), sul libro dei soci è stato registrato il nome di Ginny Rometty. Non una giocatrice qualsiasi ovviamente: Rometty da due anni è l’amministratore delegato di Ibm.

Una donna con le palle, tanto per non usare giri di parole. Con le palle e con un diritto praticamente acquisito ma riconosciuto solamente due giorni fa al 655 di Milledge Road, in Georgia. La sua “fabbrichetta” infatti è uno degli sponsor storici del Masters. Per questo tutti i suoi predecessori erano stati soci o quantomeno avevano presenziato a gara e/o premiazione.
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Dalla California la storia di Joey Ferrari: fa 10 anni in cella, esce e vince la prima gara

Il vincitore del NCGA Senior Valley Amateur Championship

Il vincitore del NCGA Senior Valley Amateur Championship

C’è un tempo per ogni cosa. C’è un tempo per espiare le proprio colpe e uno per ripartire vincendo una gara di golf. Per Joey Ferrari il primo è durato dieci lunghissimi anni, il secondo due fantastici giorni.

Dal 2003 all’ottobre 2013, il 58enne californiano è stato ospite coatto del carcere federale di Lompoc, Stato della California. La condanna per possesso e spaccio di stupefacenti gli ha precluso una vita normale da imprenditore, da uomo con moglie e tre figli (Joey 29 anni, Christina, 27 e Jovanna,21) e da giocatore dilettante di golf. Nell’aprile 2014, saldato il conto con la società, ha comprato sacca e mazze e lo scorso settembre è arrivata la prima gara e la prima vittoria al NCGA Senior Valley Amateur sul percorso “The Reserve” di Spanos Park, a Stockton dove oggi vive e gestisce un autolavaggio.

A raccontare la storia è Ron Kroichick dalle colonne del GlobalGolfPost. La storia di Joey Ferrari – cognome italiano ma nato nella Lodi a stelle e strisce – è quella di un imprenditore (tre pizzerie, un ristorante messicano e una fabbrica di giocattoli) che diventa prima consumatore di cocaina e metanfetamine e poi vende dosi per necessità.

Il passato da golfista – Ferrari era un “signor” dilettante, amateur per dirla in termini strettamente golfistici. Nel 1992, a 36 anni, è giocatore dell’anno dalla Northern California Golf Association. L’anno dopo disputa Continua a leggere



ANDAR PER GOLF / 3 – Tahiti

Golf de Temae (Moorea)

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Un paradiso terrestre fatto di surf e diving: è l’idea più diffusa delle isole di Tahiti, nel Pacifico. Alle bellezze “classiche” si può aggiungere ora anche il golf con strutture all’altezza e due tornei di livello internazionale, a Tahiti e Moorea.

Eccone una breve sintesi:

Olivier Bréaud International Golf Course – Creato negli anni ’70 su un’ex piantagione di cotone nella costa occidentale di Tahiti, tra le montagne e la laguna, offre un percorso di 18 buche aperto sia ai principianti che ai più esperti. Il circolo è inserito Continua a leggere



Costantino Rocca premiato all”International Golf Travel Market di Cernobbio

Costantino Rocca premiato a Cernobbio Si è chiusa con la premiazione di Costantino Rocca l’edizione 2014 dell’International Golf Travel Market, la più importante kermesse mondiale legata al turismo golfistico. L’evento si è tenuto a Cernobbio: ora l’appuntamento sarà a Tenerife. Per l’occasione al più grande giocatore italiano di tutti i tempi è stato consegnato l’Honorary Award 2014. Comprensibili emozione e gioia per il bergamasco destinatario di un riconoscimento in passato toccato ad Arnold Palmer, Gary Player, Severiano Ballesteros, Greg Norman, Ernie Else, Sam Torrance e Nick Faldo.

“Credo che per l’Italia sia stato davvero fondamentale ospitare IGTM – ha detto – Mi auguro con tutto il cuore che l’Italia Continua a leggere



FedEx Cup, Billy Horschel: “Tra la nascita del figlio e 10 mln di dollari scelgo i dollari”

Billy Horschel

Billy Horschel è più realista del re. Tra assistere alla nascita del primo figlio e la chance di vincere 10 milioni di dollari il professionista americano… si è dimostrato professionista. Horschel sta infatti giocando ad Atlanta il Tour Championship, ultima delle quattro gare valide per la FedEx Cup (primo premio 10 milioni di dollari). “Io e mia moglie Brittany abbiamo deciso assieme. Se arriva il momento giusto per nostro figlio mentre sono in campo, io continuo a giocare perché dieci milioni di dollari non sono un’occasione che capita spesso. Se succede faccio un salto a casa e torno poi qua” ha detto da Atlanta, al termine del primo giro.

Horschel pare abbia fatto la scelta giusta. Lui e Chris Kirk sono infatti partiti subito all’attacco e in vetta,  entrambi con Continua a leggere