Arrivano tre nuovi campi da golf: a Cortina D’Ampezzo, Bibbona (Livorno) e Ravenna

L’Italia sempre più terra di golf e golfisti. Nel giro di qualche giorno si sono sbloccati gli iter burocratici per due campi nuovi di zecca e per il raddoppio di uno già esistente. Nell’ordine si tratta del Golf Costa degli Etruschi di Bibbona, di Casal Borsetti (frazione di Ravenna) e di Cortina d’Ampezzo.

CORTINA D’AMPEZZO – In località Fraina esiste da una vita un  nove buche, una specie di biglietto da visita per la perla delle Dolomiti. Dopo lunghi dibattiti e la recente chiusura di un concordato preventivo, “Il Corriere delle Alpi” racconta oggi la nascita della Fondazione Golf Cortina, con tanto di imprimatur dell’amministrazione comunale. Ne fanno parte il Comune e la “Cortina Golf srl”, con quote paritarie. L’investimento complessivo sarà di circa 4 milioni di euro per raddoppiare le buche e i necessari servizi. Il tutto senza intervenire pesantemente sul verde circostante.Golf_lavori_in_corso
Continua a leggere



In Toscana il Golf Club Castelfalfi riparte da footgolf, charity e tanti open day

Riapre i battenti dopo la pausa invernale il Golf Club Castelfalfi, in località Montaione (Firenze). Si tratta di 27 buche nel verde della campagna toscana con terreni scoscesi e corsi d’acqua in abbondanza. Tra le novità della stagione 2016 di questo campo immerso in un suggestivo borgo del ‘400, ci sono anche gare di footgolf, con cadenza quasi mensile. Ad aprile e a luglio – ad esempio – si disputeranno, rispettivamente, l’ottava tappa nazionale del Campionato Italiano e la finale della Region’s Cup Toscana.

Golf Club Castelfalfi

Immagine 1 di 3


Continua a leggere



Palline ko, spioni, sveglie e caddie strani Nove storiche squalifiche nella storia

Non tutte le gare di golf a livello professionistico sono perfette. Un conto sbagliare un putt da un metro, un conto infrangere una regola per pura distrazione ed essere costretti ad uscire di scena, perdendo gare e montepremi. Se vi è capitato, consolatevi: nel golf professionistico è successo anche questo.

di Sauro Legramandi

Nel 1966 Doug Sanders al Pensacola Open, negli Stati Uniti, era così in forma e lanciato verso la vittoria che si fermò a firmare decine di autografi alla fine del secondo giro. Ma l’americano dimenticò di firmare l’unico pezzo di carta che doveva assolutamente siglare. Esatto: lo score. Fu squalificato e si beccò 10mila dollari di multa.

Greg Norman nel 2015 (foto Afp)

Greg Norman vent’anni dopo difendeva alla grande il suo titolo al 1996 Greater Hartford Open, nel Connecticut. Era in testa dopo il primo giro ma venne squalificato per avere giocato con palline non conformi agli standard della Us Golf Association. Assurda la non conformità: sulla sua Maxfli c’era stampato XS-9, quelle conformi agli standard avevano stampato XS-90.

L’inglese Bronte Law, una delle giocatrici amateur più promettenti, nel 2015 si è giocata la chance di misurarsi con le proette nel Ricoh Women’s Open perché ha usato un misuratore di distanza elettronico all’Irvine Golf Club in Scozia. La tecnologia è permessa solo nelle gare amateur.

Nella preistoria del golf, anno 1940, Ed Oliver era in testa dopo il terzo giro degli Us Open ma le condizioni meteo stavano peggiorando, mettendo a rischio la gara. Oliver voleva giocare ad ogni costo e con il suo team partì prima dell’orario previsto, con lo starter assente dall’area di partenza. Immediata la squalifica, nonostante i suoi stessi avversari chiedessero clemenza per lui.

NORTON, MA - SEPTEMBER 03: Jim Furyk of the United States in action during the pro-am event prior to the Deutsche Bank Championship at TPC Boston on September 3, 2015 in Norton, Massachusetts. Ross Kinnaird/Getty Images/AFP

Jim Furyk

Jim Furyk disse addio al Barclays nel 2010 perché non si presentò alla partenza della Pro-Am shotgun alle 7.30, come previsto dagli organizzatori del Ridgewood Country Club, New Jersey. L’americano letteralmente non si alzò dal letto. Motivazione? Il suo cellulare si era completamente scaricato e non aveva la batteria di riserva: no sveglia, no gara.

 

Ricco il capitolo delle spiate. Uno spettatore poco abituato a farsi gli affari suoi… nel 2010 ha visto Dustin Johnson in azione agli US PGA Championship e lo ha denunciato telefonando alla PGA. Il suo errore? DJ non si era reso conto di essere finito in un bunker e aveva giocato come se fosse in fairway. La gara era nel Wisconsin, a Whistling Straits: i bunker di questo percorso non sono oasi di sabbia ma pieni di erba. “Non mi sono proprio accorto di essere in un bunker” disse DJ a squalifica avvenuta.   Continua a leggere



La Sardegna ha perso un nove buche: chiude il Golf Club Alghero

Chi preferisce le ferie in Sardegna anche per il golf sappia che l’estate prossima avrà una scelta in meno: sta per chiudere il Golf Club Alghero. Dopo otto anni di esistenza, il nove buche issa bandiera bianca: in tempo di crisi, secondo quanto scrive la Nuova Sardegna, sono troppo alti i costi di personale e gestione della struttura della Riviera del Corallo. ALG
Eppure i nove ettari si cui si snoda ancora oggi il percorso di Alghero era ben conosciuto sia dai giocatori locali sia dalle centinaia di appassionati che in vacanza si portano sempre la sacca. La bellezza di un nove buche, forse, è più apprezzabile proprio in vacanza: mezza giornata sul green, l’altra a mollo in mare.
Il golf club finora è stato mandato avanti da quaranta soci.

“Siamo molto dispiaciuti – ha detto alla Nuova Sardegna Antonio Delogu, presidente del Club – abbiamo investito importanti risorse, tempo sacrifici e passione, ma ormai dobbiamo arrenderci”. Continua a leggere



All’Alpe di Siusi il green diventa… bianco!

Golf a Siusi

Da Tgcom24.it

“Il colore per eccellenza del golf, si sa, è il verde, tanto che il punto di arrivo di ogni buca si chiama appunto green. Eppure, sfruttando la poesia dell’inverno, lo sport di Tiger Woods cambia pelle e colori e si copre di neve. Lo scenario è magico: siamo sull’altopiano dell’Alpe di Siusi (Seiser Alm/Südtirol), sulle Dolomiti ai piedi dello Scliar, in occasione dell’ottava edizione del Torneo invernale di Golf in programma per domenica 24 gennaio.” Continua a leggere



I migliori campi da golf Usa (e quelli italiani)

Golfisti di tutto il mondo preparatevi: con un semplice clic potrete scoprire i campi più belli in ogni continente. Il tripadvisor di green e dintorni è stato messo in Rete da GolfDigest.com, il Mereghetti di questo sport. “Best golf courses in 206 countries” è il titolo del link che suddivide i campi in ordine alfabetico e suddivisi per continente e nazione. Immancabile la sezione dedicata all’Italia: sono dieci i campi eletti sui 280 presenti nel nostro Paese.
GOLF-EPGA-WENTWORTH

Ecco la classifica stilata da Golfdigest.com:
Continua a leggere



Malaysia, 12enne fa un’hole-in-one e vince un Suv

Tutte le hole-in-one sono indimenticabili ma quella di Jakkarin è più indimenticabile delle altre. La citazione è d’obbligo vista l’unicità dell’evento accaduto in Malaysia, al Palm Resort Golf & Country Club, a Johor. Jakkarin Jitmaneekan, 12 anni, ha realizzato una buca in uno in un par 3 e, come nelle gare dei professionisti, ha vinto un’auto.

Per l’esattezza un Suv, un Great Wall Haval M4 automatico.

Continua a leggere



Trump a Obama: “Giochi a golf più di Tiger” E il presidente imbuca da 12 metri

Donald Trump attacca, Barack Obama imbuca. La politica americana passa anche da un campo da golf di questi tempi dove per un pugno di voti repubblicani (e il sogno di una candidatura alla Casa Bianca) Trump non perde occasione per alzare i toni e farsi notare. 

Trump a Obama

Barack Obama alla buca 18 del Mid-Pacific Country Club

Continua a leggere



#PrayForParis è anche nel golf a Shanghai Al BMW Masters la prima vittoria di Broberg

Il francese Julien Quisne nel minuto di silenzio – #prayforparis

L’eco degli attentati di Parigi è arrivata anche al Lake Malaren GC dove si giocava l’ultimo giro del BMW Masters, terza di quattro gare delle Final Four dell’European Tour. Sul campo di Shanghai, i giocatori hanno osservato un minuto di silenzio in omaggio alle vittime dell’attacco a Parigi. Momento sentito e toccante con i 78 pro ancora in gara, i rispettivi caddies e il pubblico intero immobili in piedi e in silenzio. Moltissimi giocatori hanno indossato un nastrino nero sul cappellino, qualcuno (come il francese Benjamin Hebert) vi ha scritto sopra anche “Pray for Paris”. Reed e Broberg hanno portato un vessillo con un simbolo della pace.

Patrick Reed e Kristoffer Broberg - #prayforparis

Patrick Reed e Kristoffer Broberg – #prayforparis

Continua a leggere



Recupera palline da golf in fondo ai laghi: Glenn Berger “guadagna 15 mln di dollari”

Se arrivando in fondo a questo articolo vi sorgesse il dubbio di aver sbagliato tutto nella vita, sappiatelo: non siete i soli. Chi gioca a golf o chi continua a snobbarlo si segni questo nome: Glenn Berger. Non si tratta di un professionista o di un potenziale campione. Glenn Berger è un sub poco più che 40enne della Florida che di mestiere raccoglie le palline finite nei laghetti o negli ostacoli d’acqua di una quarantina di campi da golf dello Stato. Quindi le lava, a volta le lucida e le rivende. Eccome se la rivende: negli Stati Uniti più di un sito specializzato sostiene che in 15 anni di onorata carriera ha incassato 15 milioni di dollari. Lui frena e parla di esagerazioni giornalistiche.

Glenn Berger

Glenn Berger intervistato e immortalato in un servizio di “Diver Magazine”

Continua a leggere