Jon Rahm e il coronavirus: “Restate a casa, ringrazio i medici. E ai giovani dico che…”

Jon Rahm, 25enne golfista spagnolo, risiede in Arizona e lì trascorre l’isolamento per la pandemia. IL numero 2 al mondo giustamente preoccupato per la situazione dei propri parenti e amici in Spagna e per ciò che accade ora negli Stati Uniti. Con tre titoli PGA in bacheca (e una Race to Dubai), “Rambo” scrive le su riflessioni sul golf, lanciando un messaggio ai giovani. Su cortesia del PGA Tour ecco le sue parole.

Jon Rahm e la moglie Kelley

Jon Rahm e la moglie Kelley.

“Ognuno si assuma la sua responsabilità”
di Jon Rahm

“Non è il momento di essere egoisti”
“Troppo facile pensare che si è giovani e che nulla succederà anche se arriva il contagio. Dobbiamo pensare alla società, a tutti quelli che abbiamo accanto. È possibile non avere sintomi ma trasmettere comunque il coronavirus. Continua a leggere



Edoardo Molinari intervista Francesco Molinari… e ci scappa qualche scoop

Edoardo Molinari chiama, Francesco Molinari risponde. In tempi di quarantena i social abbattono ogni distanza e così Dodo intervista via Instagram Chicco per “Tour Talks”, prima puntata della rubrica settimanale ideata dalla sua Golf Academy.

Edoardo Molinari e Francesco Molinari, due fratelli vincenti.

Edoardo Molinari e Francesco Molinari, due fratelli vincenti.

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Il golf in Arizona è un bene essenziale, si gioca una gara

Giocare a golf in Arizona equivale ad andare a fare la spesa o in farmacia. In estrema sintesi è quanto sostiene il governatore dello Stato americano che ha appena incluso il golf tra i servizi essenziali. Così ha autorizzato lo svolgimento di una gara del Cactus Tour, circuito professionistico femminile della parte occidentale degli Usa.

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Golf History / The Great Triumvirate, la storia degli assi pigliatutto

Tuffo nella grande storia del golf nella nuova puntata della nostra rubrica. Oggi spazio a The Great Triumvirate…

The Great Triumvirate, gli assi pigliatutto

di Carlo Busto

Sul Tour oggi assistiamo ad un sostanziale livellamento al vertice. I vincitori dei principali tornei sono quasi sempre tra i primi cinquanta del ranking. Eppure c’è stato un periodo in cui non era così e, seppur non mancassero altri buoni giocatori, erano di fatto in tre a essere quasi sempre davanti a tutti.
Con particolare riferimento all’Open Championship dal 1894 al 1914, in ben quindici edizioni su ventuno furono sempre tre giocatori ad imporsi.

Si tratta di John Henry Taylor, James Braid ed Harry Vardon. Questi tre campioni vennero soprannominati The Great Triumvirate per evidenti meriti acquisiti sul campo.

Erano le tre grandi star internazionali del golf e la loro presenza, anche in semplici esibizioni, faceva accorrere migliaia di persone e riempiva i giornali.

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Da Francesco Molinari a Bubba Watson: sei star in cerca di Ryder Cup 2020

Mancano sei mesi alla Ryder Cup 2020 di Whistling Straits, coronavirus permettendo. L’Europa avrà il compito di difendere il titolo vinto a Parigi 2018 e di preparare la strada a Roma 2022 (oppure 2023). I due capitani, Padraig Harrington e Steve Stricker, stanno selezionando i team di lavoro e, perché no, si sono guardati in giro per le wild card prima dello stop per pandemia. Qualcuno dei trionfatori di Parigi non se la passa però bene. Allo stesso tempo nel Team Usa potrebbero esserci tre assenti illustri rispetto a Le Golf National.

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Matteo Manassero a Golfando: state in casa, si vive anche senza golf

di Sauro Legramandi – @Sauro71
Matteo Manassero è una delle persone più piacevoli che abbia conosciuto nel mondo del golf. Piacevole e intelligente. Lo prova questa conversazione di qualche ora fa, in piena pandemia per il coronavirus, dove lui – uno dei golfisti italiani più vincenti di sempre – dimostra di aver le idee ben chiare in testa. Ventisette anni da compiere il prossimo 19 aprile, Matteo Manassero merita di dire la sua non solo con un bastone in mano e una pallina da imbucare.

Matteo Manassero (foto di Ornella Parigi).

Matteo Manassero (foto di Ornella Parigi).

Come passi le tue giornate?
“Io e la mia fidanzata siamo chiusi in casa. Siamo usciti una volta sola dai primi di marzo e lo abbiamo fatto per fare la spesa. Rispettiamo le regole. Come tutti penso, abbiamo giornate sballate perché si va a letto più tardi e ci si sveglia con calma. Cerchiamo di fare attività fisica, guardiamo la tv, io gioco con la playstation. Sapendo cosa c’è fuori non c’è altro da fare. La situazione è molto pesante e questa è l’unica cosa che possiamo fare: stare chiusi”.
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