Qatar Masters, Paratore ora è nono

Sempre meglio Paratore: in Qatar l’italiano è salito dal decimo al nono posto assoluto a un giro dal termine del Qatar Masters.L’azzurro ha girato a -8 sul percorso del Doha Golf Club (par 72) mentre Edoardo Molinari è risalito dal 44° al 32° posto con 211 (-5). Inizieranno il turno conclusivo al comando con 203 (-13) colpi Marc Warren (71 65 67), Branden Grace (67 68 68), Emiliano Grillo (67 69 67) e Bernd Wiesberger (69 66 68) con un vantaggio di due colpi sui diretti inseguitori.

Ernie Els

Ernie Els in un momento di relax (foto di Massimo Cuzzolin per Golfando)

La matematica non esclude dalla lotta per il titolo anche il gruppo di Paratore stesso.

In buona classifica, ma fuori gioco, Pablo Larrazabal edErnie Els, 15.i con 209 (-7).
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IMBUCATO – Il selfie del golf / 11

Direttamente dal Doha Golf Club, l’amico Massimo Cuzzolin ci manda alcuni scatti presi durante e dopo i primi due giri del Commercial Bank Qatar Masters. Non si tratta di selfie nel senso stretto del termine ma sono molto singolari e meritano uno spazio tutto loro.

Doha - "Sempre ed in ogni caso..."

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IMBUCATO – IL SELFIE DEL GOLF Alzi la mano chi non ha una foto sullo smartphone di una giornata in campo: lo scatto con il team sulla partenza di una qualsiasi buca 1, la foto di una premiazione o di una birra post-gara… Basta un clic qua con didascalia e circolo (che verrà linkato) per pubblicare… Continua a leggere


Qatar Masters, avanti Paratore e Molinari Crespi e Manassero non passano il taglio

Ancora un taglio superato per Renato Paratore: il giovane azzurro, raddoppiando il parziale di 69 (-3) iniziale, è salito dal 22° al decimo posto con 138 (-6) colpi nel Commercial Bank Qatar Masters. Ha guadagnato undici posizioni Edoardo Molinari, 44° con 141 (71 70, -3), mentre sono usciti nuovamente al taglio Marco Crespi, 75° con 144 (76 68, par), il cui tentativo di rimonta con un 68 (-4) si è fermato a un colpo dalla meta, e Matteo Manassero, 118° con 151 (76 75, +7). Continua a leggere



Lee Westwood salva un inglese che sta annegando e diventa il nuovo Baywatch

Su Twitter Lee Westwood è già stato ribattezzato Leewatch, facendo il verso a David Hasselhoff del famosa serie cult Baywatch. Lui, giustamente, tiene i toni bassi e lascia capire di aver fatto “solo” il suo dovere. Il 41enne ex numero uno del mondo infatti si è tuffato nel mare di Barbados per salvare la vita a un imprenditore in pensione che stava annegando. Missione compiuta: l’anziano è salvo ma la storia fa il giro del mondo.Lee Westwood

Il fuori programma venerdì ai Caraibi quando un inglese, Colin Davies, malato di Parkinson, è entrato nelle acque dell’oceano.

“Appena in acqua ho capito che qualcosa non andava – ha raccontato ai reporter del Birmingham Mail – Le mie gambe non si muovevano più. Mia moglie Linda non poteva sentirmi urlare. Invece le urla sono arrivate alla famiglia accanto a noi sulla spiaggia: in un secondo un uomo muscoloso mi ha afferrato e, con grande cura ma gentile, mi ha fatto uscire e mettere seduto. Ero così sconvolto che non sono nemmeno riuscito a ringraziare quel samaritano” Continua a leggere



Jakub Hrinda debutta in Qatar a 14 anni

Non ha ancora 15 anni ma oggi sarà al via del Commercial Bank Qatar Masters in quanto vincitore dell’edizione amateur: lo slovacco Jakub Hrinda entra nella speciale classifica dei più giovani giocatori di una gara valevole per la Race to Dubai. Jakub ha esattamente 14 anni e 305 giorni.

Jakub Hrinda

Jakub Hrinda

Quasi un’esagerazione rispetto a Ye Wo Cheng, il più giovane ad avere mai partecipato a una manifestazione dell’European Tour: il cinese giocò il Volvo China Open, nel 2013, a 12 anni e 242 giorni. Il mancino slovacco è il decimo in questa graduatoria di baby golfisti. Ernie Els e Louis Oosthuizen i suoi idoli.

Al Doha Golf Club (campo che Hrinda conosce a memoria), sul tee di partenza anche Edoardo Molinari, Matteo Manassero, Marco Crespi e Renato Paratore. Continua a leggere



Tiger Woods a Cortina ci rimette un dente Caduto in una ressa sotto il palco o per…?

Se Parigi val bene una messa, una sorpresa all’amata val bene un dente. Tiger Woods ha perso un dente nella ressa di fotografi e cameramen che immortalavano la premiazione della sua Lindsey Vonn. La conferma arriva dallo staff del campione: “Un cameraman con una videocamera a spalla – dicono – è salito verso lo stage e, girandosi, ha inavvertitamente colpito Tiger in bocca. E l’incidente gli ha fatto saltare un dente”.Tiger Woods senza un dente

I portavoce non hanno chiarito quando il dente sarà di nuovo al suo posto.

Ma non tutto torna – Gli organizzatori della gara delle Tofane hanno smentito la versione dei fatti fornita dall’entourage di Tiger che, a loro dire, sarebbe rimasto sempre lontano dalla zona della premiazione. Cosa è accaduto a quel dente? I maligni insinuano si tratto addirittura di un dente finto? Qualche foto di repertorio mostra infatti un Tiger sorridente ma con i due incisivi di un colore leggermente diverso. In attesa della risposta (se ma ci sarà) la Rete ci sguazza: su Twitter spopola l’hashtag #toothgate. Continua a leggere



Tiger Woods a Cortina da Lindsey Vonn

Cosa non si fa per amore: Tiger Woods lascia gli Stati Uniti e gli allenamenti per volare in Italia dalla sua amata Lindsey Vonn. Una sorpresa graditissima per la campionessa di sci che, sulle Tofane, ha centrato la 63esima vittoria in Coppa del mondo, diventando la più grande di sempre. “Non mi immaginavo che arrivasse – ha detto la campionessa a fine gara – Mi aveva mandato degli sms come sempre facendomi auguri per le gare e congratulazioni. Poi, improvvisamente, mentre ero con tutta la famiglia, ho visto che mio padre Alan si è allontanato e non ho capito dove stesse… Continua a leggere


Abu Dhabi, il primo bogey spegne Kaymer Vince il francese Stal davanti a McIlroy

Abu Dhabi non consigliata per deboli di cuore: il dominatore incontrastato per tre giorni, Martin Kaymer ha mollato di schianto nel giro che conta, lasciando il titolo al francese Gary Stal (-19), evidentemente scosso e commosso dopo aver imbucato l’ultimo putt. Secondo McIlroy, terzo il tedesco. 54esimo l’unico italiano in campo, Renato Paratore.

Abu Dhabi, la prima volta di Stal

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Il francese bacia il prezioso trofeo (Foto Afp)

Nell’Abu Dhabi HSBC Golf Championship il 22enne transalpino di Decines si è portato a casa un assegno da 379.798 euro. Per lui è il primo successo sul Tour, dopo due titoli nel Challenge 2012.

Kaymer, dominatore incontrastato per tre giri, è partito a manetta con tre birdie in quattro buche, portandosi avanti di ben dieci colpi sui primi inseguitori, ma dopo 47 buche con 19 birdie e senza bogey ne ha trovato uno alla sesta che Continua a leggere



Abu Dhabi: Kaymer ok, McIlroy hole in one Degli italiani solo Paratore passa il taglio

McIlroy festeggia la sua hole in one con Fowler

McIlroy festeggia la sua hole in one con Fowler

Finita anzitempo l’avventura ad Abu Dhabi per quattro italiani su cinque: non hanno passato il taglio – fissato in 142 -, Edoardo Molinari e Matteo Manassero (93esimi con 145), Marco Crespi, centesimo (+2), e Alessandro Tadini, (+3). In lizza resta il più giovane di tutti, Renato Paratore (-5 e sedicesimo posto). In testa all’Abu Dhabi HSBC Golf Championship il tedesco Martin Kaymer con 131 (64 67, -13). E’ rimasto sulla scia di Kaymer il belga Thomas Pieters, (-12), ma i pericoli più consistenti arriveranno da McIlroy, salito al terzo posto con 133 (-11). Il numero uno mondiale ha operato la rimonta giovandosi anche di una hole-in-one, centrando direttamente dal tee la buca 15, par 3 di 162 metri, con un ferro nove e completando il 66 (-6) con cinque birdie e un bogey. E’ la sua prima “buca in uno” Continua a leggere



Doping, il golf batte ciclismo e nuoto

Esiste il doping nel golf? La risposta, nemmeno tanto a sorpresa, è sì. Esiste il doping nel golf in Italia? La risposta è identica. A dirlo è il rapporto della Commissione Antidoping del ministero della Salute sui primi sei mesi del 2014 che ha messo nero su bianco l’attività di controllo su tutte le discipline sportive agonistiche. Sui risultati ognuno è libero però di trarre le sue conclusioni visto che i golfisti sono risultati più positivi a sostanze dopanti di chi corre in bici. Positivo all’antidoping il 12.5 % di chi impugna una mazza,  il 9% di chi fa chilometri su… Continua a leggere