Concentriamoci ancora una volta sul movimento del downswing. Il consiglio che vi illustro oggi è semplice ma non così scontato: mantenete il gomito destro piegato il più a lungo possibile. Sembra un’ovvietà ma per molti non è cosi: giunti all’apice del backswing, è necessario fermarsi una frazione di secondo, pensare a controllare il movimento e poi lasciare andare le braccia. Continua a leggere
Archivi autore: Sauro Legramandi
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Golf e salute: giocare allunga la vita e previene almeno 40 malattie diverse
Sport per vecchi? Uno dei luoghi comuni più diffusi su golf e salute viene spazzato via da uno studio inglese: chi si dedica regolarmente a fairway e drive ottiene una serie di benefici fisici e mentali. Il tutto indipendentemente dalla propria età. Le ore passate in campo aiutano a prevenire almeno quaranta malattie. Quali? Il diabete di tipo 2, problemi cardiaci, depressione, anche alcuni tipi di cancro, in particolare al seno e al colon. Continua a leggere
Rocca Day Junior tra giovani, golf e fairplay
Una domenica nel verde della Franciacorta con una mazza da golf in mano ma senza pensare troppo a tee shot e buche. Alla vigilia, potremmo descrivere così la prima volta del Rocca Day Junior, una giornata al fianco di Costantino che, dall’alto del suo passato, pensa al futuro di bambini e ragazzi.
L’iniziativa va in scena al golf di Franciacorta (terra bresciana di Rovato) e all’evento – realizzato con il sostegno dell’Istituto per il Credito Sportivo e il patrocinio del Comitato Lombardo di Federgolf – possono partecipare appassionati dagli otto ai sedici anni.
Guest star della giornata sarà la pro Veronica Zorzi.
Il successo del Rocca Day è una garanzia per la buona riuscita della giornata.
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Terre dei Consoli Open, il percorso più lungo e con il montepremi tra i più alti
Torniamo a parlare di golf di “casa nostra” dopo tanta Ryder Cup. Una Pro Am apre oggi la settimana del Terre dei Consoli Golf Club imperniata sul Terre dei Consoli Open (6-9 ottobre), gara valida per il Challenge Tour e in programma nell’Italian Pro Tour. Si gioca a Monterosi (Viterbo), alle porte di Roma futura sede proprio di Ryder.
“E’ motivo di soddisfazione poter ospitare un evento internazionale – ha detto Edoardo Francesco Caltagirone, presidente del club – ad appena sei anni dal lancio del nostro club. Il percorso è stato progettato sia per accogliere grandi manifestazioni, che per soddisfare le esigenze di ogni tipo di golfista. E’ il primo passo di un programma ambizioso che, in linea con la politica federale, vuole dare un contributo alla diffusione del golf verso la Ryder Cup”. Continua a leggere
#RYDERCUP – Le pagelle: Reed/Mickelson e McIlroy/Pieters i migliori
Libere considerazioni su alcuni dei protagonisti visti in campo ad Hazeltine. Sei d’accordo?
REED voto 9,5 – Il protagonista assoluto di questa Ryder Cup sul fronte a stelle a strisce. Che avesse le palle lo aveva dimostrato a Gleaneagles ma ad Hazeltine ha saputo abbinarle a tecnica e strategia. Domenica avrebbe battuto facilmente qualsiasi europeo… e ha battuto il più forte degli europei
MICKELSON voto 9 – Da quanto non giocava così bene? Il matchplay con Garcia, come detto, e’ da mostrare alle Golf Academy. Che sia di buon auspicio per la sua carriera: certi di rivederlo anche a Parigi 2018. Mica vorrà fermarsi a 11 Ryder consecutive?
MCILROY voto 8,5 – Ormai un leader dentro e fuori dal campo. Stakanovista nei doppi, ha dato l’anima e qualcosa in più contro Reed. Un esempio Continua a leggere
La Ryder Cup saluta l’Europa, gli Stati Uniti vincono 17-11 con merito
La Ryder Cup torna negli Stati Uniti: gli Usa hanno vinto l’edizione numero 41 giocata ad Hazeltine, in Minnesota. E’ finita con un 17-11 maturato negli ultimi singoli quando ormai tutto era praticamente compiuto: il putt decisivo è stato quello di Ryan Moore, entrato in squadra solo sette giorni come terza wild card. E ora il suo nome è nella storia del golf Usa.
Ryder Cup 2016 / Day 2 – Gli Usa prendono il volo, adesso serve un’altra Medinah
E’ indispensabile una grande impresa per tenersi la Ryder Cup: gli Stati Uniti hanno premuto sull’acceleratore nel secondo ma non sempre decisivo giorno e si sono portati sul 9,5 a 6,5. Ai padroni di casa servono altri quattro punti e mezzo per prendersi la coppa dopo tre edizioni di astinenza. Ai continentali ne occorrono 7,5. “Come Medinah” ricorderanno in molti. Appunto: la rimonta di Medinah 2012 è entrata nella storia. E la storia non si fa sempre.

CHASKA – Phil Mickelson e Matt Kuchar esultano dopo un putt vincente del secondo sul green della 13 (Foto Afp)
Ryder Cup 2016 / Day 1: L’Europa s’è desta e rimonta fino al 5-3
Non è consigliata ai deboli di cuore la Ryder Cup 2016: dopo la Caporetto del mattino ad Hazeltine con quattro sconfitte su quattro foursome, il Team Europe ha rialzato la testa nel pomeriggio, vincendo tre fourball su quattro.

CHASKA – Rory McIlroy si sfoga sul green della 16 dopo aver imbucato l’eagle che dà il terzo punto all’Europa (foto Afp)
Il primo giro si chiude con un 5-3 che lascia intatti i pronostici. Ma la rimonta del pomeriggio non è stata semplice: gli europei sono partiti molto forte trainati da Stenson (che ha “sorretto” Rose) e due rookies come Pieters e Cabrera Bello.
Quando questi due hanno accusato un calo di forma, gli americani si sono rifatti sotto.
Dopo qualche brivido McIlroy ha posto la parola fine imbucando un eagle spettacolare e salutando il pubblico di casa con un inchino d’altri tempi. E adesso sotto con un altro giorno di doppi e quindi i dodici singoli di domenica.
#RYDERCUP – IL TABELLONE
U S A – E U R O P E
17 – 11
Ryder Cup 2016, Hazeltine National Golf Club
Rory McIlroy – Patrick Reed (USA) 1UP
Henrik Stenson (EUR) – Jordan Spieth 3&2
Thomas Pieters (EUR) – JB Holmes 3&2
Justin Rose – Rickie Fowler (USA) 1UP
Rafa Cabrera Bello (EUR) – Jimmy Walker
Sergio García – Phil Mickelson HALVED
Lee Westwood – Ryan Moore (USA) 1UP
Andy Sullivan – Brandt Snedeker (USA) 3&1
Chris Wood – Dustin Johnson (USA) 1UP
Danny Willett – Brooks Koepka (USA) 5&4
Martin Kaymer (EUR) – Matt Kuchar 1UP
Matt Fitzpatrick – Zach Johnson (USA) 4&3
Storie di Ryder Cup: un trofeo da 250 sterline, Seve, Rocca e un maglione giallo
La gara delle gare non ha niente in comune con qualsiasi match di golf. Per uno, nessuno, centomila motivi. La Ryder Cup non mette in palio un solo dollaro (o un euro quando si gioca da noi): solo gloria e storia. In Ryder i professionisti non giocano per se stessi ma per la squadra, per gli Stati Uniti o per l’Europa-non-ancora-unita. Il pubblico diventa curva da stadio, andando sopra le righe soprattutto negli States. E la Ryder trabocca di storie di raccontare.