Bicchiere mezzo pieno dopo le prime 18 buche di Tiger Woods al rientro da uno stop lungo quasi 16 mesi. il 41enne ha giocato alla grande le prime nove buche a New Providence, per poi cedere quasi di schianto nel giro di ritorno. Morale della favola: ha chiuso in 73 colpi, uno in più del par dell’Hero World Challenge.
Anzi: per nove buche è sembrato il Tiger di una volta in virtù di ben quattro birdie (dei quali tre di fila) ha fatto gridare al miracolo. Poi sono arrivati gli errori. Niente di irreparabile ma sufficienti per farlo scendere in 17esima posizione su 18 partecipanti.[bctt tweet=”Tiger Woods: il mio obiettivo non è ottenere tutto subito” username=”golftgcom”]
Ha marcato due 6 in due par cinque, è andato nel bosco da posizione centrale del fairway della16 (segnando un doppio bogey) ed è finito in acqua con il tee shot sulla buca numero 18 (altro doppio bogey).
Tiger Woods, le parole
L’ex numero uno mondiale ha respinto l’ipotesi della stanchezza nel finale causata: “Ho solo commesso degli errori che solitamente non faccio – ha detto – Il mio obiettivo non è ottenere tutto e subito. Devo avere pazienza. Ci sono ancora tre giri e dovrebbe alzarsi il vento: sono fattori a mio vantaggio e spero di giocare meglio”.
Tiger ha chiuso con nove colpi in più di J.B. Holmes. Solo Justin Rose, campione olimpico in carica ha fatto peggio di Tiger.
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