Golf misto, uomini e donne insieme: le gare che cambiano la mentalità

Immagine creata con AI in data 15 aprile 2025

Alle Olimpiadi di Los Angeles 2028 ci sarà anche la gara di golf misto. Un pro e una proette insieme per difendere i colori del loro Paese. Si tratta di un’apertura e – allo stesso tempo – di una rottura con la tradizione che vuole gare professionistiche separate tra uomini e donne. Eppure qualcosa sta cambiando: eventi misti stanno riscrivendo le regole, offrendo nuove opportunità e un messaggio forte di parità di genere.

La svolta delle Olimpiadi

La voce circolata tempo fa sul cambio di format alle Olimpiadi era valida. L’apertura alla gara di golf misto è stata ufficializzata nei giorni scorsi insieme ad altre novità. In nome dell’equity gender le donne partecipanti ai Giochi californiani saranno più dei maschi (5.333 contro 5.167, per un totale di 10.500 atleti). Los Angeles 2028 metterà in palio complessivamente 351 medaglie, ventidue in più rispetto a Parigi 2024. Ai cinque sport al debutto olimpico (softball, cricket, flag football, lacrosse e squash) andranno 698 posti aggiuntivi.

La prossima Olimpiade sarà anche la prima in cui negli sport di squadra i tornei maschile e femminile avranno lo stesso numero di nazionali partecipanti (12), grazie al fatto che la pallanuoto ‘rosa’ avrà due posti in più, passando appunto da dieci a dodici.  

Come detto verranno introdotte sei gare miste in altrettante discipline come il golf, il tiro con l’arco, la ginnastica, il beach sprint del canottaggio e il tennis tavolo.

La formula del golf misto olimpico

La gara mista si disputerà sulla distanza di 36 buche, 18 foursome (nel primo giro) e altrettante fourball (nel secondo e ultimo round). Al Mixed-Team Event vi parteciperanno al massimo una squadra per nazione, composta ognuna da un professionista e da una proette già qualificati per le competizioni individuali.

L`Italia, in questo torneo, ha già dimostrato di saperci fare visto il bronzo nella gara a squadre conquistato nel 2014, ai Giochi Olimpici Giovanili di Nanchino, da Renato Paratore (medaglia d`oro, peraltro, nell`individuale) e Virginia Elena Carta.

La direzione sembra comunque segnata. Nel mondo del professionismo esistono già tornei di golf misto.

“Scandinavian Mixed”: la parità è realtà

Il caso più conosciuto è lo Scandinavian Mixed, organizzato per la prima volta nel 2021 da DP World Tour e Ladies European Tour. In Svezia, 78 uomini e 78 donne scendono in campo insieme, sullo stesso percorso, con la stessa classifica e lo stesso montepremi.

Linn Grant (2022)

Un format rivoluzionario, ideato da due icone come Henrik Stenson e Annika Sörenstam. Un evento che punta non solo allo spettacolo, ma anche a rilanciare un messaggio chiaro di inclusione. Nel 2022 la vincitrice assoluta dello Scandinavian Mixed è stata Linn Grant.

“Grant Thornton Invitational”: il PGA e LPGA uniti

Negli Stati Uniti dal 2023 si svolge il Grant Thornton Invitational, torneo a squadre miste con giocatori e giocatrici di PGA e LPGA Tour. Sedici coppie, formate da un uomo e una donna, competono in vari formati (foursome, fourball) per un montepremi condiviso.

Il torneo non assegna punti ufficiali per i ranking, ma rappresenta un passo significativo verso una maggiore integrazione.

“Jordan Mixed Open”: tre tour, una sola gara

Nel 2019 la Giordania ha ospitato un evento ancora più sperimentale: il Jordan Mixed Open, che ha visto coinvolti tre circuiti differenti. C’erano giocatori dell’allora Challenge Tour, del Staysure Tour (senior uomini) e del LET Access Series (donne).

Nonostante le differenze fisiche, i partecipanti hanno giocato sullo stesso campo con tee differenti, ma condividendo leaderboard e trofeo. Un format che ha mostrato come, con il giusto equilibrio tecnico, la competizione possa essere equa anche tra categorie diverse.

Il futuro in questa direzione

I tornei di golf misto restano ancora una mosca bianca ma l’interesse cresce. La possibilità di vedere le migliori giocatrici sfidare i colleghi uomini nello stesso evento accende la curiosità dei fan e apre nuove prospettive per sponsor e broadcaster. Decisiva sarà la copertura televisiva, ormai imprescindibile per il successo di qualsiasi evento sportivo.

In un’epoca in cui inclusione e parità di genere sono temi centrali, il golf – spesso considerato uno sport tradizionalista – dimostra di sapersi rinnovare e aprire nuove strade.