![furbetti del golf,](https://golfando.tgcom24.it/files/2025/02/Furbetto-1-1024x585.jpg)
Un questionario recente realizzato negli Stati Uniti ha confermato che il lato spiacevole del nostro sport non conosce frontiere. Anche là ci sono golfisti a dir poco scorretti. Ma quanto è diffuso questo comportamento? Il magazine NationalClubGolfer lo ha chiesto ai suoi lettori e il risultato è sorprendente: sei su dieci affermano di conoscere qualcuno che imbroglia in campo. Scopriamo insieme le storie più incredibili di furbetti nel golf made in Usa.
Il sondaggio: il fenomeno dei furbetti del golf
Preoccupanti i risultati del questionario: su 3.250 lettori oltre duemila sanno che nel loro circolo esistono i furbetti del golf. Qualcuno la fa franca perché nessuno lo ha ancora beccato col sorcio in bocca. Qualcun altro invece è stato colto in fallo. Altri ancora vanno avanti a farsi gli score propri come se nulla fosse, fregandosene di tutto e tutti.
Gioca in un mondo a parte il 45,1% degli utenti che hanno risposto al questionario. Per loro non c’è nessuno che bara in campo. Bontà loro…
Furbetti del golf: l’imbroglio della pallina scomparsa
Dalla pagina Facebook della testata Usa emergono dettagli su cosa intendano oltreoceano per furbetti del golf.
A rompere il ghiaccio tocca a un utente di nome Roy. Il giocatore americano parla di “una pallina con la scritta 66 e le iniziali finita nei cespugli. Nonostante la ricerca da parte di tutti i giocatori, la pallina sembrava scomparsa. Poco dopo, il proprietario la ritrova trenta metri più avanti, in una zona dove nessuno si era mai sognato di esplorare. Possibile? Mai dire mai, certo. Peccato che uno di noi, tornando nel cespuglio, non abbia visto una pallina con quella scritta 66 e quelle stesse iniziali. Nessuno di noi tre ha firmato quello score a fine giornata”.
Il “calcia e via”: altre storie di trucchi in campo
Un classicone pure la storia svelata da Graham: “Un golfista si era addentrato nel bosco a caccia della sua Vice gialla per poi uscirsene con una Titleist bianca. La spiegazione? Noi ci eravamo confusi sul tipo di pallina da lui dichiarata e usata”.
Quasi banale un terzo racconto da un altro circolo Usa. “Aspettavo il mio turno per imbucare sulla buca 5. Nell’attesa – scrive tale Billy Wright – mi sono guardato indietro e mi sono accorto di un golfista, socio al mio stesso club, calciare in avanti una pallina finita troppo vicina al tronco di un albero. Come se nulla fosse per lui. Ho urlato, se n’è accorto e se n’è andato via. Al circolo non l’abbiamo più visto.
“La sua pallina ‘persa’? L’avevo io”
E via di questo passo con tanti trucchi per imbrogliare nel golf. Alan ricorda quando “uno dei miei compagni di gioco ha esultato per aver trovato la sua pallina che credeva persa in rough. Peccato che quella da lui veramente giocata ce l’avevo sotto il piede io”.
Ancora? “Ho colpito male e la mia pallina è finita chissà dove. Tre buche dopo – si legge sui social a firma D LuxGolf Tour – un componente del mio team ha gioca una provvisoria. Non una caso ma quella che avevo smarrito poco prima. Lo marcavo io. Mi sono rifiutato di siglare il suo score”.
Morale della favola
Il golf è un gioco fondato su etica e rispetto reciproco ma, come in ogni sport, anche nel nostro ci sono sempre alcuni furbetti. Succede così anche in Italia?