Per la storia o per il vil denaro? Il dibattito sul futuro della Ryder Cup è acceso. Ho chiesto cosa ne pensa Costantino Rocca, il primo italiano a giocare in Ryder Cup. Rocca ne ha vinte due su tre giocate, ha imbucato al volo nel 1955 (buca 6 ad Oak Hill) e ha battuto Tiger Woods nel singolo due anni dopo: chi più di lui può parlare dello spirito di questa gara?
di Sauro Legramandi
Dopo tanti anni di richieste sembra che PGA of America stia per cedere. I professionisti Usa di Ryder Cup 2025 verranno pagati per giocare. La cifra dovrebbe essere di 400mila dollari a testa. Che ne pensa Costantino Rocca?
“Che gli americani fanno sempre quello che vogliono (ride). La Ryder Cup è nata con un determinato spirito e con dei valori: se giochi per l’onore è una cosa, se giochi per i soldi cambia tutto. Non sarebbe più la stessa Ryder Cup. Ci sono giocatori che sognano da una vita di giocarla e sarebbero disposti a pagare.”
Giocare in Ryder Cup, oltre che un sogno, significa restare nella storia del golf e aumentare l’attrattività per sponsor e media. Cambieranno adesso le cose? La Ryder perderà fascino?
“La Ryder Cup avrà sempre una grande attrattività all’esterno per la sua formula unica, però perderà quel fascino che solo un torneo di prestigio ti può dare”.
Rory McIlroy ha già fatto sapere che “lui pagherebbe per avere il privilegio di giocare in Ryder Cup”. Che ne pensa anche del fatto che da Team Europe di fatto nessuno batta cassa?
“Sono d’accordo con Rory. Gli europei, che hanno meno occasioni per fare squadra, hanno molto rispetto di una competizione che è nata con una certa filosofia e prestigio e per me, dovrebbe continuare ad essere così…”
Ai tempi delle sue Ryder e con meno milioni di lire-sterline-dollari-marchi-pesetas in circolazione c’era questa voglia di ingaggio? Ha mai sentito colleghi europei o Usa chiedere soldi per giocare?
“No, mai. Non penso siano mai stati sfiorati dal pensiero”.
Secondo lei, che direbbe Severiano Ballesteros di questa storia?
“Se non erro Severiano è stato il primo giocatore non britannico a giocare nella Ryder Cup, pensi che onore! Conoscendolo, non penso proprio che sarebbe d’accordo, ma io non sono lui e non posso saperlo con certezza”.